AUTONOMIA, FIRMATO ACCORDO PRELIMINARE CON LE REGIONI
A pochissimi giorni dalle Elezioni arriva un’importante firma sul fronte caldo dell’Autonomia tra le regioni che da mesi hanno cominciato un proficuo rapporto col Governo merito delle richieste di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto su maggiori competenze in mano alla gestione regionale e non più centralistica dello Stato. Tramite referendum in Veneto e Lombardia, senza consultazione popolare in Emilia, tutte queste regioni hanno raggiunto un accordo preliminare con il governo centrale a Palazzo Chigi: il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa e i tre governatori Bonaccini, Maroni e Zaia hanno raggiunto un iniziale accordo per le prime competenze concorrenti (tra le 20 in discussione tra Stato e Regioni), dal commercio con l’estero all’energia, dalla ricerca fino alla gestione su alcuni comparti della Sanità. «Abbandonata la spesa storica sì ai fabbisogni standard, la compartecipazionesu più aliquote e tributi, le 23 materie e la costituzione della commissione paritetica che già esiste nelle province autonome di Trento e Bolzano», spiega il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Sono molto soddisfatto di concludere in bellezza la mia esperienza di cinque anni alla guida della Regione. E’ scritto, non si torna indietro, bisogna completare il percorso, si apre un nuovo corso per la Lombardia e le Regioni», precisa il Governatore lombardo, Roberto Maroni. (agg. di Niccolò Magnani)
BREXIT, MAY SI OPPONE A PROPOSTA UE
L’Unione europea propone l’Irlanda del Nord come “area comune” in vista della Brexit. Per Bruxelles in questo modo verrebbe risolto il problema delle frontiere irlandesi. La Gran Bretagna resterebbe allineata alle regole comunitarie del Mercato interno e dell’Unione doganale con la sola Irlanda del Nord “area comune”, ma la proposta è stata giudicata “irricevibile” dalla premier Theresa May perché “violerebbe l’integrità costituzionale del Paese”. Pressata dal leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn ad avanzare una sua proposta, la May ha garantito di non volere un confine “hard” in Irlanda. “Il ministro degli Esteri e io siamo assolutamente impegnati per una soluzione che non contempli un confine hard tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda”, ha precisato la May, sostenendo che si tratta di un obiettivo condiviso da tutti i partiti nordirlandesi e dal governo di Dublino. A dare manforte al governo Tory è il capogruppo degli unionisti nordirlandesi del Dup, alleato cruciale per assicurare la maggioranza che sostiene Theresa May, secondo cui la proposta avanzata a Bruxelles rappresenterebbe per Belfast “un disastro economico”. (agg. di Silvana Palazzo)
CAMPANIA, SACCHETTI RIFIUTI CONTRO IL GOVERNATORE DE LUCA
A Pozzuoli e a Giugliano, prima il centro sociale Insorgentia e poi un manipolo di Potere al Popolo hanno lanciato sacchetti di rifiuti e spazzatura contro il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. L’oggetto del contendere è come sempre la maxi inchiesta sui rifiuti per cui è indagato il figlio Roberto e lo stesso Presidente è accusato – non dalla Giustizia ma dalle opposizioni politiche – di essere a capo del malaffare di “sistema” che gestisce con i clan il fronte rifiuti. Tensione a Pozzuoli, dove un gruppo di una ventina di manifestanti ha fatto irruzione nell’ospedale S. Maria delle Grazie, interrompendo la cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto di urologia; hanno lanciato vari sacchetti