Avremmo potuto chiamarlo “dieselgate” se non fosse esistito il celebre caso di truffa ai danni dei consumatori per alcune case importanti di automobili nello scorso anno: allora la chiamano “paura” dei motori diesel quella che sta prendendo mezza Europa. Ieri l’annuncio di Virginia Raggi ha causato un mezzo terremoto tra polemiche ed elogi: oggi è ancora la Germania che torna alla carica con la Corte Federale di Lipsia che conferma come i municipi e le città possono (e non devono, destinazione comunque da sottolineare) vietare la circolazione. Se intendono metter mano mano pesante contro i motori diesel però, ha avvisato il tribunale tedesco, dovranno farlo con una certa proporzionalità. «Qualunque taglio dovrà essere introdotto gradualmente, partendo dai modelli più vecchi, e prevedere delle eccezioni»: sulla vicenda è intervenuta anche la Cancelliera Angela Merkel che si è detta prudente, «una decisione che riguarda solo le singole città». Secondo il ministro dei trasporti tedesco, «Discuteremo di ciò che possiamo fare», spiega il conservatore Christian Schmidt, secondo cui il nuovo governo dettaglierà le sue politiche in materia «entro due settimane». (agg. di Niccolò Magnani)
ANCHE MILANO VERSO LO STOP (MA DAL 2030)
Diesel, motori vietati in Europa? La decisione della Corte Suprema tedesca riguardo le città di Stoccarda e Dusseldorf ha sensibilizzato anche l’Italia, con il sindaco di Roma Virginia Raggi che ha dichiarato di voler vietare definitivamente la circolazione delle autovetture diesel nella Capitale a partire dal 2024. Ma Roma potrebbe non essere l’unica città a una svolta anti smog. Secondo quanto riporta Tg Com 24, Milano marcia verso il 2030, anno in cui l’intera città e non solo il centro, sarà ‘diesel free’. Chiare le intenzioni dell’amministrazione guidata da Giuseppe Sala: l’obiettivo verrà raggiunto a tappe, a partire dal centro storico, dove la circolazione delle auto private diesel, fino a euro 4 inclusi, è già vietata. Una importante innovazione per salvaguardare l’ambiente: dopo la svolta in Germania e l’adesione di Virginia Raggi, anche Milano potrebbe seguire l’esempio… (Agg. Massimo Balsamo)
FCA DA’ L’ADDIO AL GASOLIO?
Dopo l’annuncio della sindaca di Roma, Virginia Raggi, a proposito della volontà di vietare definitivamente la circolazione delle automobili a diesel nella Capitale a partire dal 2024, il dibattito sulla questione si è riacceso e sembra che qualcosa nel Vecchio Continente si stia muovendo. Infatti, anche per via di una recente decisione della Corte Suprema tedesca che si è pronunciata a proposito questo “giro di vite” ritenendolo legittimo nelle città di Stoccarda e Dusseldorf, la strada per il futuro potrebbe essere già tracciata, costringendo i grandi gruppi automobilistici ad adeguarsi di conseguenza e a dare una svolta alle proprie scelte industriali. Non è un caso che, nonostante si parli ancora a livello di “rumors” e dai diretti interessati non siano ovviamente arrivate delle conferme, pare che anche il Gruppo FCA di Sergio Marchionne si stia orientando in questa direzione e renderà effettivo questo switch-out a partire dal 2022. La prima anticipazione dell’indiscrezione, ripresa poi anche da altri quotidiani italiani, è arrivata dal Financial Times, secondo il quale l’annuncio ufficiale verrà dato solamente il prossimo giugno, quando lo stesso amministratore delegato varerà il nuovo piano industriale e finanziario. Insomma, il gruppo italo-americano segue la strada intrapresa nel recente passato da altre case, segnatamente Toyota (penultima lo scorso anno a rinunciare ai propulsori a gasolio) e Volkswagen, peraltro interessata direttamente dalla pronuncia arrivata dalla Corte Suprema teutonica. (agg. di R. G. Flore)
STOP AI MOTORI DIESEL, GREENPEACE ESULTA
