-Come ogni festività che si rispetti, anche la Candelora porta con sé un alone di “leggenda” e di fantasia. Spesso accade che siano soprattutto i proverbi e i detti risalenti ai tempi antichi a tramandare e ad alimentare un determinato credo popolare e la Candelora non fa eccezione. Resiste ancora oggi ad esempio la convinzione suggerita dalla filastrocca che recita:”Delle cere la giornata / ti dimostra la vernata /, se vedrai pioggia minuta / la vernata fia compiuta /, ma se vedi sole chiaro / marzo fia come gennaro“. Questi versi non necessitano probabilmente di parafrasi: è chiaro che secondo l’autore nella giornata delle candele (la candelora appunto), se pioverà leggermente il termpo invernale sarà finito, al contrario un sole chiaro in questo giorno, preannuncerà un mese di marzo freddo come gennaio. Emblematica è però questa filastrocca, che letta fino in fondo chiarisce come in realtà neanche la candelora possa dare esiti certi sull’arrivo e sulla fine dell’inverno:”Disse il villano alla Candelora: / Acqua o neve venga giù, / che l’inverno non c’è più. / Disse allora il bove: / ?Che nevichi o che piova, / l’inverno se ne va quando l’erba è sulla proda. / Disse il vecchio infreddolito: / L’inverno non se ne va prima di San Vito. / Disse la vecchia col caldano: / ? L’inverno starà / finché la foglia di fico come un palmo sarà. / Si voltò l’asino e disse: / Non viene il caldo / finché tra le stoppie non spunta il cardo. / Rispose la strega: È cosa sicura / che l’inverno arriva quando arriva /e dura fin che dura“.
Oggi, 2 febbraio 2016 è il giorno della Candelora, la festività che a seconda dei punti di vista (religiosi o pagani), può assumere differenti significati riconducibili in ogni caso al passaggio dall’inverno alla primavera. C’è però un filo conduttore che lega le differenti tradizioni: si tratta della “Luce”. I cattolici ad esempio benedicono oggi le candele con cui santificano Gesù, ma la luce è anche il simbolo del Giorno della Marmotta negli Stati Uniti. Se la marmotta all’uscita dalla sua tana vedrà sul terreno la sua ombra (segno che c’è il sole), vorrà dire che non è ancora tempo di terminare il letargo; al contrario un cielo nuvoloso (e niente ombra) significheranno che l’inverno è agli sgoccioli. Vi è poi una tradizione celtica, più precisamente irlandese, da ricordare: è l’Imbolc, la celebrazione caratterizzata anche in questo caso dal ruolo centrale della luce, che in questo caso era legata all’aumento della durata delle giornate, segno che l’inverno stava finalmente cedendo il posto alla primavera.
La Candelora, festività religiosa che ricorre oggi, 2 febbraio 2016, oltre ad avere un valore spirituale rappresenta il naturale passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile. Nel credo popolare si è radicata la convinzione che dal meteo che caratterizza questa giornata si possa anticipare l’esito di mesi di vendemmia e di lavorazioni finalizzate alla produzione del vino. Un famoso detto popolare recita:” Se per la Candelora il tempo è bello / molto più vino avremo che vinello“. La filastrocca fa intendere appunto che se il tempo sarà buono il 2 febbraio, allora il vino ottenuto sarà ottimo e non di bassa gradazione. Del resto questi versi trovano riscontro anche da un punto di vista tecnico-agricolo dal momento che la vite, per produrre dell’uva di qualità, ha bisogno soprattutto in questo periodo di un clima favorevole ed è ovvio che se al contrario le condizioni meteorologiche si rivelassero avverse, le parole della poesia sulla Candelora si vedrebbero realizzate.
Oggi, martedì 2 febbraio 2016, cade la ricorrenza della Candelora. Sebbene questa festività abbia la valenza religiosa di ricordare la presentazione di Gesù al Tempio e di celebrare la Purificazione di Maria, vi è anche un rituale pagano ben consolidato che è bene spiegare. Nell’antichità, infatti, non erano pochi coloro che credevano alla magia e il giorno della Candelora, noto come momento di passaggio dall’inverno alla primavera, rappresentava il frangente ideale per verificare se qualcuno era colpito dal “malocchio”. La prassi comportava l’utilizzo di una bacinella d’acqua all’interno della quale venivano inseriti 3 capelli appartenuti al soggetto interessato dal rituale, che aveva anche il compito di toccare con il dito 3 gocce d’olio, anch’esse inserite nel recipiente. Il responso veniva dato semplicemente osservando il comportamento delle gocce d’olio: se queste rimanevano intatte e perfettamente posizionate al centro della bacinella si poteva affermare con sicurezza che il malocchio non sussisteva; in caso contrario era bene cominciare un’altra serie di rituali per provare a scacciarlo!
Una ricorrenza che dovrebbe secondo tradizione far uscire dall’inverno e annunciare l’arrivo della primavera. E’ la Candelora che cade oggi 2 febbraio, giorno in cui secondo il proverbio “se nevica o se plora dell’inverno siamo fora”. La Candelora è una festa religiosa che si celebra per ricordare la presentazione del Signore al Tempio e il rito di purificazione della Purificazione di Maria: secondo l’usanza ebraica infatti una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio, 40 giorni dopo l’Epifania. Il nome Candelora deriva dal latino, da candelorum, ovvero la benedizione delle candele conservate in casa dai fedeli: i ceri vengono accesi per placare l’ira divina durante il mal tempo oppure durante un momento di malattia.
“Se nevica o se plora dell’inverno siamo fora”: è questo il proverbio tipico legato al giorno della Candelora. La ricorrenza cade domani 2 febbraio ed è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù. Il nome della ricorrenza è legato al fatto che in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. Ma questa giornata non è legata solo alla tradizione cattolica. La Candelora è anche collegata a vari proverbi in ambito meteorologico visto che è ritenuta una sorta di porta tra l’inverno, oramai al suo declino, e l’imminente primavera, un momento che segue i giorni della Merla, ritenuti i più freddi dell’anno. Questo 2016 però ha già segnato un ribaltamento delle tradizioni: i giorni della Merla infatti non sono stati affatto freddi, anzi è stato registrato un caldo anomalo che ha fatto pensare ad un arrivo in anticipo della primavera. E in queste ore è previsto un peggioramento delle condizioni meteo con vento e pioggia in arrivo soprattutto nelle regioni del Centro Nord. Le temperature sono ancora alte ma non è escluso nei prossimi giorni un colpo di coda dell’inverno con buona pace dei proverbi antichi.