Mentre questi giorni lamentano le impudenze, la violenza e gli insulti via web sui casi Diletta Leotta, Tiziana Cantone e ora anche Maria Teresa Buccino, arriva in contemporanea la denuncia nel rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo. Il mondo della scuola viene scandagliato dal cento rapporto Toniolo che riporta risultati interessanti, specie nell’ambito di un sempre crescente bullismo fin dai più piccoli. «Il 19,4 % degli studenti italiani ha assistito ad atti di bullismo a scuola, mentre il 12,1% è stato testimone del consumo di stupefacenti da parte di coetanei o addirittura di episodi di spaccio di droga all’interno delle aree scolastiche»: su un campione di circa 9mila studenti e giovani tra i 18 e i 32 anni, le risposte sono davvero un utile segno del tempo che stiamo vivendo. Tanta violenza ma anche tanta indifferenza o fragilità nello starvi di fronte: «Più della grave prepotenza, però, secondo i giovani, è presente nella scuola la discriminazione. Il 23,6% dei giovani (il 25% delle femmine e il 22,1% dei maschi) ha dichiarato di aver assistito ad atti di discriminazione tra gli alunni; il 15,7% (il 16,6% delle femmine e il 14,8% dei maschi) inoltre, ha assistito con frequenza a comportamenti discriminatori da parte dei docenti e dei dirigenti». Un contesto che fa ben capire come poi anche nell’ambito web vi sia il quasi medesimo modo di ragionare, di rapportarsi con addirittura la “scusa” ulteriore dello schermo che protegge la vera identità degli haters e degli hacker. Un legame dannoso che dovrà essere attenta base di discussione nel mondo della scuola e della famiglia e in ogni ambito dove vi sia in gioco l’educazione.
Il caso di Diletta Leotta purtroppo non si ferma: non solo per le ultime notizie sul video hard hackerato a Maria Teresa Buccino, sorella della nota Cristina, ma per l’eco che il web e il mondo dello spettacolo acuisce ogni qual volta scoppia una caso di foto, immagini o video hot di personaggi famosi diffusi nella rete mondiale. Interviene nel dibattito anche Costantino della Gheradesca che come spesso in maniera originale e sopra le righe confessa a Radio Cusano Campus il suo personalissimo pensiero sulla vicenda. Ecco il conduttore di Pechino Express: «Le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo, da che mondo è mondo, gli attori e gli attori, sono delle prostitute. Anche una come Sarah Bernhardt faceva delle gran marchette, quindi, quando un’attrice viene beccata con video o foto semi-pornografiche, non c’è nulla di strano. La maggior parte degli attori ad Hollywood non è che ha iniziato il lavoro grazie al Metodo Stanislavskij. Eh, no!». Di Diletta Leotta confessa poi di conoscerla nemmeno e di non poter dunque dire di più, ma il concetto è passato: come dicevamo, ben sopra le righe…
Cosa sta accadendo in questo settembre? Diletta Leotta, ma anche Tiziana Cantone, Pippa Middleton, ora anche Cristina e Maria Teresa Buccino: tra tragedie terribili come quella della ragazza di Napoli alle morbosità del web per le belle vip di cui sopra, l’ultimo mese ha vista sicuramente la sicurezza sul web come un tema molto caldo che non sembra avere fine, come tutte le “mode” del momento. Dopo la notizia di ieri sera di un video hot hackerato a Cristina Buccino – rivelatosi in realtà raffigurate la sorella Maria Teresa, ora sotto choc – si è di nuovo riaperto il filone di scandalo per foto, video, immagini e messaggi hackerati e diffusi illegalmente via web. Una “moda” purtroppo di bassissima leva che sta però avendo un successo sui social incredibile: i problemi come sembra sono molteplici e da un lato avanzano come una necessaria e maggiore sicurezza via web che al momento non è garantita. Poi il capitolo del diritto all’oblio, il tentativo di cancellare in secondo momento quanto diffuso illegalmente, anche qui una operazione assai complicata con la velocità e la tecnologia altissima a cui siamo arrivati. E poi un terzo motivo, forse più difficile da intavolar nelle discussioni, ma che riguarda la continua e imperterrita “voglia” di farsi riprendere in atteggiamenti provocanti anche se del tutto intimi. Il calderone è pieno, la moda non sembra finire: ragionarci sopra però non è vietato…
Continuano ad essere dure le ore per Diletta Leotta, la giornalista di Sky Sport che ha visto finire in rete alcune sue immagini hot. Lo scandalo non cessa di sollevare numerose battute facili da parte di utenti, ma si affacciano adesso anche i supporter della Leotta. Poche voci in confronto a chi, invece, continua a ribadire di aver visto le sue foto e di averne ricevuto “giovamento”, ma comunque significative: “Si ma ragazzi, va bene tutto, le foto le abbiamo viste tutti ed è stato un bel vedere, lo ammetto, ma adesso non potete continuare per mesi a commentare ogni suo post con sta storia”; “forza Diletta, hai 25 anni. Molte tue colleghe sarebbero state in difficoltà, forse qualcuna avrebbe rinunciato. TU NO”. Diletta Leotta non dà cenno di risposta, continuando imperterrita a pubblicare foto e post sulla propria professione. Nel frattempo, la Polizia Postale continua ad interessarsi del caso, mentre Diletta Leotta sembra proiettata solo verso le future nozze con il fidanzato Matteo Mammì, uno dei dirigenti di Sky. Lo scoop è di Oggi ed a quanto pare i fiori di arancio saranno in primavera. E’ caccia a qualsiasi notizia sullo sposo e sulle curiosità che lo riguardano, fra cui l’essere il nipote di Oscar Mammì. L’ex Ministro viene ricordato principalmente per aver emanato nel 1990 una legge sul sistema radiotelevisivo italiano e che rese legale lo scontro alla pari fra i due colossi del piccolo schermo, Fininvest e Rai.
