Parlavamo qualche giorno fa della necessità di tenere le chiese chiuse a chiave e di mettere un campanello al portone per poter entrare, ovviamente con video camera. Questo perché ormai le chiese sono prese di mira un po’ da tutti: trans che si fanno fotografare a sedere scoperto distesi sull’altare, farabutti che minacciano il parroco di estorsione. Purtroppo non si può stare tranquilli neanche durante la celebrazione delle messe, lo dimostra quanto accaduto a Rimini alla chiesa del Suffragio di piazza Ferrari. Mentre veniva celebrata la funzione delle 8 del mattino (un orario va detto in cui i fedeli presenti di solito sono al massimo una decina) dei ladri si sono impossessati del velo e della corna della statua della Madonna, oggetti assai preziosi non solo dal punto di vista della fede, ma soprattutto (per i ladri) da quello economico.
Risalgono infatti addirittura al 1700. La statua poi si trova in una cappella laterale, non nella navata, dunque è facile che nessuno neanche il sacerdote celebrante si sia accorto di nulla. Adesso i carabinieri stanno indagando sul furto, ma forse oltre alle misure dette prima dentro le chiese bisognerà piazzare anche le guardie giurate, come fuori delle banche. Un tristissimo episodio per tutti i fedeli di Rimini. Si tratta infatti di gesto autenticamente sacrilego (consigliamo però a tutti i sacerdoti che in chiesa hanno oggetti di valore di proteggerli con un bel vetro antifurto).