della spazzatura contro il Governatore e le varie autorità presenti. Poco dopo a Giugliano stessa scena, ma stavolta sono i manifestanti di Potere al Popolo a scagliarsi contro De Luca: la replica è durissima, «Non ci facciamo impressionare ed intimidire da queste imbecillità. Verranno querelati per diffamazione. Queste sono azioni di plebeismo e camorrismo. Tentativi di sabotaggio del nostro lavoro, messe in atto per fare provocazione. Coinvolti anche i miei familiari e mio figlio. Ho già detto a questi signori che se vogliono fermarmi devono spararmi alla testa». (agg. di Niccolò Magnani)
MELONI INCONTRA ORBAN A BUDAPEST: “ODG SUI MIGRANTI”
Ha fatto discutere e fa discutere l’incontro di oggi a Budapest tra Giorgia Meloni e Viktor Orban, presidente Ungheria e tra i leader europei più duri nella lotta all’immigrazione, per questo “modello” di Fratelli d’Italia. «Lotta all’immigrazione incontrollata, difesa delle radici cristiane dell’Europa, revisione dei trattati europei per dare più sovranità agli Stati e poi alcune politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità che in Ungheria sono state fatte e che in Italia vorremmo copiare sono le questioni che abbiamo discusso stamattina con il premier ungherese Viktor Orbàn, che è anche presidente di turno del gruppo di Visegrad, con il quale ci piacerebbe che l’Italia del futuro avesse maggiori relazioni», scrive la stessa presidente di FdI dopo l’incontro tenutosi nei palazzi del Parlamento Ungherese. Non sono mancate “stoccate” all’alleato Silvio Berlusconi che sarebbe troppo vicino all’Europa di oggi: «È “troppo amico di questa Europa che va cambiata», ha detto la leader di Fratelli d’Italia in una intervista a Bianca Berlinguer. Nell’incontro con Orban è stata affrontata anche la “vicenda” Soros, con relativo attacco durissimo della Meloni: «Al Governo vieterò alle Ong di Soros di operare in Italia. Per difendere la nostra democrazia», ha scritto la settimana scorsa su Twitter la candidata premier di FdI. «Soros impone col denaro l’immigrazione di massa e la distruzione degli Stati nazionali per fare dell’Europa il suo parco giochi. Io sto con il popolo e con chi è eletto come Orbán», ha aggiunto oggi la leader di FdI. (agg. di Niccolò Magnani)
CONFINDUSTRIA-SINDACATI, ACCORDO SU “PATTO DELLA FABBRICA”
Confindustria e i sindacati hanno raggiunto un importante accordo sul cosiddetto “patto della fabbrica”. Si è conclusa nella notte la trattativa, partita un anno e mezzo fa, sul nuovo modello per il rinnovo dei contratti di categoria che fanno capo a Confindustria. Il testo è stato condiviso dai tre segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan, e Uil, Carmelo Barbagallo, e dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Nei prossimi giorni verrà sottoposto alla valutazione degli organismi delle tre organizzazioni sindacali. L’intesa verrà poi firmata ufficialmente il prossimo 9 marzo. «L’accordo tra Confindustria e sindacati è un vero piano di sviluppo per il sistema-paese. Un nuovo modello di relazioni industriali partecipative e stabili per alzare la produttività, con più salari, più formazione, più competenze per i lavoratori», ha twittato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Sono stati confermati i due livelli contrattuali, quello nazionale e quello aziendale o territoriale. Tra le novità introdotte ci sono il Trattamento economico complessivo (Tec) e il Trattamento economico minimo (Tem). Inedita anche la misurazione della rappresentatività anche per le imprese.
