, la Chiesa cattolica ricorda i Santi Cosma e Damiano, martiri. I santi, vissuti nel III secolo a.C., erano di origini greche ed erano fratelli gemelli. I due bambini, che appartenevano aduna famiglia piuttosto benestante, divennero molto presto orfani di padre e fu la madre Teodora a crescerli ed educarli secondo i principi del cristianesimo. Cosma e Damiano erano due medici, originari della provincia romana di Arabia, essi avevano studiato i principi della medicina e nella vicina Siria svolgevano quotidianamente la loro attività. Poiché entrambi sentivano fortemente l’importanza della loro missione, ogni volta che curavano un paziente rifiutavano di essere pagati e continuarono così a essere autori di numerose guarigioni, finché a un certo punto i Romani iniziarono a vedere in loro un pericolo e le autorità presero dunque la decisione di giustiziarli. Cosma e Damiano morirono così, in Siria, intorno all’anno 303 d.C., quando l’impero romano era nelle mani di Diocleziano. Diverse sono le voci che si tramandano sul luogo della loro morte, forse Ciro, in Siria, o forse Egea, in Cilicia. Quel che è certo è che nei loro confronti si mise in atto una terribile forma di persecuzione. Cosma e Damiano dovettero subire infatti delle sofferenze enormi, forse crocifissi, oppure gettati in mare da un dirupo, o ancora infilati vivi all’interno di una fornace. Secondo le fonti, la loro santità era tale che i soldati romani non riuscivano a ucciderli e così dovettero provare per ben cinque volte, ogni volta tramite una diversa forma di martirio, di cui l’ultima e definitiva pare che sia stata la decapitazione. In seguito, i due gemelli furono sepolti a Ciro di Siria e poco dopo ebbe inizio la loro venerazione, un culto che dall’oriente si sarebbe presto diffuso anche in occidente. Numerose chiese furono dedicate negli anni ai due fratelli e pian piano le stesse iniziarono a ricevere anche alcune loro reliquie, tra cui ad esempio i crani e le braccia, appositamente inviati dalla Siria. Una delle prime chiese in onore di Cosma e Damiano fu edificata a Costantinopoli, ma anche la città di Roma non tardò ad accogliere i due fratelli e fu così che si adattò a luogo di culto un edificio romano preesistente, il cosiddetto Tempio di Romolo, ubicato all’interno del Foro Romano e tuttora visitabile. All’interno della chiesa, un grande mosaico absidale ricorda ancora i due santi, il cui simbolo è la palma del martirio.?Oggi i santi Cosma e Damiano sono considerati in primo luogo protettori dei medici e dei farmacisti, ma soprattutto sono invocati dai malati che sperano di trovare in essi un aiuto miracoloso e ottenere così la tanto sperata guarigione. Diversi paesi d’Italia portano il loro nome e dedicano loro una festa annuale per ricordarli. Uno dei principali luoghi di culto, che è meta anche di pellegrinaggio da parte dei fedeli è quello di Ravello, nella provincia di Salerno, in Campania. Si tratta di un santuario molto particolare, in quanto interamente scavato nella roccia.
I santi Cosma e Damiano sono particolarmente venerati anche nella città di Bitonto, in Puglia, dove sarebbero conservate secondo la tradizione le braccia di Cosma e Damiano come reliquie. Qui i festeggiamenti in onore dei due santi sono davvero particolari, con una processione che si tiene ogni anno e che consiste nel portare per le vie della città le due statue dei santi. Anche queste ultime hanno una loro storia particolare, in quanto secondo la tradizione sarebbero legate alla guarigione di una donna che, grazie all’intercessione dei santi, riuscì miracolosamente a evitare l’amputazione di una gamba e così, come forma di ringraziamento, comprò abiti nuovi per le due statue. Successivamente un altro evento miracoloso interessò le due sculture in legno, in quanto la chiesa di San Giorgio in cui esse erano conservate fu colpita da un terribile incendio doloso che distrusse tutto, mentre soltanto i Santi Cosma e Damiano non furono neanche intaccati dalle fiamme. Da allora il culto per i due medici martiri crebbe ancora di più tra la popolazione locale, che tutt’oggi risulta essere molto legata ai santi protettori della città.