Secondo la lezione del Vangelo, Gesù non perdona chi tocca i più piccoli. Per il Corano, invece, Maometto li considera esseri inferiori. E infatti i fanatici dell’Isis hanno definito i giovani presenti alla Manchester Arena per il concerto di Ariana Grande dei «crociati da uccidere». Si spiega così la strage di lunedì sera, l’attentato di Manchester, anche se per molti resta inspiegabile un gesto così atroce. Quella dell’Isis può essere considerata una vendetta per la morte dei loro bambini sotto le bombe inglesi a Raqqa, ma per Magdi Cristiano Allam si sono solo attenuti a ciò che scrive il Corano, il testo sacro dei musulmani. Indaga nelle radici dell’odio il giornalista e scrittore, secondo cui dunque certifica «l’inferiorità» di bambini e donne, a differenza invece del verbo cristiano che santifica la vita di ogni essere umano.
«Allah equipara i figli ai beni materiali e li concepisce come una tentazione che allontana i fedeli dalla vera fede», scrive Magdi Allam oggi sulle colonne de Il Giornale, citando un passo del Corano (8, 28). Il profeta Maometto rispecchia la concezione che ha il mondo arabo, anche quello pre-islamico, dei bambini e delle donne. «Morì senza eredi maschi, in una società dove non avere figli maschi era ritenuta una disgrazia. La considerazione che Maometto ebbe dei bambini raggiunse l’apice quando, a 50 anni, sposò Aisha, di appena 6 anni, che divenne la sua moglie prediletta», aggiunge Magdi Allam.
Per i terroristi, dunque, i bambini non sono altro che carne da macello. Non è un caso se vengano imbottiti di tritolo con il quale fanno morire gli infedeli. Uccidere bambini per l’Isis è un dettaglio o addirittura un obiettivo. «I terroristi islamici usano spregiudicatamente i loro bambini per farli esplodere come carne da cannone e uccidono mostruosamente i nostri bambini come se la loro vita non contasse nulla. La radice del male è in Maometto e nel suo Allah», conclude Magdi Allam.