I sussidi che vengono pagati dall’INPS da questo 2025 in poi, indipendentemente dalla sua natura (previdenziale o altra indennità a supporto del reddito), non richiedono più la presentazione del documento SR163 che veniva utilizzato per far match sui dati inerenti al titolare del conto su cui far l’accredito dell’indennità e le informazioni personali del richiedente.
Grazie alle nuove tecnologie e alle implementazioni informatiche di alta generazione, i sistemi informatici che si occupano di favorire le transazioni digitali, sono sempre più coordinate con i sistemi dell’ente previdenziale, comunicando ed evidenziando eventuali criticità o particolarità.
Sussidi INPS 2025 senza più il modello SR163
I sussidi che l’INPS paga nel 2025 ma anche negli anni a venire, interessano gran parte dei contribuenti. Non si tratta soltanto di cedolini previdenziale ma anche di altre forme di sostegno come ad esempio la malattia oppure la NAspI (in favore dei disoccupati).
Ancor prima che i sistemi bancari comunicassero in maniera autonoma ed efficiente anche con Poste Italiane e l’INPS, era necessario allegare il modello SR163, indispensabile per richiedere il sostegno aggiuntivo al proprio reddito.
Oggi l’unica documentazione da allegare nei casi specifici in cui l’ente deve provvedere all’accredito diretto è tramite il nuovo modello SR188, con regole altrettanto dettagliate come sottoscritte da SEPA.
Il nuovo modulo SR188
Il modulo SR188 è un nuovo documento che scaricato, compilato in ogni sua parte e successivamente trasmesso – sempre in via telematica – all’ente del proprio territorio. Al suo interno solitamente sono indicate: le informazioni personali, il Comune a cui si inoltra la richiesta INPS, il motivo della richiesta e la modalità di pagamento.
La modalità di accredito può essere di due tipologie: tramite il ritiro in contanti in uno sportello di Poste Italiane, oppure con pagamento su un IBAN su una qualunque carta di credito o di debito, su un conto corrente postale o anche bancario.
Come prevede una nota in fondo alla pagina del documento è indispensabile allegare un documento di identità per comprovare la titolarità della prestazione e del conto.