Proseguono gli interventi circa l’episodio di bullismo da parte di tre alunni dell’Itc di Lucca, nei confronti del loro professore di italiano. Dopo quello del leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e le parole del preside dello stesso istituto scolastico toscano, ha detto la sua anche il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Come riportato dall’edizione online del quotidiano La Repubblica, la titolare del dicastero ha ammesso: «Il docente avrebbe dovuto in questo caso chiedere alla preside di convocare il consiglio di classe e sospendere e sanzionare quei ragazzi». Secondo la Fedeli, non andava sanzionato solo chi ha commesso le violenze ma anche chi ha girato il video senza batter ciglio, continuano a ridere e quindi a schernire il povero professore. «I docenti – ha proseguito il Ministro – non devono subire simili episodi di violenza, e vanno sostenuti da colleghi, dirigenti e società. La figura del docente deve essere adeguatamente riconosciuta, rispettata, valorizzata». Secondo la Fedeli bisogna denunciare ogni episodio di violenza e bullismo, e subito dopo, sanzionare in maniera rigorosa i responsabili: solo così la situazione non degenererà. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DEL PRESIDE
Arrivano le parole del preside dell’Itc di Lucca, dove alcuni bulli hanno preso di mira un loro professore di italiano, schernendolo e sbeffeggiandolo in diversi modi. Tre sono gli alunni che sono finiti sotto indagine, e oltre ad una pena da parte del tribunale, se venisse accertato un’eventuale violazione della legge, (cosa alquanto palese), potrebbe arrivare anche la bocciatura. Ad ammetterlo è stato appunto il preside dello stesso istituto superiore toscano, che come riporta l’edizione online de La Repubblica, ha ammesso: «Qualcuno perderà sicuramente l’anno, ma non tutti anche perché la scuola deve rappresentare un’occasione di crescita e di recupero. Ovviamente ci saranno delle punizioni, ma non va fatta di tutta l’erba un fascio. Con le famiglie abbiamo valutato di lasciare i ragazzi a casa per qualche giorno: bisognerà valutare la posizione dei singoli». Cesare Lazzari, così il nome del dirigente scolastico, ha ammesso di aver parlato con il prof in questione, che è sconvolto per l’accaduto. In realtà lo stesso insegnante ha ridimensionato il caso in una recente intervista: dove sta la verità? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI GIORGIA MELONI
L’episodio dell’ITC di Lucca, con bullismo da parte degli alunni nei confronti di un professore, ha indignato il web ma non solo. Già da ieri il mondo politico ha denunciato la violenza verbale degli studenti nei confronti del docente, sottolineando la necessità di un pugno duro nei confronti dei protagonisti di questi atti. Pochi minuti fa è giunto anche il commento di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha chiesto il ripristino della disciplina e dell’autorità all’interno delle scuole. “Episodio inaccettabile in una scuola di Lucca, dove tre alunni si mettono a fare i bulli con il professore e riprendono la scena con il telefono. Questo è il risultato di anni di lassismo voluto dalle anime belle della sinistra. Ora è tempo di ripristinare la disciplina e l’autorità a scuola. Nessuna indulgenza per gli alunni che non rispettano il corpo docente”. Chiesto un cambio di rotta, dunque, con questi episodi che si stanno moltiplicando con il passare del tempo. (Agg. Massimo Balsamo)
IL DOCENTE: “DENUNCIA? NON CI HO FATTO CASO”
La Gazzetta di Lucca oggi ha intervistato il professore “bullizzato” che prova a non alzare ulteriormente i toni e tende a “ridimensionare” l’intero caso montato dai video caricati sui social e divenuti “preda” dell’opinione pubblica. Non vuol farsi pubblicità e non vuole per questo far pubblicare il nome sui giornali: insomma, un low profile che però prova a raccontare la sua versione dei fatti. «Si è trattato di un episodio sicuramente spiacevole, ma limitato pur nella sua gravità, ma ne avete fatto una cosa troppo grande e straordinaria al punto che non capiamo tutto questo vostro interesse per un fatto che non può essere generalizzato. Non mi sembra il caso di aumentare la portata di quanto avvenuto», spiega il docente “bullizzato”, che poi spiega del suo “unico” errore, non l’aver denunciato subito al preside (che l’ha infatti scoperto dai video sui social). «Questa è stata una mia mancanza. Sapevo che tipo era il ragazzo e non ci ho fatto molto caso»: ora sarà il consiglio di classe a richiedere una punizione, ma il prof non vuole aggiungere altro e conferma quanto detto già ieri, ovvero che lo studente si è scusato per il pandemonio creato.
BESTEMMIE E TESTATE
Partiamo dalla fine, ovvero dai tre studenti indagati all’ITC Carrara per quanto emerso nelle ultime 48 ore: insulti, soprusi e attacchi da “bulli” contro il professore del noto istituto di Lucca. Il loro prof di Italiano e Storia di 64 anni viene letteralmente destituito della propria autorità in classe e con un video divenuto virale nel giro di poche ore ha di fatto raggiunto le cronache nazionale, sollevano l’indignazione (ma di cosa ce ne facciamo se rimane tale?, ndr) e lo sdegno dell’opinione pubblica. Ieri anche il preside dell’istituto ha presentato formalmente una denuncia all’autorità giudiziaria: qui raccontiamo nel dettaglio come è nato e da dove è sorto l’increscioso gesto di una classe interna nei confronti del professore, letteralmente “bullizzato” dagli alunni, ma ora proviamo fare un passo in più con le ultime novità emerse nelle indagini della Polizia Postale e della Digos. Intanto sono quattro e non più tre gli studenti segnalati alla Procura del Tribunale dei minori di Firenze e già oggi potrebbero arrivare provvedimenti; e poi sono spuntati altri video, da altre angolature, delle scene che hanno preceduto e seguito quella divenuta celeberrima dove il ragazzo protagonista di un’insufficienza si “ribella” al sistema dicendo «Mi metta sei, lei non ha capito nulla, chi è che comanda? chi è che comanda? In ginocchio!», mentre i compagni ridono e riprendono il tutto sui cellulari.
I NUOVI VIDEO
Ma appunto, la Postale ha trovato altri video che allargano le maglie delle responsabilità della classe che interamente o quasi si diverte a bullizzare il prof: succede di tutti, da bestemmie senza controllo a insulti, con il bersaglio che è sempre il prof dell’ITC Carrara. Ad esempio, come riporta La Nazione, un altro alunno (non quello del primo video, ndr) si mette il casco della moto e va alla carica del prof simulando la scenetta della famosa testata di Zidane a Materazzi. Grandi risate e scene che continuano, con il prof che subisce tutto praticamente inerme: «o ma puzzi di m.. non puoi stare lì», si sente in un altro video, con uno studente che finge di coprire il prof con la propria giacca. Alla fine la “chicca” con due bulli che mettono sulla cattedra i cestini della spazzatura con una “battuta” che li fa ridere a crepapelle (quanta “ironia” che domina…), «Le piace prof la torre di Pisa?». Tutti minorenni, tutti bulli e ora tutti passibili di incriminazioni e conseguenze per le loro gravissime condotte.. Intanto però, l’emergenza educativa resta e si allarga sempre più.