REGGIO CALALBRIA, UCCIDE IL MARITO NEL SONNO CON UNA RONCOLA
Prima ha aspettato che andasse a dormire, e quindi che si addormentasse, poi lo ha ucciso a colpi di roncola. Così Maria Barca ha ucciso Rocco Cutrì, considerato vicino alla ‘ndrangheta per i legami con il boss Carmine Alvaro. La donna, arrestata dai carabinieri, aveva trascorso la giornata con il marito nella loro abitazione a Castellace di Oppido Mamertina. I rapporti erano tesi da tempo: i contrasti nella coppia sono cresciuti dopo la morte del loro figlio Domenico, genero del boss della ‘ndrangheta Alvaro, ucciso nel 2008 a Sinopoli per una banale questione di parcheggio. Dopo essere stata insultata la donna ha aspettato che l’uomo andasse a letto e quando si è addormentato lo ha colpito alla testa con il falcetto. L’uomo, 70 anni, è morto prima dell’arrivo dei sanitari, allertati dall’altro figlio della coppia. L’arma del delitto è stata ritrovata nelle vicinanze del domicilio dei due coniugi. La vittima era nota ai carabinieri per la vicinanza alla cosca “Alavaro-Violi-Macrì”. (agg. di Silvana Palazzo) CLICCA QUI PER LA NOTIZIA APPROFONDITA
IL MALTEMPO ALLENTA LA MORSA SU ROMA
Mentre il maltempo allenta la morsa sulla capitale nuovi disagi su altri capoluoghi italiani. Un esempio di tale contesto è la città di Napoli, dove le precipitazioni nevose hanno di fatto bloccato tutte le attività. Il sindaco della città partenopea ha per questo emanato un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per domani, ed è polemica tra lo stesso de Magistris e la Protezione Civile, con l’ex giudice che accusa il dipartimento regionale di aver emanato previsioni fuorvianti. Scuole chiuse domani anche a Potenza e Matera dove si registra oltre un metro di neve. Disagi anche a Bari, nel capoluogo pugliese i cittadini hanno assistito ad una ingente nevicata, la neve oltre a bloccare la viabilità locale ha costretto alcuni voli ad essere dirottati su vicino aeroporto di Brindisi.
ROMA DICE NO AL DIESEL DAL 2024
Importante annuncio del primo cittadino di Roma che dal summit sull’ambiente che si sta tenendoin questi giorni in Messico, afferma che dal 2024 la città vieterà l’ingresso delle auto diesel almeno nel centro cittadino. La decisione come ha fatto notare la stessa Raggi tende a salvaguardare l’ambiente, cercando di mettere un freno a quello che è uno degli inquinamenti più invasivi e dannosi per l’ambiente. Sempre oggi inoltre importante decisione della Corte federale tedesca, che legiferando sul ricorso di Lipsia ha deciso che le municipalità possono impedire alle macchine diesel di circolare. La decisione della Corte apre nuovi scenari, soprattutto sull’utilizzo delle autovetture private.
IL MOVIMENTO 5 STELLE INVIA VIA MAIL LA LISTA DEGLI EVENTUALI MINISTRI
Colpo ad effetto del movimento cinque stelle che oggi ha inviato al colle una lista, che dovrebbe contenere i futuri ministri di un eventuale governo pentastellato. La mail giunge dopo un incontro che Di Maio aveva chiesto al presidente della Repubblica, incontro che però era stato rifiutato per questioni di opportunità dallo stesso Mattarella. Sempre oggi inoltre da segnalare come il futuro leader dei grillini abbia scaricato di fatto il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, stante l’invio di un avviso di garanzia al primo cittadino per turbativa d’asta. Lapidario Di Maio che consiglia al primo cittadino del centro siciliano immediate dimissioni, da parte sua però Cinque continua a sostenere attivamente il Movimento.
A FEBBRAIO MIGLIORA L’INDICE DI FIDUCIA DELLE IMPRESE
Importante certificazione dell’istituto di statistica che nel report emanato oggi ha messo nero su bianco un netto miglioramento della fiducia delle imprese nel sistema Italia. Gli amministratori delle imprese nel mese di Febbraio vedono di buon occhio il futuro, almeno rispetto al mese precedente, con l’indice che sale a quasi 110 punti. Sostanzialmente invariato l’indice di fiducia dei consumatori, con l’indice che in questo caso rimane fermo a 115 punti. Immediata la soddisfazione del premier Paolo Gentiloni, per il quale il miglioramento è da imputare alle ottime norme economiche varate dal suo esecutivo nell’ultimo periodo. Andando nel dettaglio l’aumento di fiducia è più pregnante nel settore manifatturiero, in quello delle costruzioni e in quello dei serizi.
