Non solo passeggiate in maschera per le calli o in gondola sui canali. Il Carnevale di Venezia 2016 è sinonimo anche di dolci. Fritole, galani e castagnole sono i dolci ai quali nemmeno i veneziani, per non parlare dei turisti, possono rinunciare in questo periodo dell’anno. Ecco allora che su internet si moltiplicano in questi giorni le indicazioni sulle scorciatoie e i passaggi segreti per raggiungere le pasticcerie più rinomate dove gustare questi dolci tipici. La fritola è il dolce veneziano per eccellenza, capolavoro dei fritoleri, talmente importanti da essere riuniti in Corporazione nel ‘600 e da tramandarsi il mestiere di padre in figlio. Per gli amanti dei ripieni c’è anche un’altra versione della frittella veneziana, quella di una pasta tipo bignè, che una volta raffreddata dopo la frittura viene riempita di crema o zabaione. Poi è la volta dei galani: una sfoglia di pasta fritta nell’olio e spolverata di zucchero a velo. Ed ecco qualche indirizzo utile per gustare questi dolci.
Maschere, gondole ma non solo. Al Carnevale di Venezia 2016 spazio anche alle mostre e allo sport. Tra le attrazioni della manifestazione della città della laguna ci sono anche varie mostre e addirittura una pista di pattinaggio. La pista è aperta oggi pomeriggio al Campo San Paolo per tutti coloro, soprattutto bambini, che desiderano lanciarsi in piroette sul ghiaccio. Le mostre invece sono in programma al Peggy Guggenheim Collection, all’Istituto rumeno di cultura e al Museo diocesanio di Sant’Apollonia, allo Spazio Badoer della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, alla Fabbrica del Vedere di Cannaregio e alla Casa dei Tre Oci. Per turisti e italiani in visita a Venezia in questi giorni non c’è dunque che l’imbarazzo della scelta: tantissimi eventi a cui partecipare e sempre la possibilità di passeggiare per le calli o di fare un giro in gondola per i canali. Non c’è l’obbligo di mascherarsi ovviamente ma chi decide di andare nella città della laguna per l’appuntamento annuale del Carnevale di solito non riesce a non portarsi dietro un costume. In giro si vedono infatti tantissime persone mascherate, soprattuto con abiti d’epoca. (clicca qui per leggere tutte le informazioni sul programma del Carnevale).
Il Carnevale di Venezia 2016 continua ad attirare numerosi turisti e visitatori da tutto il mondo, anche grazie al fitto programma che la città ha previsto per queste giornate. Sono molte le iniziative culturali a cui si può partecipare e che interessano le diverse branche dell’Arte, dalla scrittura, alla recitazione, il teatro ed anche i musei. Una delle più importanti caratteristiche che contribuiscono a rendere unica Venezia ed il suo Carnevale, è anche la possibilità di vedere da vicino l’Arte Vetraia Muranese, esibita nella giornata di domani nella Sala Brandolini del Museo del Vetro. A partire dalle ore 10 sarà possibile lasciarsi incantare dai colori accesi e dalle forme sublimi degli oggetti d’arte che meglio caratterizzano l’isola di Murano. In linea con il tema di Expo 2015, gli incantevoli locali dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale ospiteranno dalle ore 8:30 l’evento ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’, una mostra dedicata alla città ed ai sistemi di sussistenza che Venezia ha adottato nel corso dei secoli per crescere e mantenersi così come la possiamo ammirare oggi. Come lasciarsi sfuggire l’occasione di vedere, inoltre, i tipici merletti di Burano. Opere realizzate con dovizia di particolari in perfetto stile veneziano, attenderanno i curiosi e gli appassionati al Museo del Merletto di Burano. Oggi sarà una giornata particolarmente dedicata all’arte ed alle mostre, come la Call’Art ‘La calunnia: la gondola dei folli’, che si svolgerà per il terzo anno consecutivo grazie alla guida del critico e storico d’arte Gabriele Romeo. Una mostra espositiva all’interno dello Spazio Badoer della Scuola Grande San Giovanni Evangelista e che illustrerà le visioni e le modifiche delle immagini-ritratto della storia. Ana Ponta invece, ci attendere alla Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per condividere la sua particolare dote. L’artista trae spunto dalle storie delle persone per creare delle bambole in tessuto, un’espressione di grafica, arte ed oggetti del design modellati con sapienza e maestria. Un approfondimento sul colore sarà possibile visionando gli spazi rinnovati di Palazzo Mocenigo, dove è stato attrezzato il Laboratorio del Profumo. Eventi e white room introducono il visitatore in un viaggio suggestivo attraverso le diverse tecniche di tintura naturale del manufatto tessile. L’evento dimostra come una delle prime tecnologie inventate dall’uomo si sia evoluta ed espansa accompagnando l’essere umano durante il proprio cammino.