Il giorno 16 giugno, la Chiesa Cattolica festeggia Sant’Aureliano di Arles. La sua data di nascita non è certa, documenti agiografici la collocano, probabilmente nelle vicinanze di Lione, nel 523 o nel 499 d.C., come sosteneva Francois Clément rinomato storico benedettino. Sicuramente suo padre era sacerdote.
Il beato proveniva da una famiglia aristocratica militare della regione della Borgogna che era molto legata alla popolazione germanica dei Franchi. Era un uomo, secondo gli storici, dotato di doti sia spirituali che religiose sempre pronto ad aiutare il prossimo, un uomo dal carattere deciso dotato di una forte personalità. A solo 23 anni, il 23 agosto del 546 ad Arles, Aureliano veniva nominato vescovo succedendo ad Aussiano. La sua nomina fu facilitata non solo dalle sue qualità cristiane ma anche dall’appoggio avuto dal re Childeberto I. Infatti, il sovrano con questo atteggiamento si auspicava di poter considerare le terre vescovili, che si affacciavano sul Mediterraneo, zone di protezione e di approdo per le sue truppe.
Re Childeberto, nel 548 subito dopo la consacrazione di Aureliano, impose a Papa Virgilio di nominarlo Vicario della Sede Apostolica della Gallia e di conferirgli il pallio ovvero il paramento liturgico cristiano. Sempre su volere del re, il santo fondò, nel 548 ad Arles, il Monastero dei Santi Apostoli la cui caratteristica era quella di essere riservato esclusivamente agli uomini.
Nella stessa città, alcuni anni dopo, realizzò un Monastero femminile, dedicandolo alla Vergine, basandolo su regole benedettine da lui stesso coniate. Nel 549, mentre la città Arles era colpita dalla peste denominata come la Peste di Giustiniano, Aureliano partecipò al Concilio di Orléans. Durante questa riunione vescovile, il santo formulò nuovamente, come risulta da fonti storiche, la sua contrarietà nei confronti degli eretici ed in particolare contro Eutiche e Nestorio. Papa Virgilio, in considerazione del fatto che Sant’Aureliano era in rapporti stretti con il re Childalberto I, lo pregò di chiedere al sovrano di intercedere con Totila, re dei Goti, per convincerlo ad allontanare le sue attenzione nei confronti della Chiesa Romana. Nel 550, il Vescovo Aureliano, appoggiando Papa Virgilio, si trovò coinvolto nello Scisma definito dei Tre Capitoli ossia nella contesa che aveva portato ad una divisone interna la Chiesa , tra il VI ed il VII secolo.
Scissione voluta da numerosi vescovi che avevano interrotto ogni legame con il Papa, arrivando a sottrarsi alle disposizione emanate dal Concilio di Costantinopoli II, ed a contrapporre l’Imperatore Giustiniano alla figura papale. Sant’Aureliano, con la finalità di ottenere un colloquio con il papa che era stato costretto da Giustiniano a non lasciare la città se non alla risoluzione dello scisma, decise di inviare a Costantinopoli il chierico Anastasio, nella speranza di convincerlo a rivedere le sue ragioni in merito alle deliberazioni dei Concili di Calcedonia, Efeo e Nicea. Tuttavia il papa rimase fedele a questi decreti tanto che venne liberato solo dopo otto anni di prigionia e dopo aver rinunciato alla sua posizione iniziale firmando, nel 553, la condanna dei Tre Capitoli. Aureliano di Arles morì a Lione il venerdì 16 giugno del 551, data certa in quanto nel 1038, venne scoperta sulla sua lapide un’iscrizione che la confermava. Quasi certamente, come evidenziano alcune fonti storiche autorevoli, il suo decesso fu causato dalla peste.
Il suo corpo è custodito nella Chiesa di San Nicezio nella città di Lione. Il suo nome è indicato nel Martilogio Romano ovvero nel più autorevole libro liturgico che rappresenta la base dei calendari liturgici. Etimologicamente, il nome Aureliano deriva dal latino Aurelianus e significa figlio di Aurelio. Tuttavia, alcuni studiosi, gli attribuiscono anche il significato di sole, aurora ed oro e, di conseguenza, quello di splendente e brillante. Sant’Aurelio viene raffigurato con il pallio e con il pastone pastorale, arnese tipo del Vescovo che simbolicamente indica la figura di un pastore che si occupa del suo gregge nello stesso modo in cui un vescovo si occupa dei suoi fedeli.
In onore di Sant’Aureliano, tutte le chiese cattoliche sparse sul territorio italiano lo festeggiano con Sante Messe in suo onore, con processioni e con la lettura di alcuni passi delle lettere che il santo inviò al Papa Virgilio soffermandosi a discutere dello scisma dei Tre Capitoli. Le celebrazioni più festose sono organizzate in Francia, ad Arles, presso i due Monasteri realizzati dal Santo, e nella Chiesa di San Nicezio. Qui, sulla sua tomba, i fedeli si fermano a pregare, ad onorarlo rivolgendosi a lui per ottenere intercessioni.