Un altro caso di hackeraggio, dopo Diletta Leotta e Tiziana Cantone, con un uomo che ha pubblicato foto di una sua amica prese da Facebook su un sito hard. Accade in Toscana, con il responsabile che è stato subito individuato e denunciato dall’ottimo lavoro della Polizia Postale. Come riporta il sito de Il Secolo d’Italia, l’uomo aveva pubblicato su un sito hard le foto di un’amica hackerandole dal sio account Facebook, violando la legge perché andando in questo modo contro la privacy. L’uomo sotto falso nickname ha caricato le foto illegalmente su un forum con il termine “le ragazze di Siena” anche se non si trattava di foto osè, il che gli è costato la beffa visto che è stato notato immediatamente e segnalato alle autorità competenti. L’iter è stato seguito, con l’intervento della postale, le immagini rimosse dal sito hard e il tentativo di far sparire ogni traccia informatica delle immagini è quantomeno incominciato.
Dopo giorni dalle foto hackerate di Diletta Leotta diffuse prima via Whatsapp e poi anche via social, sono scattate le denunce della bella giornalista con la Polizia Postale che ha riposto relativa (forse allarmata dal caso recente di Tiziana Cantone) provvedendo a ripulire molti ambienti del web da quelle foto. Nel giro di qualche giorno le prove reali di questo repulisti si possono toccare con mano presso Instagram e da oggi anche su Twitter: in pratica, se si effettua la ricerca interna a Twitter con “Diletta Leotta” si trovano zero risultati mentre fino a poche ore fa foto, post, meme ironici e volgari alle volte comparivano con migliaia di migliaia di risultati. Anche usando l’hashtag il materiale presente è precipitato in fretta, con pochissimi riferimenti spesso da siti stranieri. Un repulisti generale che prosegue: resta da capire se questo lavoro verrà effettuato con tutti quelli che si ritrovano in un problema simile a Diletta Leotta e in generale resta il dubbio sull’effettiva possibilità di cancellare tutto senza tracce. Il web ad oggi sembra troppo più vasto e “intelligente” nel cercare escamotage continui che vanno contro i sistemi di sicurezza più tradizionali.
Non saranno le foto hot come per Diletta Leotta, ma un semplice passaporto hackerato della first lady d’America ha creato comunque un caso politico: Michelle Obama solo qualche giorno fa è entrata nelle bufera, senza colpe, per aver subito un attacco hacker nei suoi dati personale, tanto da comparire online lo scanner del suo passaporto personale, oltre ad una serie enorme di documenti segreti attraverso la mail di un collaboratore dell’Amministrazione. All’origine ci dovrebbe essere lo stesso gruppo di hacker collegati ai servizi segreti russi che la scorsa settimana aveva colpito la campagna elettorale Usa, con la mail di Colin Powell (ex segretario di stato) che chiamava Trumpo una “disgrazia nazionale”. Un caso politico ma sempre collegato a furti e truffe online, con dati rubati e possibili ricatti: chiaro che Diletta Leotta non rischia di finisce in un caos internazionale con conseguenze politiche, ma i fatti dell’ultimo mese illustrano come i problema della sicurezza in rete sia non proprio da sottovalutare.
Su Diletta Leotta scende nell’arena mediatica anche Ilary Blasi, per una difesa serrata della giornalista sportiva attaccata dopo lo scandalo delle foto osé hackerate dal suo iCloud. La stessa signora Totti aveva subito in passato un circus simile, anche se era stata ricattata da un semplice hacker che si era fatto beccare subito con un presunto video di Ilary nuda che si è rivelato poi falso. «Poverina, mi fa tenerezza. Il telefono è una cosa privata, lei potrebbe avere tutto ciò che vuole, sono cavoli suoi. Non è stato giusto, è una grave invasione della privacy, non ha nessuna colpa», racconta la Blasi sulla lunga intervista de La Gazzetta dello Sport. Diletta Leotta dunque viene difesa anche dalla moglie di uno dei calciatori più importanti d’Italia e del mondo, che conferma quanto detto anni prima quando era lei ad essere sotto le luci dei riflettori morbosi, «Secondo me ognuno con il corpo e il cellulare può fare ciò che vuole. In fondo tutti abbiamo segreti. Può essere una foto, un messaggio, ma fa parte dell’intimità. I commenti acidi? Non so se la gente sia cattiva, forse è solo annoiata e sfoga la rabbia così».
