Ancora un episodio di violenza e di grave intolleranza nelle scuole italiane, stavolta nel siracusano, nel paese di Avola. Una coppia, un uomo di 47 anni e la moglie di 33, si è scagliata con violenza nei confronti di un insegnante che aveva espresso dei rimproveri verso il figlio. Il professore di educazione fisica è stato aggredito con calci e pugni dalla coppia all’interno del cortile dell’istituto Vittorini, dove insegna e frequentato anche dal figlio degli aggressori, che si sono scagliati contro di lui senza curarsi della presenza degli altri alunni. Immediatamente i colleghi dell’insegnante si sono rivolti ai carabinieri e al 188, che ha trasportato il professore presso l’ospedale Di Maria di Avola, dove dopo i primi esami gli è stata diagnosticata la frattura di una costola, a causa dei colpi subiti dai genitori infuriati. E per i due è scattata inevitabilmente la denuncia per lesioni, nonché per interruzione di pubblico servizio visto che i due hanno fatto irruzione nell’istituto durante l’orario scolastico.
LO STUPORE DEI TESTIMONI
I testimoni che hanno assistito all’aggressione all’interno dell’istituto Vittorini di Avola hanno sottolineato come il professore non abbia reagito all’aggressione, cercando solamente di sottrarsi ai colpi di marito e moglie che arrivavano all’impazzata. I due sono arrivati a scuola dopo la chiamata del figlio dodicenne che aveva chiesto loro di intervenire dopo aver subito un rimprovero da parte del professore di educazione fisica. Rimprovero che non è stato assolutamente tollerato dal ragazzo, le cui parole avrebbero però scatenato una furia ancor più grande nei genitori, che non hanno avuto remore nel recarsi al “Vittorini” e nel picchiare il professore. La direzione dell’istituto Vittorini ha ovviamente condannato in maniera decisa l’episodio, sottolineando come il professore abbia subito un atto di violenza “del tutto immotivato”, visto che il rimprovero rivolto al ragazzo era assolutamente nell’ambito delle sue funzioni di docente.