Un caso complesso quello di Houda Emma, la piccola rapita dal padre a 21 mesi nel dicembre 2011. La madre Alice Rossini non crede alle parole del padre Mohamed Kharat che sostiene che la piccola sia morta ad Aleppo in un bombardamento qualche mese fa. La mamma di Houda Emma sostiene infatti che la figlia, a distanza di quasi 5 anni dal rapimento, sia ancora viva. La donna infatti, come riporta Il Giorno, ha scritto su Facebook qualche giorno fa: “Voglio tranquillizzare tutti. Il signor Kharat ha detto davvero queste cose ma non è vero assolutamente che la mia bambina è morta è una sua affermazione dopo che ha saputo di essere stato condannato a dieci anni di carcere. Crede che io mi possa mettere il cuore in pace e smetta di cercarli. Mia figlia è viva”. Nel 2015 il Tribunale di Monza ha condannato Mohamed Kharat a 10 anni per sottrazione di minore e sequestro di persona di Houda Emma, con sospensione della potestà genitoriale. La sentenza ha stabilito anche un risarcimento di 50.000 euro alla madre della bambina.
Si torna a parlare del caso di Houda Emma, la bambina rapita dal padre e portata in Siria. Del caso si occuperà stasera Speciale Chi l’ha visto?, la trasmissione in onda su Rai 3. Houda Emma Kharat aveva 21 mesi quanto è stata portata via dall’Italia. La piccola è nata dal matrimonio tra una donna italiana e un uomo siriano. I genitori si sono separati ma il padre ha potuto continuare a vedere regolarmente la piccola nei fine settimana. Ma il 18 dicembre 2011 è andato a prenderla alle 9:30 a casa della madre a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, con la promessa di riportarla a casa in serata: da quel momento si sono perse le tracce della bambina. Sono passati cinque anni e il padre ora sostiene che Houda Emma sia morta ad Aleppo in un bombardamento. Ma la madre Alice Rossini non crede a questa versione. E, come riporta Il Giorno, sul web in tanti si sono mobilitati nelle ultime settimane e sono state raccolte oltre 50mila firme per riportare l’attenzione delle autorità sul rapimento. Nel documento che sarà spedito al premier Renzi si legge: “Qualche giorno fa Mohamed Kharat ha telefonato all’ambasciata italiana in Turchia fornendo un indirizzo di residenza e la scioccante notizia che la bambina è morta durante un bombardamento in Siria (notizia non confermata). La Farnesina non ha dato nessuna notizia alla madre e tanto meno si è mobilitata per verificare la presenza del Kharat nell’indirizzo dichiarato. Obblighiamo lo Stato italiano a fare qualcosa, Houda Emma è cittadina italiana e come tale deve essere tutelata”.