La famiglia spezzata all’interno di una solfatara di Pozzuoli si trovava ai campi Flegrei per una tragica fatalità. Il nucleo familiare di Torino, ma residente a Meolo in provincia di Venezia, si trovava in vacanza in Campania e prima di ritornare a casa, con i banchi di scuola ad attendere i due bambini di 7 e 11 anni, i genitori avevano deciso di fare un regalo ai due piccoli: visitare il vulcano regalandogli un’esperienza indimenticabile. Come riferisce La Repubblica, il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, d’accordo con la Giunta comunale, ha proclamato per domani, mercoledì 13 settembre, una giornata di lutto cittadino:”Sono sconvolto per quanto accaduto all’interno del vulcano Solfatara. Dolore profondo per l’immane tragedia che vede coinvolti tre turisti. Esprimo la piena vicinanza dalla comunità di Pozzuoli alla famiglia delle vittime”. (agg. di Dario D’Angelo)
BIMBO SOPRAVVISSUTO CHIEDE DELLA MAMMA
Continuava a chiedere la mamma e del papà il piccolo di 7 anni, unico sopravvissuto alla tragedia familiare che ha visto soccombere un bambino di 11 anni e i genitori Massimiliano Carrer di 45 anni e Tiziana Zaramella di 42, dopo essere precipitati in un cratere della Solfatara di Pozzuoli. Lo ha detto a La Repubblica Armando Guerriero, titolare dell’omonimo bar che dal 1931 sorge a poca distanza dall’ingresso della Solfatara, sottolineando che il bambino dopo la tragedia è stato portato nel suo locale e ripetutamente chiedeva se i suoi genitori, dopo essere caduti, fossero ancora in vita. Di lui si stanno occupando temporaneamente gli assistenti sociali del Comune di Pozzuoli, che lo seguono insieme ad una psicologa. Da Torino, invece sono attesi i nonni del bimbo, chiamati a fronteggiare una situazione tragica e a mostrarsi forti nei confronti del nipotino. (agg. di Dario D’Angelo)
LA DINAMICA
Collegandosi con Pozzuoli, la trasmissione di Canale 5 Pomeriggio 5 ha intervistato un testimone diretto della tragedia avvenuta poche ore fa alla Solfatara, con la famiglia letteralmente spezzata da una tragica fatalità: “il bimbo si è spinto troppo oltre e quando i genitori si sono accorti hanno tentato di salvarlo, ma sono caduti tutti insieme nel cratere…”, pochi momenti e frammenti di una tragedia assurda raccontati da uno dei tanti testimoni di quanto avvenuto oggi. Una famiglia spezzata con un unico sopravvissuto, l’altro figlio 11enne della coppia morta, che ha assistito a tutta la scena e che evidentemente non potrà dimenticarselo mai. Sono stati resi noti i nomi delle vittime: Massimiliano Carrer, 45 anni, la moglie Tiziana Zaramella di anni 42 e il piccolo Lorenzo Carrer, di 10 anni. L’orrore per i soccorritori è stato grande, visto che i tre corpi sono stati semi-sciolti nel fango bollente del cratere profondo circa 3 metri della Solfatara. (agg. di Niccolò Magnani)
LA TRAGEDIA FAMIGLIARE
Doveva essere un’allegra gita di famiglia, ma nel giro di pochi istanti tutto si è trasformato in tragedia. È quanto accaduto alla Solfatara di Pozzuoli, dove un papà, una mamma e il loro figlio sono precipitati all’interno di un cratere restando probabilmente uccisi dall’esalazioni. Come riportato da La Repubblica, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, la tragedia si è verificata sul limite della recinzione che vieta l’accesso all’area della cosiddetta “Fangaia”: proprio in questo punto, il bambino di 11 anni sarebbe scivolato per pochi metri nel cratere e il padre e la madre, rispettivamente di 45 e 42 anni, si sarebbero protesi entrambi in avanti nel tentativo di riafferrarlo. Anche loro, però, hanno perso l’equilibrio sprofondando nel cratere: l’unico illeso della famiglia e l’altro figlio della coppia, un bambino di 7 anni, che non essendosi mosso dal luogo in cui si trovava si è salvato. L’ambulanza medicalizzata del 118 è arrivata dopo pochi minuti, ma per salvare la famigliola torinese era già troppo tardi.
“HO VISTO UN BAMBINO CORRERE PIANGENDO”
Tra i primi a rendersi conto della tragedia della Solfatara di Pozzuoli c’era Diego Vitagliano, pizzaiolo del posto, che la prossima settimana avrebbe dovuto cucinare una pizza geotermica nell’ambito della manifestazione di Malazé e nella zona dei crateri si trovava per effettuare un sopralluogo. Adesso non riesce a togliersi dagli occhi l’immagine di quel bambino di 7 anni che corre in lacrime dopo aver capito che tutta la sua famiglia è morta:”Ho visto un bambino correre piangendo, non pensavo di trovarmi di fronte alla più brutta tragedia della mia vita, sono padre anche io“, spiega. “Ero alla Solfatara per lavoro, insieme ad altri visitatori abbiamo capito che era successo qualcosa e ci siamo avvicinati al cratere. Non immaginavo….cosa avrei visto. L’area era recintata e i soccorsi sono stati immediati. Una tragedia. Hanno estratto due corpi, poi ci hanno fatto allontanare. Continuo pensare a quella famiglia e a quel povero bambino che piangeva e chiedeva aiuto“.