Ce ne ha messo di tempo Monica Lewinsky a capire di essere stata abusata da un uomo di potere. Vent’anni esatti dal sex gate e c’è voluta la campagna MeToo da parte delle donne di Hollywood contro gli abusi maschili per farglielo capire. Oddio, molto sveglia la allora ragazza stagista alla Casa Bianca non era mai stata, ma l’abile tessitura e rilettura dei fatti operata da Hillary Clinton l’aveva fatta passare per una poco di buono, che la molestatrice fosse lei insomma. La Casa Bianca di abusi di potere da parte dei presidenti americani ne ha visti invece tanti, a cominciare da quel JFK che quasi ogni giorno si portava una prostituta da qualche parte o che ha trascinato Marilyn Monroe alla morte. In una intervista pubblicata sulla rivista Vanity Fair la Lewinski dichiara di non aver ancora fatto i conti col suo passato, quel rapporto orale avuto con Bill Clinton nello studio ovale, la stanza del potere mondiale.
Una vicenda, dice, che le ha rovinato la vita: “Anche se all’epoca avrei preferito essermi comportata in modo diverso, avrei anche voluto che lei e il suo ufficio aveste fatto scelte diverse”, avrebbe detto Lewinsky rivolgendosi all’ex procuratore Kenneth Starr che si occupò del caso, il quale l’avrebbe liquidata con cinismo e poche parole: “Lo so, e’ stato spiacevole”. Fu consenso vero il suo, si chiede, una ventenne ancora ragazzina affascinata dall’uomo più potente del mondo? O fu abuso di potere nei suoi confronti? Non c’è dubbio che fu il secondo caso, basti pensare che Clinton si comportò da spergiuro mentendo sulla sua relazione con Monica e l’impeachment si risolse come nulla fosse accaduto. “Sto riflettendo su quelle che sono le implicazioni di una diversa concentrazione di potere che potevano esserci tra un presidente e una stagista alla Casa Bianca” ha detto ancora. Oggi, 44 anni, la donna vive a Londra, in una fuga dal passato che sembra senza fine. Anche perché le ricche star hollywoodiane che lottano contro il maschilismo non la accolgono con piacere: in fondo Bill Clinton era un liberale, che colpa può aver avuto? Due pesi e due misure.