Nella lista dei Santi annoverati dalla Chiesa nel giorno 13 febbraio, vi è presente San Martiniano eremita. Originario della Palestina nacque a Cesarea di Palestina nel IV secolo dopo Cristo e durante la sua vita monastica dovette affrontare l’odio di parecchie genti a causa della sua immensa fede. Infatti le storie giunte fino a noi sugli episodi della vita di San Martiniano, raccontano di continue tentazioni che gli abitanti mettevano davanti al monaco per smorzare la sua purezza d’animo. Si narra che in una notte mentre Martiniano stava per prendere sonno nella sua cella, un gruppo di uomini che nutrivano odio per il monaco avessero mandato una prostituta alla presenza del buon uomo, con lo scopo di indurlo in tentazione. La donna si presentò davanti al monaco vestita come una mendicante, supplicando rifugio per sfuggire alle bestie feroci della notte, il monaco non le negò l’ospitalità, ma una volta ottenuta la donna cominciò a provocare Martiniano per rispettare l’accordo con gli uomini che fremevano per poter cogliere il monaco in peccato. Appena il monaco comprese che si trattava di un inganno, per riuscire a non cadere in tentazione, accese un fuoco e sfidando se stesso con le parole cominciò a procurarsi delle ustioni sul corpo per sfuggire al peccato, si narra che la donna sbalordita dalla reazione del monaco ascoltò le sue parole e si convinse a pentirsi.
Dopo quell’episodio, una volta guarito dalle ferite procuratosi con il fuoco Martiniano decise di condurre una vita come monaco eremita e si trasferì in un’isola completamente disabitata. Quando però un giorno su quella stessa isola naufraga una donna, il buon Martiniano per non rischiare di cadere in tentazione decide di allontanarsi, da quel momento condurrà una vita senza fissa dimora, la sua morte avvenne ad Atene nel 422 d.C., dopo 25 anni trascorsi da eremita. Le tradizione il culto che oggi restano sulla venerazione del Santo eremita, possono essere contemplate ad esempio a Pecco un paesino del canavese, dove è possibile ammirare una reliquia Martiniana, che per qualche tempo è stata esposta nella cattedrale maggiore di Torino, dove l’arcidiocesi porgeva venerazione al santo il 5 dicembre.
Per tradizione il paesino di Pecco festeggia il proprio Patrono Celeste nel periodo tra giugno e luglio, in questi giorni caratterizzati da sagre e banchetti gli abitanti sono in festa per contemplare e ricordare la purezza d’animo che contraddistingueva Martiniano. Altri richiami alla figura di questo Santo possono essere ammirati a Martignano paese in provincia di Lecce, dove sulla porta maggiore della Chiesa di Santa Maria dei Martiri, giace un dipinto risalente al 1615 che raffigura San Martiniano l’eremita affianco a San Carlo Borromeo.