I veri protagonisti di oggi, mercoledì 1 giugno 2016, sono i bambini di Repubblica popolare cinese, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca ed Estonia, grazie al Children’s Day 2016. La manifestazione è stata istituita in onore dei bambini morti nel campo di concentramento ceco di Lidice nel 1942 ed in tutto il mondo durante la seconda guerra mondiale. La richiesta è partita dal Wifs, la Federazione Democratica Internazionale delle Donne, nel 1949. In quei tragici momenti persero la vita oltre 140 giovani cittadini con età superiore ai 16 anni, per mano dei soldati nazisti. Dei bambini inviati nei campi di concentramento, 90 vennero trasferiti in Polonia e solo 17 riuscirono a sopravvivere fino alla fine della guerra. Il Children’s Day 2016 vuole ricordare ancora una volta non solo quei 90 bambini, ma i piccoli di tutto il mondo che a causa delle guerre vivono spesso una vita molto breve o subiscono le morti tragiche dei propri familiari. La richiesta del Widf era di aumentare il benessere e l’istruzione per tutti i bambini, oltre che a dare un taglio netto al budget destinato alle forze militari. L’adesione della Repubblica popolare cinese avvenne alcuni mesi più tardi, istituendo un giorno di vacanza per tutti i bambini su tutto il territorio nazionale a partire dal 1950. Le iniziative che si possono riscontrare invece nel nostro Paese sono promosse per lo più dalle comunità cattoliche, sempre molto attente ai bisogno dei più piccoli. In questi giorni Papa Bergoglio ha espresso parole di affetto e pace verso tutti i bambini di tutto il mondo, unendosi all’appello della comunità ortodossa siriana. Significativa invece la presa di posizione di Shangai che ha voluto aprire le porte dello zoo della città a tutti i bambini, lasciando che incontrassero per la prima volta sette esemplari di volpi Fennec. Si tratta di una particolare specie originaria del Nord Africa e presenti in un’area dedicata in cui, assieme a nove suricati, potranno incontrare i piccoli del Paese.
Il Doodle di Goodle per il Children’s Day 2016 non poteva essere più colorato di così. Proprio come se fosse il disegno di un bambino, i colori scelti sono a tinte accese, in forte contrasto fra di loro. A formare una sorta di girotondo di fronte al logo, i bambini di diverse culture, intenti a disegnare arcobaleni, cuori e simboli di un’infanzia felice. Il Doodler ha voluto donare il loro punto di vista sul mondo, fatto di giochi e di spensieratezza, ma anche di simboli che spesso disegnano i bambini. Appena al di sotto del logo c’è infatti la balena, animale caro ai più piccoli, senza dimenticare le strepitose montagne innevate, le casette colorate e tantissimi fiori e stelle. Ed al di sopra di tutto, una mongolfiera con cui volare il più in alto possibile con le ali della fantasia.