Yara Gambirasio la svolta: trovato il Dna del padre del presunto assassino. Non è la prima volta che una notizia analoga viene diffusa, dopo mesi e mesi di ricerche incentrate esclusivamente sui dna prelevati a migliaia di persone nel territorio circostante la zona dove viveva la ragazzina uccisa nel novembre di due anni fa. Nel dettaglio non è neanche la prima volta che si indaga su questo tipo di dna particolare. Appartiene a un uomo morto nel 1999 e che ha dei punti di contatto con il dna trovato sugli slip di Yara. Questo sta a significare che la persona deceduta può essere il padre dell’assassino. Si è potuto risalire a questa prova grazie a del dna residuo trovato sulla saliva che era su una marca da bollo della patente dell’uomo morto A questo punto tutti i figli e i parenti dell’uomo deceduto sono stati sottoposti all’esame del loro dna per trovare la corrispondenza necessaria passando dalla città di Gorlo alla valle Seriana dove i parenti dell’uomo vivono in varie località. Ma non si è arrivati a nulla di concreto: a questo punto potrebbe trattarsi di un figlio illegittimo dell’uomo, come già si era sospettato in passato. Gli inquirenti a questo punto hanno convocato per interrogarle le donne appartenenti alla famiglia, forse cercando di trovare la madre dell’assassino. Il profilo genetico dell’uomo scomparso è stato trovato indagando sui frequentatori della discoteca Sabbie Mobili che si trova nelle vicinanze del campo dove è stato ritrovato il cadavere di Yara. Questa volta dunque si potrebbe essere sula pista giusta, dopo tanti fallimenti e a pochi mesi dalla chiusura definitiva delle indagini con una archiviazione di nulla di fatto. La persona il cui dna presenta compatibilità con quello trovato sul corpo della ragazzina è morta nel 1999 a 61 anni di età, era sposato e aveva due figli. Il dna trovato sul corpo di Yara erano pochissime gocce da gocciolamento di sangue. Non vuol dire che il caso sia risolto: dicono gli esperti che se si scopre che il dna appartiene a chi aveva contatti normali con Yara, la tesi sarebbe inesistente. Ma se si afferma che apparteneva a uno sconosciuto sarebbe la prova definitiva della sua colpevolezza.
Sulle indagini per trovare il colpevole della morte di Yara Gambirasio infuriano da tempo polemiche: c’è chi sostiene che la pista giusta da segurie era quella dei lavoratori stranieri che si trovavano nel cantiere vicini alla palestra da cui fu rapita all’uscita la ragazza.