Sono in buone condizioni anche i quattro navy sales che per oltre una settimana hanno fatto compagnia e rassicurato i 12 giovani calciatori intrappolati a Tham Luang: sono usciti dopo essersi assicurati che anche gli ultimi 4 ragazzini e l’allenatore thailandese fossero sani, salvi e trasportati lontano da quell’inferno fatto di fango, rocce e acque monsoniche. Assieme ai navy fuori dalla grotta anche il medico militare che ha seguito passo passo, dormendo anche con la squadra di calcio incappata nell’infelice avventura, tutti le operazioni di soccorso gestite dal responsabile Narongsak Osatanakorn. Secondo un responsabile del ministero della Sanità, «i ragazzi sono tutti in buona salute e stanno bene a livello psicologico»: sono stati sottoposti a esami radiologici e test del sangue. Solo a due ragazzi sono stati riscontrati alcuni lievi sintomi di polmonite ma sono stati subito dati antibiotici e medicinali per curarli al meglio: «ora stanno in condizioni normali». E con loro anche tutti noi!
ESPLODE LA FESTA FUORI DALLA GROTTA
Ora che l’incubo per i dodici ragazzini e il loro allenatore è finito e hanno tutti lasciato la grotta di Tham Luang e che anche gli ultimi soccorsi son stati ricoverati in ospedale, esplode la gioia non solo da parte dei media thailandesi e di chi ha seguito in diretta la vicenda nel resto del pianeta (come testimoniano i messaggi d’affetto inviati sui social network dalla politica e anche dal mondo del calcio) ma anche di coloro che hanno fattualmente contribuito a realizzare un piccolo miracolo. Il salvataggio della squadra dei “cinghiali” e del loro coach è stato realizzato in pochi giorni e non in mesi come era stato preventivato al momento del loro ritrovamento, anche se c’è tristezza per la scomparsa dell’ex Navy Seal e sommozzatore, Samal Kunan, morto dopo aver cercato di dare ossigeno ai ragazzi. Ad ogni modo, come mostrato da alcune immagini di una tv thailandese, stanno festeggiando non solo nelle strade di Chiang Ray, la città dove si trova l’ospedale in cui è stata ricoverata l’intera squadra di calcio, ma anche nei pressi del sito che per giorni è stato al centro del mondo: e le immagini di giubilo mandate in onda in diretta hanno contagiato anche molti automobilisti che, secondo quanto riportano i media thailandesi, hanno cominciato a strombazzare all’impazzata nel traffico. (Agg. di R. G. Flore)
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— ThaiPBS (@ThaiPBS) July 10, 2018
FUORI TUTTI 12 RAGAZZINI!
Sono tutti salvi i 12 ragazzi che da 17 giorni vivevano l’incubo della grotta di Tham Luang: attorno alle ore 12.30 in Italia la lieta novella con anche il 12esimo baby calciatore estratto sano, salvo e in buone condizioni. Finisce l’epopea che ha tenuto il mondo incollato sugli schermi della Thailandia: per la conclusione dell’operazione manca ora solo il recupero dell’allenatore, come spiegano le tv locali che intanto esultano per il recupero dei 12 ragazzini che per giorni hanno rischiato la morte sotto terra assieme al loro allenatore. Tra l’altro, sempre secondo i media locali, il terzo estratto di giornata è stato anche il più piccolo dei baby calciatori presenti in grotta: ha 11 anni ed è stato considerato a ragione uno dei più forti e resistenti nonostante l’età, e per questo lo hanno tenuto tra gli ultimi ad essere estratti per dare priorità ai più deboli e spaventati tra i compagni calciatori. Si attende nelle prossime la liberazione del coach, quello invece più debilitato avendo lasciato per giorni il proprio cibo “trovato” all’interno della grotta ai propri ragazzi per provare a proteggerli al meglio.
FUORI IL NONO E IL DECIMO RAGAZZINO
Sono stati estratti il nono e il decimo ragazzino intrappolato nella grotta thailandese: la notizia arriva ed è bellissima, nonostante fosse attesa, con altri due baby calciatori che possono riassaporare l’aria vera e il mondo che li attendeva da tempo. Stanno bene anche questi ultimi due usciti, i primi di oggi, dai cunicoli infangati di Tham Luang: la notizia è stata data dal sito d’informazione in Thailandia tra i più stimati, il Khao Sod, che nei giorni passati aveva notizie di prima mano poi rivelatisi ufficiali. Come invece era ampiamente previsto, date le tempistiche e le condizioni in cui sono stati sottoposti nei giorni di “prigionia” sotto la grotta i ragazzi, non è arrivato l’ok dei medici per portare i ragazzini alla finale dei Mondiali in programma domenica prossima in Russia. «Non saranno in grado di rispondere all’invito della Fifa di andare in Russia per partecipare alla finale dei Mondiali in programma per 15 luglio perché devono rimanere in ospedale», hanno fatto sapere i medici dell’ospedale che di volta in volta stanno curando i ragazzini in arrivo dalla grotta con tutta la profilassi necessaria per eventuali infezioni e carenze nutritive. Ora sono in corso le ultime fasi del salvataggio: mancano due ragazzini e l’allenatore, e poi si potrà letteralmente festeggiare.
