Per lui, professore di matematica di 34 anni, si trattava semplicemente di una “relazione amorosa”. Peccato che lei, la sua alunna, di anni ne avesse soltanto 14. Ecco perché il tribunale di Fontainebleau non ha avuto dubbi nel condannare il docente francese, accusato di “corruzione di minore” e “aggressione sessuale con l’aggravante dell’abuso di funzione”, a 18 mesi con la condizionale e alla sospensione dall’insegnamento per la durata della pena. Una storia, quella nata in una classe del penultimo anno di collége, l’equivalente della nostra 3^ media, iniziata a giugno e venuta allo scoperto soltanto lo scorso 5 novembre, dopo la segnalazione alla mamma della ragazza da parte di un altro genitore. Un rapporto viziato dall’evidente immaturità affettiva – a fronte della raggiunta maturità intellettuale – del professore di matematica, certificata dallo psicologo del tribunale oltre che dalle parole del diretto interessato, che ha detto:”Quando stavo con lei, era solo la mia ragazza, non una studentessa, né una quattordicenne. Ci amavamo ed eravamo piuttosto felici“. In ogni caso, come riporta Il Corriere della Sera, anche alla scadenza della pena il docente ha detto che non tornerà ad insegnare:”La situazione mi è completamente sfuggita di mano, non ho scuse. Ormai non potrò più presentarmi serenamente in una classe“.
L’IMBARAZZO DI MACRON
La storia tra il prof di matematica e la sua alunna si inserisce all’interno di un dibattito molto caldo in queste settimane in Francia: l’età di consenso. Quando un individuo è in grado di esercitare un libero arbitrio consapevole nelle scelte riguardanti la sfera sessuale? Al di là della fragilità specifica riscontrata nel caso in questione, con la 14enne affetta da anoressia e depressione che ha dato inizio alla relazione con il professore dopo essersi confidata con lui, il tema è di quelli che dividono l’opinione pubblica. Nelle ultime settimane ha fatto discutere in Francia l’assoluzione di un uomo accusato di avere stuprato una bambina di 11 anni poiché non erano appurabili i quattro elementi costitutivi del reato: costrizione, minaccia, violenza o sorpresa. Caso strano: per quanto la legge francese preva il reato di “aggressione sessuale” per chi ha rapporti sessuali con un minore di 15 anni (anche senza violenza e costrizione), l’uomo se l’è cavata con l’assoluzione piena. E in un tema così sentito dall’opinione pubblica, la politica non può stare a guardare. Il presidente Macron si è detto “personalmente e profondamente convinto” dell’importanza di far coincidere l’età del consenso a quella della maggior età sessuale per una “questione di coerenza e soprattutto per tutelare i minori”. Ecco perché ha chiesto al governo da lui presieduto di lavorare su un progetto di legge “contro le violenze sessiste e sessuali” il cui obiettivo sarebbe quello di introdurre il concetto di “non consenso presunto” per tutti i minori di 15 anni. In tutto ciò, però, non si può fare a meno di notare un certo imbarazzo da parte di Macron. Come dimenticare che la sua compagna, Brigitte, era anche la sua insegnante e la loro storia è iniziata sui banchi di scuola quando il futuro leader En Marche! aveva soltanto 16 anni?