Kate Fretti, era la fidanzata di Marco Simoncelli, il giovane pilota romagnolo morto tragicamente in un incidente durante il Gran Premio di domenica scorsa in Malesia. La ragazza è originaria di Bagnatica, un paese in provincia di Bergamo. E proprio i giornalisti di varie testate della zona sono andate a parlare con il padre per sapere i suoi pensieri dopo tale terribile notizia che ha sconvolto non solo la famiglia di Simoncelli, ma anche la loro. Alle telecamere del quotidiano Eco di Bergamo, il signor Fretti, evidentemente commosso e addolorato, ha parlato di Marco, un ragazzo che ha definito squisito, di una simpatia enorme, che sarà difficile dimenticare. Non aveva mai alcun tipo di alterazione, era sempre sereno e contento, ha aggiunto, dicendo anche che in paese tutti lo ricordano così: un ragazzo che non si era montato la testa perché era un campione di motociclismo. Una persona alla buona, sempre disponibile con tutti che aveva una sola passione, quella di giocare e ancora giocare. Ha detto di aver appreso la notizia della sua morte al televisore, mentre guardava la gara e di aver sperato fino all’ultimo che arrivasse una buona notizia che poi non c’è stata. Il motociclismo, ha detto, è uno sport pericoloso e Marco lo sapeva benissimo quello che rischiava. Il pericolo succede solo in casi come quello di domenica, ha spiegato, quando le moto sono in gruppo e vengono in contatto tra di loro. Adesso, ha concluso, penso al dolore dei suoi genitori che dovranno ripartire da capo perché la vita va vanti, bisogna tirare insieme la vita e andare avanti. Ai giornalisti di Bergamo News ha invece detto che Marco e la figlia Kate si erano conosciuti cinque anni fa a Riccione e lui si era messo ad andare fino a lì per farle la corte. Volevano andare vivere insieme, ha detto, ma adesso tra una gara e l’altra appena poteva veniva qui da noi a Bagnatica. Volevano mettere su famiglia. Ogni tanto alle gare più vicine andava anche sua moglie, ha raccontato, perché diceva che a vederele gare dal vivo si ha meno paura che a guardarle in televisione.