“TUTTI FUORI ENTRO OGGI”
Salvo imprevisti tutti i 5 ultimi intrappolati nella grotta di Tham Luang saranno tratti in salvo entro oggi: lo ha confermato ancora una volta il responsabile dei soccorsi che da oltre 17 giorni è alle prese con una delle più grandi operazioni di salvataggio che la storia recente mondiale abbia presentato. Secondo Narongsak Osatanakorn, gli 8 ragazzi salvati sono tutti in ottimo stato, mentre i 4 che mancano più l’allenatore potrebbero già essere fuori entro il pomeriggio italiano. «Oggi ci vorrà più tempo rispetto alle giornate precedenti. Finalmente festeggeremo assieme», hanno scritto su Facebook i navi seal thailandese impegnati da ore nelle ultime faticose operazioni di soccorso. Ricordiamo che oltre ai 5 intrappolati originari, dovranno ovviamente essere recuperati i 4 accompagnatori (3 navi seals e un medico) che hanno accudito nell’ultima settimana i ragazzi dentro la grotta infernale. Nel frattempo un medico dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai ha fatto sapere che finalmente i primi 4 ragazzi salvati hanno potuto riabbracciare i genitori dopo il periodo di quarantena.
OCCHIALI DA SOLE E ISOLAMENTO
Alle ore 10 in Thailandia, le 5 di mattina in Italia, sono iniziate ufficialmente le operazioni di estrazione per gli ultimi 5 intrappolati nella grotta, quattro giovani calciatori e il loro allenatore. Ancora qualche ora, poi saranno stati tutti tratti in salvo i 13 “avventurieri” e non ci resta quindi che iniziare il conto alla rovescia per il lieto fine. Per quanto riguarda gli 8 già estratti, stanno portando in queste ore degli occhiali da sole, visto che gli occhi potrebbero subire dei traumi al contatto con la luce solare, dopo i giorni passati al buio sotto terra. Inoltre, gli 8 ragazzini hanno potuto vedere i propri genitori ma senza contatto, solamente dietro un vetro, per evitare la trasmissione di possibili infezioni. Sugli adolescenti sono stati effettuati diversi esami nelle scorse ore, e solo i risultati che arriveranno a breve potranno confermare con certezza lo stato di buona salute dei sopravvissuti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AL VIA OPERAZIONI PER LE ULTIME ESTRAZIONI
Sono iniziate questa mattina presto le operazioni in Thailandia per estrarre gli ultimi 5 intrappolati nelle grotte. Dopo gli 8 estratti ieri, sono rimasti 4 ragazzini e il loro allenatore, e se tutto andrà come previsto, entro la sera italiana di oggi dovrebbero essere tutti all’aria aperta. Questa mattina è arrivato il via libera, con i tecnici che hanno monitorato con attenzione le condizioni climatiche, visto che da quelle parti del globo imperversano i Monsoni. Intanto gli otto già soccorsi sono in discrete condizioni fisiche, si trovano attualmente ricoverati presso l’ospedale Chiang Rai, mangiano regolarmente, ed hanno appetito. Nessuno di loro ha la febbre ma due stanno affrontando una terapia antibiotica per un principio di polmonite. In generale, come riferisce l’edizione online del quotidiano La Repubblica, il loro morale è comunque buono, e nessuno sembrerebbe essere rimasto traumatizzato. Probabilmente i giovani calciatori hanno vissuto il tutto come un’avventura, sicuramente non esageratamente piacevole, ma pur sempre un’avventura. Nelle prossime ore sono attese importanti novità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANCANO 5 ESTRAZIONI
Manca ancora un tassello per concludere la brutta avventura dei 12 giovani calciatori thailandesi imprigionati in una grotta dopo un’escursione con il loro allenatore. Ma il Governatore Narongsak Osotthanakorn, che sta seguendo il caso in quanto responsabile della sua provincia, ha parlato di grande sollievo nel veder emergere i ragazzi “finalmente in carne e ossa”, con i primi 8 giovani salvati dalle operazioni di salvataggio che si dovrebbero concludere martedì, con l’emersione degli ultimi 4 ragazzi e dell’allenatore stesso. Il Governatore ha confermato come i baby calciatori avranno bisogno di cure e di isolamento per scongiurare il pericolo di possibili infezioni, dopo essere rimasti all’interno della grotta senza ulteriori contatti. Ma il lieto fine dovrebbe essere vicino, con un grande sospiro di sollievo da parte di tutti vista la corsa contro il tempo e il maltempo, che potrebbe causare ulteriori allagamenti alla grotta. (agg. di Fabio Belli)