Diletta Leotta, ma anche Tiziana Cantone, Pippa Middleton, Ilary Blasi, Scarlett Johansson, ma ancora Colin Farrel, Ronaldinho e potremmo continuare per un pomeriggi intero. Il caso è sempre lo stesso, il furto di dati personali su computer, cellulari, tablet eccetera: se poi ci aggiungiamo che almeno una volta anche noi normali umani ci siamo scontrati con una bella clonazione di bancomat o semplice account mail, scopriamo che il gioco purtroppo non è cosi difficile. E allora come fare? Esiste una password o un modo per evitare con certezza di essere hackerati? I vip di qui sopra evidentemente non l’hanno trovato oppure non si sono posti il problema ma nel caso ad esempio di Diletta dopo la diffusione dei suoi dati e foto in cui si trovava mezza nuda forse ci avrà pensato. La Stampa oggi suggerisce una regola per una perfetta password, diamo un’occhiata: usare una parola che non abbia apparentemente senso, o meglio riscritta con segni grafici e numeri che mistifichino la parola di senso compiuto (altrimenti ricordarsela è difficile e si crea il problema opposto, che neanche voi riuscite più ad accedere ai vostri dati). Un esempio? c0ll4b0r4t0r3: siamo impazziti? No dai, è semplicemente la parola “collaboratore” ma con le vocali sostituite dai numeri che più vi assomigliano (E=3, A=4 e così via). Per i più diffidenti si può mettere anche una bella risposta impossibile o quasi da scoprire (il nome da nubile della suocera) sempre con segni grafici annessi e il gioco è fatto… sicuri? Un abile hacker potrebbe comunque con un poi di impegno scovarla lo stesso. E allora, un consiglio: magari evitare di fare le vostre foto nudi, che ne dite? Il bisogno è così estremo?
Il caso di Diletta Leotta non è ancora finito. Non si tratta questa volta di un altro attacco hacker nei confronti della giornalista di Sky Sport, ma i risvolti sono sempre gli stessi. Il richiamo è immediato, soprattutto perché anche in questo nuovo caso è collegata Selvaggia Lucarelli. Nel mirino una ragazza di 23 anni di Pozzuoli, che è stata vittima di cyberbullismo ed è caduta in una rete di infamie ed insulti identici a quelli subiti da Tiziana Cantone. Anche in questo caso si tratta di un video hard diffuso in rete, per ora tramite Whatsapp, e che è diventato subito virale, come è successo anche per le foto di Diletta Leotta. Nel filimino amatoriale la giovane era in compagnia di un uomo del suo stesso paese, ma quando ha iniziato a girare vorticosamente su internet, è finito anche nelle mani della Lucarelli. La giornalista si è subito attivata e spulciando fra i vari commenti di chi già inveiva contro la ragazza, ne ha trovato uno in particolare. Come scrive la Lucarelli sul suo profilo Facebook, ha captato infatti un post scritto da un utente, in cui si vantava di aver contribuito a diffondere il video, apostrofando con brutte parole la vittima. Per la giornalista è stato un “la” da non perdere, tanto che ha immediatamente commentato il post, rivolgendosi al ragazzo in questione. “Ciao eroe”, scrive, “visto che ti vanti in una bacheca pubblica delle tue gesta, ti spiego cosa succede ora”. E’ l’inizio di un messaggio conciso e deciso, un pugno di ferro con cui la Lucarelli ha annunciato la sua azione successiva: denunciare tutto alla Polizia Postale. Ma c’è molto di più, perché l’utente in questione ha provveduto doppo qualche minuto a cancellare il proprio posto e la giornalista lo ha copiato sulla propria bacheca, diffondendolo fra i suoi follower. Nel frattempo si è attivato anche il sindaco di Pozzuoli, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, assicurando che di fronte a questo “ennesimo assurdo episodio” i servizi sociali sono già pronti ad intervenire per supportare la famiglia della ragazza. La Polizia Postale si è attivata nell’immediato, identificando sia la vittima che l’uomo che si trova con lei nel video, anche se è ancora da accertare un suo eventuale coinvolgimento nella diffusione del video. Poche ore prima, la giornalista aveva scritto sempre sui social che dopo quanto avvenuto a Tiziana Cantone e Diletta Leotta sembra non aver colpito gli italiani, ma solo l’ipocrisia di molti. Clicca qui per leggere il post di Selvaggia Lucarelli.