Prosegue la caccia a Norbert Feher, alias Igor Vaclavik, ma intanto interviene la sorella del killer di Budrio. I colleghi di Quarto Grado hanno, infatti, raggiunto Nikoletta Bergel per un’intervista: la donna ha confermato l’identità e rivelato come ha scoperto che suo fratello è diventato un uomo ricercato. «Non sapevo nulla di questa storia prima di leggerla su Facebook. Sono sorpresa, tutta la mia famiglia è sotto choc», ha rivelato la sorella di Igor Vaclavik ai microfoni del programma di Rete 4. Dalla Serbia, dunque, giungono le parole della donna, che con sorpresa ha commentato quanto sta accadendo in Italia: «Vorrei dire a tutti che mio fratello non è così come lo descrivono». Alla fine, però, ha indirizzato un messaggio al fratello: «Tieni duro che tutto andrà bene». Che fine ha fatto però il fuggitivo? Intanto nel Nord Italia è psicosi: si susseguono, infatti, segnalazioni, nessuna delle quali però utile. (agg. di Silvana Palazzo)
Nella puntata di oggi di Quarto Grado si seguirà in diretta lo svolgimento delle ricerche senza sosta che stanno interessando Igor Vaclavik, il serbo 41enne ritenuto uno spietato killer. Secondo il migliaio di uomini da giorni sulle sue tracce, Norbert Feher, alias Igor Vaclavik, si troverebbe ancora nella cosiddetta “zona rossa”. Un sentore condiviso anche dagli inquirenti, come evidenzia oggi AdnKronos.it. La zona in questione avrebbe un perimetro di circa 40 chilometri tra Campotto e Marmorta ed è proprio nei suoi confini che i cani molecolari avrebbero fiutato tracce più o meno fresche e che avrebbero confortato ulteriormente il lavoro delle Forze Speciali. Le tracce in questione però, finirebbero in prossimità dei corsi d’acqua, gli stessi che a quanto pare sarebbero stati utilizzati da Igor il russo per la sua fuga. Non si esclude, secondo gli inquirenti, la presenza di complici che abbiamo potuto contribuire in modo importante alla fuga del killer di Budrio e Portomaggiore e proprio per questo motivo si sta scavando anche nel campo delle conoscenze di Feher, alla ricerca di indizi utili. Il ministro dell’Interno Marco Minniti è giunto nella giornata di oggi nella zona in cui sono in corso le complesse ricerche in vista di un incontro con le Forze dell’Ordine e con i sindaci delle aree interessate.
Da oltre 20 giorni gli inquirenti sono sulle tracce di Igor-Norbert-Ezechiele senza tuttavia riuscire ancora a fermarlo. Igor il russo sarebbe braccato nella zona rossa, ne sarebbero sempre più convinti gli investigatori che continuano ad essere fiduciosi in merito ad una sua imminente cattura. Nel frattempo sarebbe scattata la psicosi da avvistamento, come rivela TgCom24: dal Veneto al Ponte Vecchio a Firenze, passando per Roma, in tanti credono di aver visto il killer di Budrio. Le segnalazioni, chiaramente, non aiuterebbero affatto i Carabinieri nella cattura dello spietato assassino fuggitivo. Nel caso dell’avvistamento a Gallarate, ad esempio, alla fine si è scoperto che il finto Igor altro non era che un cacciatore in mimetica intento a raggiungere alcuni amici in Bmw. Ancora più bizzarro l’episodio avvenuto a Medicina, in provincia di Bologna, dove un camionista di nome Igor è stato fermato dai militari mentre stava per compiere una consegna per il solo fatto di condividere il medesimo nome con il super ricercato. Più verosimili i tre avvistamenti nel Veneto da parte di tre uomini che non si conoscono tra loro. I carabinieri stanno effettuando gli accertamenti del caso al fine di confermare o meno le tre segnalazioni avvenute rispettivamente a Portogruaro, a San Stino e a Caorle dove sarebbe stato avvistato “una persona trasandata e trascurata che cammina con difficoltà”.
Continua la fuga senza sosta di Igor Vaclavik, il 41enne serbo ormai ricercato da oltre 20 giorni, ovvero da quando commise il primo omicidio ai danni del barista di Budrio, Davide Fabbri. Del caso, diventato un vero e proprio giallo, se ne occuperà questa sera la trasmissione Quarto Grado, che commenterà la lunga caccia all’uomo che ha coinvolto centinaia di Forze Speciali disseminate tra le provincie di Ferrara e Bologna. Ad oggi, le sue tracce sono state fiutate in numerosi casolari e campagne della cosiddetta “zona rossa”, un fazzoletto di terreno ampio una quarantina di metri quadrati e molto conosciuto da Norbert Feher, alias Igor Vaclavik, ad oggi l’uomo più ricercato d’Italia. Dopo le ampie ricerche e dopo lo studio del lato psicologico del killer di Budrio, la nuova carta degli inquirenti si giocherà nella terra d’origine di Igor. E’ quanto rivela Il Resto del Carlino, secondo il quale nei prossimi giorni potrebbe essere sentita la famiglia di Norbert, e nello specifico la madre, le due sorelle ed il fratello del 41enne (del padre non si avrebbero notizie da anni). Per tale ragione nei giorni scorsi il pm Marco Forte ha presentato una rogatoria internazionale alle autorità serbe, ma ad oggi non sarebbe ancora giunta l’attesa risposta. Il caso, chiaramente, ha la massima priorità, ecco perché il pubblico ministero ha già avanzato un sollecito che porterà in pochi giorni ad una risposta certa e che darà quasi certamente il via libera affinché i Carabinieri di Bologna possano recarsi nel paese di origine di Igor il russo, a Subotica, città al confine con l’Ungheria. E’ qui che vivono i parenti del killer di Budrio, reo di aver ucciso anche Valerio Verri, guardia venatoria di Portomaggiore. L’intento degli inquirenti è di scavare a fondo nella vita privata di Norbert il cui passato sarebbe ancora avvolto da un fitto alone di mistero.
Le ricerche di Igor Vaclavik, da tempo sono ormai concentrate nei terreni paludosi tra Marmorta e Campotto, dove nei giorni scorsi si è registrato un vero e proprio blitz delle Forze dell’Ordine dopo una segnalazione ritenuta importante. La caccia all’uomo prosegue senza sosta e lo scorso mercoledì si è fatto il punto della situazione in merito alle indagini attualmente in corso. L’occasione è stata un summit in Procura, alla presenza del pm e del procuratore Giuseppe Amato, ma anche degli uomini dell’Arma, tutti orientati ad un solo obiettivo: braccare e inchiodare al più presto Igor-Norbert. Per farlo, oltre a scavare nel privato di Igor, sarà fondamentale ricostruire la rete di conoscenze dell’uomo possibile grazie all’apporto della Questura estense che in passato si è occupata delle numerose rapine compiute nel Ferrarese e che avrebbero visto protagonista proprio Igor e la sua banda. Tra le persone che avrebbero fatto parte della banda di Feher, in merito alle quali si starebbe procedendo con la ricerca di alcuni nominativi, ci sarebbe anche una donna, finora mai presa in considerazione ma che potrebbe rivelarsi fondamentale nell’ambito delle ricerche del killer di Budrio. Nella giornata di ieri, intanto, si sono intensificate le operazioni che hanno visto in zona l’arrivo di un ulteriore contingente di Cacciatori di Calabria specializzati nello stanare i latitanti.