Risposta di Israele contro Hamas: raffica di bombe
È stata dura e immediata la replica di Israele che ha bombardato alcune postazioni di Hamas e di gruppi jihadisti palestinesi che avevano lanciato razzi su villaggi israeliani questa mattina. Secondo il portavoce dell’esercito dello Stato ebraico – il colonnello Jonathan Conricus – i bombardieri israeliani hanno colpito oltre 35 obiettivi militari in diversi siti della Striscia appartenenti a Hamas e alla Jihad Islamica. Non solo, nel pomeriggio altri razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso gli insediamenti dei coloni vicino al confine con almeno 6 feriti tra gli abitanti israeliani. Attenzione però alle ultime che arrivano da Tel Aviv: l’esercito infatti punta il dito ancora una volta contro l’Iran, considerato vero regista occulto di molti scontri mortali sulla Striscia mediorientale. «I raid sono stati condotti in risposta alla raffica di colpi di mortaio lanciata questa mattina dall’organizzazione terrorista palestinese della Jihad islamica, orientata ideologicamente e finanziata dall’Iran». (agg. di Niccolò Magnani)
Striscia di Gaza: razzi palestinesi su villaggi Israele
Altri gravi attacchi in Medio Oriente e sempre vicino alla Striscia di Gaza, anche se questa volta sono i palestinesi a lanciare una offensiva durissima contro i villaggi israeliani vicini alla Striscia. Sirene d’allarme scattate questa mattina e diverse esplosioni, ma per fortuna non sembrano esserci vittime dopo i primi controlli effettuati dall’esercito dello Stato Ebraico. Nelle zona la tensione è elevata da anni ma si è notevolmente accentuata due giorni fa quando la Jihad islamica palestinese ha minacciato ritorsioni per l’uccisione di tre suoi miliziani. Stando alla testimonianza della radio militare di Tel Aviv, «numerose salve di razzi sono state sparate da Gaza ma, nonostante si sia trattato dell’attacco palestinese più consistente degli ultimi anni». La Jihad islamica ha rivendicato l’attacco e subito dopo l’aviazione israeliana ha colpito alcuni obiettivi strategici dei terroristi fondamentalisti palestinesi. In tutto, una decina di missili sono stati sparati contro i rioni di Zaitun e Gaza City, anche in questo caso per fortuna senza vittime civili segnalate. La guerra in Medio Oriente, però, non accenna a diminuire.. (agg. di Niccolò Magnani)
Venerdì e sabato manifestazioni di PD e 5 Stelle
Si prospetta un finale di settimana infuocato a livello politico, dopo la mancata nascita del governo gialloverde guidato dal professor Conte. Venerdì 1 giugno il Partito Democratico manifesterà a Roma per sostenere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo gli attacchi subiti. Soprattutto da Lega e Movimento 5 Stelle, con i pentastellati che si sono dati invece appuntamento a Roma per sabato 2 giugno: giorno della Festa della Repubblica in cui Luigi Di Maio ha chiamato a raccolta i suoi dopo la richiesta di impeachment per Mattarella.
Incarico a Cottarelli
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato un incarico a tempo all’ex commissario per la spending review Cottarelli. La personalità che di fatto e un tecnico, ha accettato con riserva l’incarico dicendosì pronto a presentare la lista dei ministri. Se il suo governo riceverà un improbabile fiducia dal Parlamento l’incarico terminerà nei primi mesi del 2019, altrimenti l’esecutivo si occuperà solamente degli affari correnti e nell’autunno di quest’anno gli italiani ritorneranno alle urne. L’incarico è stato affidato dopo la rinuncia di Conte, che non ha gradito il veto del Presidente della Repubblica sul professor Savona, che foveva fare il ministro dell’economia.
Scontro istituzionale di altissimo livello
Il veto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Savona ha di fatto dato avvio ad uno scontro istituzionale di altissimo livello. Il rifiuto di Mattarella ha portato all’abbandono dall’incarico il presidente del consiglio designato Conte, e questo ha dato la stura alle immediate proteste del MoVimento 5 Stelle e della Lega Nord, che hanno accusato la prima carica dello Stato di fare gli interessi dei banchieri e non degli italiani. Mattarella ha provato a difendersi, attorno a lui hanno fatto quadrato finanche tutti i parlamentari del Partito Democratico, che accusano Di Maio e compagni di barbarie politica. A dir la verità non è la prima volta che accade che un presidente della Repubblica pone il veto su qualche ministro, il caso più eclatante è stato quello di Oscar Scalfaro che ha stoppato Cesare Previti all’epoca del primo governo di Silvio Berlusconi.
La lega di serie A rescinde il contratto con Mediapro
Importante decisione del consiglio Federale di Serie A che ha di fatto rescisso il contratto con la spagnola Mediapro. La decisione potrebbe permettere una trattativa privata con l’emittente Sky, e di fatto salvare il campionato di Serie A che partirà il prossimo agosto. La rescissione è stata motivata dalla mancata presentazione delle garanzie da parte del cartello spagnolo. I legali di Mediapro che già assaporano una lauta plusvalenza hanno fatto sapere che hanno intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Comprensibile soddisfazione invece da parte di Sky, che con questa svolta salva buona parte dei suoi ricavi sportivi.
Debutto vincente per la Nazionale di Roberto Mancini
Un debutto vincente ma con qualche incertezza quello della Nazionale di Roberto Mancini. 2-1 all’Arabia Saudita, con gli azzurri in gol con Mario Balotelli e il “Gallo” Belotti, anche se alla fine la tenuta difensiva della squadra ha ceduto, con i Sauditi che hanno accorciato le distanze con Al Shehri. Importante il ritorno al gol di Mario Balotelli dopo quattro anni in azzurro: dopo due anni a Nizza, SuperMario sembra aver messo la testa a posto e sembra essere riuscito a proporsi anche per un ritorno in Serie A. Sarà protagonista del prossimo mercato?