La stretta sui motori diesel annunciata da Virginia Raggi, che ha assunto l’impegno di vietarne l’uso a Roma a partire dal 2024, incontra l’approvazione da parte di Greenpeace. L’associazione ambientalista, come riferito da Il Fatto Quotidiano, auspica che dopo la Capitale, altri grandi città italiane proseguano sulla strada tracciata dalla sindaca pentastellata. Queste le parole di Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia:”Quello della Raggi è un annuncio che risponde positivamente alla campagna che Greenpeace sta portando avanti da mesi, rivolta proprio al governo capitolino, oltre che a Milano, Torino e Palermo. Abbiamo chiesto un segnale chiaro, una data di scadenza per la tecnologia motoristica più inquinante e nociva per l’ambiente e la salute, che servisse prima di tutto a orientare il mercato. Questo segnale è arrivato e speriamo dissuada fin d’ora i cittadini romani dal comprare ancora auto diesel; così come speriamo misure analoghe vengano presto adottate da tutte le altre città italiane”. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ANNUNCIO DI VIRGINIA RAGGI
L’annuncio di Virginia Raggi è destinato a far discutere. In nome di un cambiamento climatico da contrastare, la sindaca del M5s ha dichiarato la volontà di porre in atto una stretta nei confronti dei motori diesel. Una decisione, quella della prima cittadina di Roma, che secondo i piani dovrà diventare esecutiva a partire dal 2024. Non si tratta di una politica unilaterale: in questo periodo sta prendendo sempre più piede, soprattutto in Europa, il sentimento anti-motori a gasolio. Sia per le loro emissioni di particolato superiori, sia in relazione agli svariati casi di truffa, uno su tutti la vicenda Volkswagen. Da qui le parole di Virginia Raggi, che poche ora fa ha scritto su Facebook:”I cambiamenti climatici stanno modificando le nostre abitudini di vita. Le nostre città rischiano di trovarsi di fronte a sfide inattese. Assistiamo sempre più spesso a fenomeni estremi: siccità per lunghi periodi, come sta avvenendo nel Lazio; precipitazioni che in un giorno possono riversare sul terreno la pioggia di un mese intero; o anche nevicate inusuali a bassa quota come quelle che in questi giorni stanno investendo l’Italia. Per questo dobbiamo agire velocemente. Insieme alle altre grandi capitali mondiali, Roma ha deciso di impegnarsi in prima linea e a Città del Messico, durante il Convegno C40, ho annunciato che, a partire dal 2024, nel centro della città di Roma sarà vietato l’uso di automobili diesel. Se vogliamo intervenire seriamente dobbiamo avere il coraggio di adottare misure forti. Bisogna agire sulle cause e non soltanto sugli effetti”.
L’ESEMPIO TEDESCO
Ma la domanda che in molti si pongono dopo l’annuncio di Virginia Raggi sui veicoli diesel è la seguente: davvero la sindaca di Roma può vietare ad un cittadino con una macchina a gasolio di scorrazzare per le strade della Capitale? Stando a quanto accaduto in Germania parrebbe di sì. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il Tribunale amministrativo federale di Lipsia ha stabilito che un tipo di divieto di circolazione giustificato da motivi di tutela della qualità dell’aria è legale. I tribunali esecutivi regionali del Baden-Wuerttemberg e del Nordreno-Westfalia avevano impugnato la decisione, affermando che fosse necessaria una nuova base normativa a livello federale, ma la corte – come riportato da L’Huffington Post – ha respinto proprio oggi il ricorso. Nella sentenza, però, si chiede alle città di Duesseldorf e Stoccarda di “verificare la proporzionalità dei provvedimenti”. Tra le disposizioni, ad esempio, si chiede a Stoccarda di non vietare la circolazione dei diesel prima del 1 settembre 2018. Insomma: divieto sì, ma con preavviso.