Subito dopo l’arresto di Luca Materazzo avvenuto in Spagna e che ha messo fine ad una latitanza durata oltre un anno, ora resta aperta la questione legata alla sua estradizione ed al suo presunto ritorno in libertà. Come spiega il portale Cronache della Campania, il suo avvocato spagnolo Maria Teresa Olmeda Sanchez crede che Materazzo non dovrebbe essere estradato in Italia in quanto il codice penale spagnolo non contempla l’ergastolo per il reato di cui è accusato. Per questo la giustizia spagnola potrebbe non contemplare il procedimento di estradizione richiesto dal nostro Paese. Eppure nei giorni scorsi il giudice madrileno ha notificato ai legali italiani di Luca Materazzo un provvedimento in cui annuncia l’estradizione entro 10 giorni. La difesa spagnola dell’indagato aveva presentato ricorso contro la consegna del suo assistito alle autorità italiane “per mancanza dei dati sui fatti che danno luogo alla richiesta”. Non si esclude che la difesa possa presentare appello come previsto dalla legge spagnola secondo la quale entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento sarà possibile procedere in questo senso. Mentre l’avvocatessa spagnola sarebbe propensa a farlo, la difesa italiana dell’indagato sarebbe invece scettica. “La partita e` ancora aperta ma crediamo sia preferibile giocarcela a Napoli. In Spagna i margini sono molto stretti”, ha commentato l’avvocato Gaetano Inserra. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LUCA MATERAZZO ARRESTATO: IL CASO A QUARTO GRADO
La trasmissione Quarto Grado, nella prima puntata del nuovo anno riparte da un caso che, proprio nei giorni scorsi, è stato caratterizzato da un importante colpo di scena in seguito all’arresto di Luca Materazzo. L’uomo 37enne dopo oltre un anno di latitanza, è stato individuato ed arrestato a Siviglia, in Spagna, dopo essere stato ampiamente ricercato per mesi in gran parte d’Europa in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Napoli su richiesta della procura. L’uomo è ritenuto l’autore dell’omicidio premeditato del fratello Vittorio, un ingegnere di 51 anni. Quest’ultimo fu ucciso la sera del 28 novembre 2016 con 40 coltellate. Teatro dell’inquietante delitto fu l’elegante quartiere Chiaia nel capoluogo campano, di rientro da una giornata di lavoro. Il suo assassino lo stava attendendo proprio sotto la sua abitazione e per rendersi irriconoscibile, come rievoca il settimanale Giallo, il killer aveva addosso due giubbini, un paio di pantaloni larghi, uno scaldacollo ed un casco integrale. Vittorio fu violentemente aggredito e colpito ripetutamente con un coltello da sub, alle spalle, al torace ed infine alla gola.
L’omicida si diede poi alla fuga lasciando la vittima in un lago di sangue, ignaro però del fatto che un testimone lo aveva seguito riuscendo così ad indicare agli inquirenti non solo la via di fuga ma anche il luogo in cui il killer aveva abbandonato, in un sacco di plastica, l’arma del delitto ed alcuni vestiti, persino un paio di slip, che contribuirono attraverso il Dna a incastrare il responsabile: Luca Materazzo.
LUCA MATERAZZO, ARRESTO IN SPAGNA: PRESTO POTREBBE TORNARE LIBERO? (QUARTO GRADO)
Dopo aver ucciso il fratello Vittorio, Luca Materazzo si cambiò i vestiti e si recò in una pizzeria con l’intento di crearsi un alibi. Ne sono convinti gli investigatori che da tempo erano sulle sue tracce dopo l’ordine di cattura scattato il 21 dicembre 2016. Del 37enne, infatti, dal10 dicembre di quello stesso anno si persero definitivamente le tracce. L’ultima volta fu visto a Napoli prima che si spostasse in bus in direzione Genova. Da allora di Luca, ritenuto sempre di più il solo assassino dell’ingegnere di Chiaia, si persero le tracce fino a qualche giorno fa, quando la sua latitanza è ufficialmente terminata con l’arresto in Spagna, in un bar di Siviglia dove lavorava come cameriere sotto la sua vera identità, in attesa dell’estradizione verso l’Italia e dell’inizio del processo per l’omicidio del fratello.
Le ultime notizie sulla sua posizione, però, non sarebbero affatto positive per Elena Grande, vedova di Vittorio e per i suoi due figli in quanto, come riporta l’edizione napoletana di Fan Page, non si esclude che potrebbe presto tornare in libertà uscendo così dal carcere di Madrid nel quale è attualmente detenuto. Questo perché in Spagna non esiste la condanna all’ergastolo per il reato di omicidio premeditato aggravato del quale Luca è accusato. Non si esclude quindi che per il medesimo motivo possa venire negata l’estradizione in Italia.