Brusco risveglio questa mattina per la Russia che subisce un grave attentato nella città di Perm – nell’area della Russia europea orientale – con due uomini a volto coperto e mascherati che hanno assaltato con coltelli una scuola nelle primissime ore di questa mattina. L’attacco ha causato almeno 15 feriti tra cui un insegnante e 14 studenti, stando alle prime informazioni che giungono dai media russi: «Un insegnante e due studenti di 16 anni — ha spiegato una nota del ministero della salute regionale — sono in gravi condizioni, hanno ferite al collo», riporta il sito di RussiaToday. L’Ansa parla invece di 8 studenti colpiti e altri insegnanti coinvolti nell’assalto con coltelli di due uomini immediatamente fermati e arrestati. Stando ad un altro testimone, raggiunto da Ria Novosti, «Le lezioni sono state cancellate e gli studenti sono stati evacuati e mandati a casa, i bambini e i loro genitori ricevono assistenza psicologica e medica».
I PRIMI ARRESTI
È stato immediato panico nella scuola di Perm dopo che in un primo momento si pensava ad un attacco di più larga scala con altri uomini coinvolti. Alla fine invece sono stati due soli gli aggressori che, per motivi ancora tutti da scoprire e da indagare, hanno assaltato e accoltellato gli studenti prima dell’inizio della scuola. «L’attacco è stato perpetrato da dei giovani: tutti i ragazzi feriti sono stati ricoverati in ospedale. L’insegnante e uno studente di 16 anni hanno subito gravi ferite al collo», ha spiegato ancora l’addetto stampa del ministero della Sicurezza regionale Elsna Dubinina. Secondo però il ramo locale del Comitato di investigazione russa – citata da LaPresse – la spiegazione dell’attacco andrebbe rivolta verso una possibile lite tra giovani studenti: in particolare, «l’incidente è avvenuto quando due studenti di una scuola del distretto di Motovilikhinsky, armati di coltelli, hanno iniziato a litigare tra loro e altri studenti e insegnanti hanno tentato di interrompere la lotta. Gli autori dell’attacco sono stati fermati e gli inquirenti sono al lavoro per chiarire le dinamiche dell’accaduto».