Come vi abbiamo raccontato, San Marco è l’Evangelista ma anche il patrono di Venezia. Celebrato oggi, 25 aprile 2018, l’Evangelista ha un simbolo iconigo generalmente raffigurato vicino o al posto del santo nelle pitture e nelle sculture. I simboli, all’interno del Vangelo proprio del santo, vengono descritti tramite quattro esseri viventi: un leone, un uomo, un vitello e uno simile ad aquila mentre vola. Il simbolo di san Marco è il leone e il motivo principale è riconducibile al fatto che nel Vangelo di Marco viene narrato il maggior numero di profezie che Cristo fece riguardo alla propria resurrezione e l’animale rappresenterebbe, in virtù della sua fortezza, la risurrezione. San Gregorio Magno, inoltre, ha suggerito un secondo motivo: il leone sarebbe il simbolo di Marco in quanto il suo Vangelo inizia con la voce di san Giovanni Battista che, nel deserto, si eleva simile a un ruggito, preannunciando in questo modo agli uomini la venuta di Cristo. (Agg. Massimo Balsamo)
La storia di San Marco
Il 25 aprile si festeggia San Marco, discepolo prima di San Paolo e poi di San Pietro e tradizionalmente considerato l’autore del Vangelo secondo Marco. Buona parte delle notizie relative alla sua biografia sono contenute nel Nuovo Testamento, in particolare negli Atti degli Apostoli e nelle lettere.b Marco nacque attorno al 20 d.C., probabilmente in Palestina. Della sua giovinezza non si sa molto, ma mentre era piccolo la sua famiglia si trasferì a Gerusalemme. Non si sa se conobbe direttamente Gesù, ma fu ben presto convertito al cristianesimo. Secondo alcune ipotesi, in base all’interpretazione di un passo del Vangelo, San Marco fu testimone oculare dell’arresto di Gesù. Presso la casa di sua madre si riunivano i primi discepoli e gli Apostoli. Marco ben presto cominciò a frequentare San Pietro e Paolo e svolse numerose missioni di evangelizzazione con entrambi. Dalle lettere si può dedurre che Marco sia stato a Roma con Pietro e poi ad Antiochia con Paolo. Non si sa nulla invece sulla morte di Marco. Forse il Santo fu martirizzato ad Alessandria d’Egitto, secondo quanto riporta Eusebio di Cesarea, ma non vi sono dati certi a riguardo. Le sue spoglie furono prelevate da Alessandria nell’828 e portate a Venezia di nascosto da due mercanti. Parte delle reliquie si trovano oggi nella cattedrale di San Marco al Cairo, la principale chiesa dei cristiani copti. San Marco è infatti venerato da quasi tutte le confessioni cristiane che ammettono il culto dei Santi, fra cui cattolici, ortodossi e copti. Le opere più importanti di Marco sono i suoi viaggi insieme agli Apostoli e soprattutto la stesura del Vangelo. Quello di Marco è il secondo dei Vangeli canonici, ma secondo gli storici sarebbe quello più antico, probabilmente scritto attorno al 70 d.C. Questo testo si diffuse inizialmente in forma anonima, ma già nel II secolo il Vescovo Papia di Ierapoli ne identificava San Marco come l’autore. Secondo l’ipotesi della ‘priorità marciana’ il Vangelo secondo Marco non solo è il più antico dei testi contenuti nel Nuovo Testamento, ma sarebbe anche una delle fonti utilizzate da Luca e Matteo per la stesura dei loro Vangeli.
Patrono di Venezia
San Marco, come autore di uno dei Vangeli canonici, è uno dei Santi più venerati fin dai tempi antichi. A lui sono dedicate numerosissime chiese e parrocchie in tutto il mondo cristiano, fra cui San Marco a Venezia, che secondo la tradizione ospita buona parte delle reliquie del Santo. San Marco è anche patrono della Regione Veneto. La commemorazione del Santo a Venezia cade tradizionalmente il 25 aprile, data del suo presunto martirio. Secondo un’usanza molto antica, probabilmente di origine medioevale, uomini e ragazze regalano alle loro fidanzate e mogli, nel giorno di San Marco, un bocciolo di rosa rossa come segno d’amore. Ancora oggi San Marco viene festeggiato con una processione presso la Basilica. Dal dopoguerra però il giorno del 25 aprile è coinciso, in modo del tutto casuale, con la liberazione dal nazifascismo. Questa ricorrenza ha assorbito la maggior parte delle cerimonie civili un tempo dedicate al Santo. Il 25 aprile si ricordano anche i vescovi San Clarenzio di Vienne e San Febadio di Agen, Santa Franca di Piacenza e i martiri Beati Roberto Anderton e Guglielmo Marsden.