Si riaprono i guai giudiziari per Silvio Berlusconi, questa volta indagato insieme ai suoi legali Ghedini e Longo. Si tratta dell’inchiesta Ruby ter, nuovo capitolo del fatto che riguarda Ruby e per il quale il Cavaliere ha già subito una condanna in primo grado a sette anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. Adesso l’accusa è corruzione in atti giudiziari, in particolare nei confronti dei testimoni, accusati a loro volta di aver detto il falso. Si tratta di ben 45 persone iscritte nel registro degli indagati. Non ci sarà questa volta a perseguire il leader di Forza Italia Ilda Bocassini perché, dicono dalla procura di Milano, “ha altri impegni più pressanti”. Si tratta dunque di indagare sulle presunte false testimonianze che sarebbero state indotte dai legali e da Berlusconi stesso. “Deposizioni compiacenti”, viene detto, per ottenere “vantaggi economici e di carriera”. L’accusa parla di atti gravissimi di “inquinamento probatorio” con la stessa Ruby e le altre ragazze coinvolte.