In un clima di forte tensione caratterizzato dall’allarme attentati anche nel nostro Paese, scatta l’allerta in seguito alla notizia di tre furgoni modello Ducato rubati a Milano tra il 4 ed il 6 settembre scorsi. A riferirlo è Corriere.it che parla di una comunicazione riservata firmata dal questore di Milano, Marcello Cardona e che riaccende l’allerta terrorismo. Ovviamente dopo l’ultimo attacco a Barcellona, dove ancora una volta i terroristi hanno utilizzato dei furgoni per lanciarsi sulla folla, anche nelle città italiane è cresciuto l’allarme portando all’adozione di una serie di accortezze al fine di aumentare la sicurezza dei cittadini. Ora però, la circolare del questore che sta facendo il giro di uomini della Digos, Carabinieri e Guardia di Finanza riaccende i timori. Secondo il documento, i mezzi rubati hanno tutti il logo della celebre ditta di spedizioni internazionali Dhl e rientrano tra quelli considerati maggiormente “a rischio” dagli 007 e dalle forze dell’ordine nazionali. Proprio i piccoli camion o van sono stati infatti impiegati di recente negli ultimi attentati in Europa.
POSSIBILE PASSAGGIO DI INDIVIDUI SOSPETTI
Cresce l’allarme attentato in Italia dopo il furto di tre furgoni a Milano. Si tratta, secondo quanto scrive il questore, di “mezzi inseriti nella black list” e per tale ragione “vanno allertati gli equipaggi dipendenti, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, e va segnalata l’eventuale presenza” al fine di identificare conducente ed eventuali passeggeri, “utilizzando tutti i dispositivi di autotutela”. Nel documento sono anche riportate le informazioni dettagliate dei mezzi in questione, tra cui numero di targa. A far crescere ancora di più il livello di allerta, in concomitanza con i tre furgoni rubati, sarebbe anche lo stato di paura generale diffuso dopo la circolazione di alcune notizie dell’intelligence straniera. Secondo gli 007, infatti, pare che sia di recente avvenuto nel nostro Paese il passaggio di soggetti considerati sospetti. Da qui la necessità di mettere in guardia l’Italia e, al tempo stesso, quella di agire con la massima cautela anche in vista di questo furto considerato certamente sospetto.