ALLENATORE “ASSOLTO” DAI PARENTI
Nonostante la difficilissima situazione in cui si trovano ancora i ragazzi thailandesi, c’è grande comprensione da parte dei partenti dei giovani calciatori intrappolati nella grotta, nei confronti dell’allenatore che aveva organizzato l’escursione. Definito da tutti come una persona buona e gentile, sensibile alle esigenze dei ragazzi e voglioso di stargli vicino. Alla CNN ha parlato anche Thamma Kantawong, la zia del coach che l’ha definito: “Una persona scrupolosa e generosa verso gli altri. Le mamme dei ragazzi sanno di potersi fidare di lui perche’ li ama tantissimo.” L’allenatore sarà l’ultimo ad essere tratto in salvo dalla grotta, con i soccorritori che sperano di completare le operazioni entro la giornata di martedì 10 luglio, ed evitare così che i sotterranei possano nuovamente riempirsi d’acqua e dunque rendere impossibile il completamento del salvataggio, con 8 giovani calciatori già riportati in superficie. (agg. di Fabio Belli)
ULTIMI RAGAZZI IN SALVO MARTEDI’?
4 ragazzi ieri, 4 ragazzi oggi: in tutto sono 8 i baby calciatori salvati e liberati dalla grotta in Thailandia, tutti per fortuna senza particolare conseguenze negative in salute e traumi. Attorno alle ore 14.10 è stato estratto da Tham Luang anche l’ottavo ragazzo a livello complessivo dall’inizio dei soccorsi scattati ieri mattina. La squadra di calcio si sta ricomponendo e all’appello ne mancano solo 4, più l’allenatore che uscirà per ultimo a questo punto nella giornata di domani: già, esattamente come ieri, le autorità thailandesi hanno spiegato che il recupero delle ultime 5 persone slitta a domani. Nella conferenza stampa il responsabile dei soccorsi aveva parlato di missione che verrà conclusa entro le 21, ovvero le 16 in Italia ma evidentemente si preferisce diluire lo sforzo dei sub una volta che è stato verificato per bene che attendere fino a domani non sarebbe stato un rischio eccessivo per i 4 ragazzini e il coach ancora dentro la grotta. «Tra qualche ora avremo buone notizie – ha affermato il capo delle operazioni di salvataggio, nel corso di una conferenza stampa circa 4 ore fa – «il livello d’acqua non è preoccupante..le piogge di ieri non hanno avuto impatto su esso all’interno della grotta». Qui il resoconto dei primi 2 giorni di soccorsi
MA COME CI SONO FINITI NELLA GROTTA?
Da giorni la domanda del “lettore medio” sul caso Thailandia è sempre la stessa: “ma come diavolo ci sono finiti 12 ragazzini e un allenatore di calcio dentro una grotta nella stagione dei monsoni?”. E la risposta, ancora del tutto ufficiale, manca: probabilmente una volta chiusa l’intera drammatica corsa contro il tempo per mettere in salvo tutti, si saprà di più con lo stesso giovane allenatore che spiegherà per bene cosa sia successo in questi 16 giorni dove sono rimasti intrappolati con il terribile rischio di perdere la vita dentro quei cunicoli invasi improvvisamente da acqua e fango. «Entrare nel tunnel, arrivare fino alla fine, scrivere il proprio nome sulla parete di una grotta e tornare immediatamente indietro»: sembra questa la spiegazione dietro alla scelta di entrare nella grotta thailandese, come riporta un sub belga che gestisce una scuola di immersione a Phuket, non lontano dalla grotta. Stando alle rivelazione di Ben Reymenants lo scorso 23 giugno i ragazzi sono entrati assieme al coach per una sorta di rito di “meditazione” e “iniziazione” e per questo avrebbero lasciato fuori scarpe e zaini per poter uscire il più in fretta possibile. L’inondazione improvvisa (causata da un rigonfiamento del torrente sottostante per via delle piogge monsoniche) però li ha “rinchiusi” nella caverna e l’unica torcia che avevano si è consumata in fretta mentre cercavano un modo per uscire da quell’inferno.