La Guerra “mondiale” e “fredda” prosegue con gli Stati Uniti che prima fanno un passo verso un possibile quanto clamoroso stralcio dell’accordo sul disarmo di fine anni Ottanta e poi subiscono la controreplica della Russia che non esita di rispondere a tema ad alcuni membri del Congresso Usa. «Seguiremo da vicino le azioni dei nostri colleghi del Congresso e trarremo le conclusioni. Se avverrà il ritiro dall’accordo e seguirà un’espansione degli armamenti e un nuovo dislocamento dei missili in Europa, non staremo con le mani in mano ma reagiremo», spiega il Presidente della Commissione Difesa e Sicurezza della Camera Alta di Mosca, Viktor Ozerov, in una intervista a Ria Novosti. Stando a quanto replica il senatore russo, la possibile e presunta decisione di Trump di accusare Mosca della violazione del trattato INF è “del tutto infondata”: «La Russia ha adempiuto a tutti gli obblighi distruggendo i missili a medio e corto raggio, sono stati distrutti con il controllo della parte americana. Inoltre la Russia ha distrutto mille missili in più degli Stati Uniti». Il Cremlino la chiama “isteria antirussa” le continue uscite di Trump e degli Usa contro il governo di Putin: una terza guerra mondiale che purtroppo non risulta poi così strampalata come minaccia… (agg. di Niccolò Magnani)
Sono diversi a livello internazionale i fronti di tensione e tra questi c’è la Norvegia, un’altra terra di scontro tra Stati Uniti e Russia in un clima che non giova a chi spera che venga scongiurata una Terza guerra mondiale. La decisione di estendere la permanenza dei marines americani sul loro territorio potrebbe condizionare i rapporti con la Russia. Stando a quanto riportato dalla Reuters, potrebbero crescere le tensioni nel lato settentrionale della Nato dopo l’annuncio del governo norvegese. Dall’ambasciata russa ad Oslo è uscito un duro comunicato: questa mossa «rende la Norvegia un partner non completamente prevedibile, può inoltre aumentare la tensione e destabilizzare la situazione nella regione settentrionale». I marines americani si trovano nella base di Vaernes, vicino Trondheim. Sono trecento militari arrivati lo scorso gennaio per partecipare al programma di addestramento militare di sei mesi, frutto di un accordo bilaterale sulla cooperazione nel campo della formazione militare e delle esercitazioni.
Il direttore della Cia, Mike Pompeo, ha provato a creare un canale di comunicazione coperto per negoziare segretamente la liberazione del giornalista Austin Tice. L’indiscrezione è stata rivelata dal New York Times, secondo cui Pompeo contattò il capo dei servizi segreti siriani, Ali Mamlouk, accusato di violazione dei diritti umani e abusi, colpito peraltro da diverse sanzioni dagli Stati Uniti. Nonostante ciò, il direttore della Cia ha provato a trattare la liberazione del giornalista, smentendo la leggenda secondo cui gli Stati Uniti non trattano mai con i terroristi o con i regimi per liberare ostaggi. I negoziati comunque si bloccarono dopo l’attacco siriano con il gas nervino ad aprile sul villaggio di Khan Sheynuk e per la rappresaglia degli Stati Uniti, che lanciò 59 missili Cruise sulla base da cui era partito l’aero che aveva sganciato la bomba con la sostanza chimica letale. Uno dei tanti scontri per il quale si è temuto lo scoppio di una Terza guerra mondiale.