In molte città italiane sono tanti i disagi procurati dallo sciopero taxi indetto per protesta all’emendamento contenuto all’interno del Milleproroghe che prevede lo slittamento del decreto contro l’esercizio abusivo del servizio taxi e di noleggio con conducente annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al 31 dicembre 2017. Fatta eccezione per Firenze, nelle grandi città italiane la situazione è caotica: a Roma, come riportato da La Repubblica, uno dei tassisti presente a piazza dei Navigatori ha spiegato che vengono garantiti esclusivamente “i servizi in urgenza, come corse per ospedali, da medici o per persone disabili e anziane”. Il sindacalista Nicola Di Giacobbe della Unica Cgil di Roma ha spiegato quella che è la situazione attuale:”Il ministro Delrio ha convocato i rappresentanti di categoria per martedì. Nelle assemblee noi stiamo cercando di spiegare questo ai colleghi che sono disorientati, per invitarli a riprendere il servizio. Poi, in base agli impegni concreti che il ministro prenderà martedì, decideremo il da farsi. Chi ha interesse a creare il caos non siamo noi ma le multinazionali”.
Dopo lo stop dei giorni scorsi continua anche oggi lo sciopero taxi a Roma. Si tratta, per quanto riguarda la Capitale, del terzo giorno consecutivo della sospensione del servizio contro l’emendamento “pro Uber” che secondo i tassisti sarebbe contenuto nel decreto Milleproroghe. Lo sciopero taxi sta provocando molti disagi a cittadini e turisti. I tassisti a Roma garantiscono solo il servizio per gli utenti disabili e quello da e per gli ospedali. La protesta è stata attuata nei giorni scorsi non solo a Roma ma anche a Milano e Torino. Un primo risultato dello sciopero taxi è stato quello di aver ottenuto dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio la convocazione di un incontro con i sindacati per martedì prossimo 21 febbraio 2017. Il ministro ha manifestato così la volontà di ascoltare le ragioni dei tassisti: nonostante l’annuncio dell’incontro i tassisti però hanno deciso di non abbassare la guardia e di continuare anche oggi la loro protesta.
Lo sciopero dei taxi degli ultimi due giorni ha creato una situazione ingovernabile e le difficoltà maggiori sono state riscontrate in particolare a Roma e Milano. Non sono mancate le polemiche per la grande adesione allo sciopero, che ha provocato notevoli disagi, ma non è stato facile per i sindacati convincere i tassisti a ripristinare il servizio. Riccardo Cacchione dell’Usb settore taxi nazionale ha spiegato il motivo: “La controparte si è mossa in modo scorretto e ci ha convocato tra quattro giorni invece che immediatamente”. Intanto il governo si è detto disponibile a trovare una soluzione con i tassisti: si è fatto portavoce di questo messaggio il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini: “Il governo sarà al tavolo con la disponibilità a trovare la soluzione per un percorso che regolamenti la materia”. Si dovrebbe partire dalla legge delega per il riordino del settore del trasporto pubblico non di linea, ferma al Senato. Inoltre bisognerebbe riprendere il decreto ministeriale rinviato dall’emendamento Lanzillotta al Milleproroghe, contestato dai tassisti.