Sono esposte in tutto il mondo le opere di Jannis Kounellis, esponente di spicco dell’arte povera che aveva scelto Roma come sua città adottiva quando, nel 1956, all’età di 20 anni era arrivato dalla Grecia. Nel nuovo millennio, come ricorda La Repubblica, Jannis Kounellis aveva esposto principalmente in Sud America, Argentina e Uruguay. Le sue opere hanno spesso scosso gli spettatori, come quando negli anni Ottanta espose quarti di bue macellati a Barcellona. Lo scorso anno invece, a luglio 2016, ha portato in scena una rappresentazione teatrale alla Pescheria Pesaro. Un cavallo vivo ha attraversato una stanza mentre per terra giacevano abbandonati corpi ricoperti da teli bianchi: questo era il modo in cui Jannis Kounellis parlava della morte.
Si svolgeranno lunedì prossimo 20 febbraio i funerali di Jannis Kounellis. Le esequie dello scultore greco esponente dell’arte povera, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, si terranno a Roma alle 11:30 nella Basilica di Santa Maria in Piazza del Popolo, più nota come Chiesa degli Artisti. La camera ardente per il maestro, pittore e scultore, sarà allestita in Campidoglio e sarà aperta alle 14 per l’ultimo saluto a Jannis Kounellis. Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’artista pubblicando un messaggio sul social network Twitter: “Un giorno triste, ci ha lasciato Kounellis, un grande maestro, italiano per adozione, che con la sua opera ha segnato l’arte contemporanea” (clicca qui per leggerlo).
E’ morto a 80 anni Jannis Kounellis, il pittore e scultore greco, esponente di primo piano della corrente artistica definita “arte povera”. Era nato al Pireo il 23 marzo 1936 ed è scomparso ieri a Roma: il maestro vivena infatti in Italia da 60 anni, da quando aveva 20 anni. Dal 1956 Jannis Kounellis ha infatti studiato all’Accademia di Belle Arti. Il suo esordio, come ricorda Tgcom24, risale al 1960 quando a Roma allestì la sua prima mostra personale alla galleria “La Tartaruga”. Nel 1972 Jannis Kounellis ha partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia. Il pittore e scultore è stato soprattutto l’autore di installazioni di arte contemporanea, come i cavalli legati alle pareti della galleria L’Attico (1967), la Porta chiusa di San Benedetto del Tronto, i buoi macellati di Barcellona (1989). Per le sue performance Jannis Kounellis ha utilizzato anche il fuoco, i labirinti, i sacchi, il carbone, il ferro, le farfalle, i cocci dei villaggi cinesi.
Diceva di se stesso, come riporta Tgcom24: ”Non ho il senso del cavalletto”. Sono state varie le sue opere anche negli ultimi anni. Nel 2002 il maestro greco dell’ “arte povera” morto ieri a Roma realizzò l’installazione dei cavalli alla Whitechapel di Londra e, poco dopo, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma creò un enorme labirinto di lamiera, lungo il quale ha messo gli elementi tradizionali della sua arte, come le ‘carboniere’, le ‘cotoniere’, i sacchi di iuta e i cumuli di pietre. Nel 2004 Jannis Kounellis ha celebrato i 500 anni della creazione del David di Michelangelo a Firenze con un’installazione allestita nella Galleria dell’Accademia. Poi nel 2007 ha realizzato a Roma la Porta dell’Orto Monastico della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, una cancellata di ferro impreziosita da elementi cromatici realizzati in pietre di vetro. Nel 2011 Jannis Kounellis partecipato ancora alla Biennale di Venezia. Il maestro greco è stato anche in Cina dove ha presentato una scrittura fatta con frammenti di antica porcellana.