Si chiamava Lisa Puzzoli, ed era una giovane mamma 22enne residente a Villaorba di Basiliano (Udine): è stata uccisa da nove coltellate inflitte dal suo ex compagno, nonché papà della loro bambina, Vincenzo Manduca, proprio sull’uscio di casa sua. I giudici della Corte d’Assisi hanno emesso la condanna per omicidio volontario e aggravanti: ergastolo, con l’aggiunta del decadimento della potestà genitoriale e risarcimento alle parti civili lese nell’Aprile del 2014. Il caso di Lisa Pozzuoli è stato presentato e raccontato anche nella trasmissione “Amore Criminale”, in onda ieri sera su Rai 3 dalle 21.05. La coppia della vittima e del suo omicida viveva separata, e la sera di quel 7 dicembre 2012 Manduca, 27 anni, era andato a far visita a Lisa con l’intento di accordarsi a proposito della custodia della figlia. Lei, dopo una prima riluttanza, aveva accettato di ascoltarlo, ma il giovane di Forlì l’ha accoltellata dopo che si erano scambiati solamente poche parole. All’interno dell’abitazione di Lisa c’era anche il 20enne Luca, suo fratello, che ha indirettamente sentito tutta la vicenda: stava badando alla bambina, quando ha sentito le urla e si è precipitato fuori di casa, cercando di fermare Manduca, senza però riuscirci. Nel corso delle indagini sono state accertate anche numerose denunce della giovane nei confronti di Vincenzo Manduca, per stalking, minacce e lesioni personali: tutte accuse per cui è stato in seguito condannato. Il processo è cominciato nel luglio del 2013 e si è concluso nell’Aprile 2014 con la condanna. Durante la prima udienza in tribunale, il macellaio 27enne è stato allontanato dall’aula a causa del suo comportamento. Anche la sorella di Vincenzo, Viviana Manduca, è rientrata nelle investigazione da parte degli inquirenti ed è stata accusata di sequestro di persona e sottrazione di minore, a causa di una vicenda verificatasi circa tre mesi prima dell’omicidio della giovane mamma, quando la sorella dell’omicida aveva lasciato la figlia della coppia chiusa in macchina da sola per ore: per lei la condanna è stata di 10 mesi. Il giovane padre si è detto ossessionato dalla decisione di affidare la bambina a Lisa, continuava a leggere l’istanza non riuscendo a credere che potesse vederla solamente un giorno alla settimana: si è reso conto solamente dopo l’omicidio di quello che aveva fatto, e ha dichiarato che in quel momento la rabbia ha preso il sopravvento. Una volta allontanatosi dal luogo del delitto, ha avvertito le autorità. Dopo tutte le denunce che Lisa Puzzoli aveva sporto nei confronti di Manduca, la legale della giovane, Enrica Lucchin, le aveva consigliato di registrare tutte le conversazione che avvenivano tra lei e l’ex-compagno. Lisa, seguendo il suggerimento, stava registrando anche la sera del 7 dicembre 2012, sull’uscio di casa sua, quando è stata brutalmente uccisa: qui di seguito il file audio della registrazione di quella sera.