COPPA ITALIA, OGGI LE SEMIFINALI
Si giocano oggi le partite di ritorno delle semifinali. La Juventus attende l’Atalanta allo Stadium dopo la vittoria dell’andata (1-0), stavolta al contrario del match di campionato rinviato per neve si dovrebbe giocare regolarmente. I bianconeri vogliono la quarta coppa italia di fila e sono ancora in corsa per tutte le competizioni, per l’occasione mister Allegri si affida ancora a Gigi Buffon. I bergamaschi proveranno a ribaltare il risultato per quella che sarebbe un’autentica impresa, dopo la sfortunata prova in Europa League ancora un difficile impegno per i nerazzurri. Nell’altra sfida all’Olimpico di Roma si sfidano la Lazio ed il Milan. Entrambi i team attraversano un buon momento di forma e l’incontro promette spettacolo. A San Siro finì 0-0 quindi il pronostico è aperto ad ogni risultato, il talento biancoceleste Milinkovic-Savic vuole festeggiare il compleanno con una vittoria. Sul fronte opposto la Gattuso-band tenta di suonare un’altra sinfonia vincente dopo la striscia positiva in campionato.
TAVOLA ROTONDA IN LEGA
Incontro a Milano questo pomeriggio tra il presidente del CONI Malagò e i presidenti di A per parlare degli argomenti scottanti di questi giorni, tra diritti TV e il rilancio del movimento calcistico, imprescindibile dall’elezione del presidente di lega. Gaetano Micciché, presidente di Banca Imi, del gruppo Intesa Sanpaolo, è il nome indicato da Malagò ai club della Lega di Serie A come candidato ideale per la presidenza. Questa la dichiarazione dell’attuale commissario ad interim nonché presidente del CONI: “Non ho sentito nessuno avverso a mia proposta. E’ una mia idea, del tutto personale di cui devo parlare ancora con il diretto interessato. Micciché è un uomo di sport, molto appassionato, competente, un uomo di relazioni, di sistema, molto stimato”.
GIALLO NEYMAR: IN CAMPO COL REAL O MONDIALE A RISCHIO?
Al Paris Saint Germain tutti tengono il fiato sospeso per le sorti di Neymar. Il fuoriclasse brasiliano si è infortunato alla caviglia ma il tecnico della formazione transalpina, Emery, ha professato ottimismo: “Le voci su un’operazione sono infondate, spero che giochi nel ritorno degli ottavi di Champions”. Si è parlato infatti di un Neymar sotto i ferri e di uno stop di almeno due mesi per recuperare, saltando dunque conseguentemente l’imminente partitissima col Real, in cui il PSG dovrà recuperare dall’1-3 subito al Bernabeu. Ma a spegnere le speranze ci ha pensato il padre dello stesso Neymar: “Neymar non è un medico e non lo sono nemmeno io. Il Psg deve decidere questa cosa, e domani arriverà anche il medico della Seleçao per decidere quale sia la terapia migliore, e prenderanno una decisione insieme. Ma che si operi o no, non ci sarà per le prossime 6-8 settimane.” E se le condizioni dovessero rivelarsi ancor più gravi, anche il Mondiale potrebbe essere a rischio.
I SOGNI DI BAMBINA DI SOFIA GOGGIA
Sofia Goggia dopo la grande vittoria in Corea, dimostra che voleva l’oro olimpico già da quando aveva nove anni e lo fa condividendo la foto della scheda degli obiettivi in cui, già 14 anni fa, scriveva che il suo sogno era proprio quello. Sicuramente una grande prova di carattere e grinta dell’atleta bergamasca che dichiarò come voleva quel traguardo al 100%; comunque, ammetteva di riuscire ad “accettarsi” anche se non fosse riuscita in quel grande obiettivo. Dal 21 febbraio questa ipotesi è ormai impossibile.