Cercasi disperatamente un partner pubblico per Alitalia. Sfumato l’accordo con le Ferrovia dello Stato, il rischio sempre più concreto è quello di fallimento. Queste le dichiarazioni rilasciate al termine delle trattative dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi: “il governo non ha mai proposto l’ingresso delle Ferrovie dello Stato in Alitalia”. E allo stesso tempo i legali di Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs, avrebbero sottolineato come un’ipotetica aggregazione avrebbe causato enormi problemi di concorrenza in sede europea. Si tratta comunque di un passo indietro, visto il certo interesse espresso, nel recente passato, da parte di Moretti stesso.
Ma i tentativi continueranno ad oltranza per tutta la giornata di oggi, nonostante lo stop arrivato ieri sera sul rifinanziamento da 300 milioni. L’unica soluzione percorribile al momento sembra la vendita della nostra compagnia di bandieraad Air France-Klm.
Ripercorriamo l’incontro di ieri. Per il governo erano presenti il premier (fresco di fiducia) Enrico Letta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, e i ministri Flavio Zanonato (Sviluppo) e Maurizio Lupi (Trasporti); per la compagnia hanno partecipato il presidente e l’ad, Roberto Colaninno e Gabriele del Torchio, mentre le banche erano rappresentate da Federico Ghizzoni (Unicredit), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo) e Gerardo Braggiotti (Banca Leonardo).
La situazione è grave e ha ricordarlo in modo deciso sono le parole pesantissime di Paolo Scaroni, ad dell’Eni: “Alitalia avrà carburante fino al 12 ottobre. Non possiamo rinnovare il fido a una società che non da’ sicurezza”. E prosegue: “Abbiamo già un’esposizione importante ma se la società non riscuote nemmeno la fiducia dei suoi azionisti, non possiamo tenerla in vita noi con il carburante”. L’ultimatum è stato lanciato: una soluzione deve essere trovata e al più presto