Le Messe e i sacramenti non si pagano, sono gratis: l’affondo di Papa Francesco contro la pratica di far pagare le celebrazioni eucaristiche è severo, pur nella semplicità del suo messaggio. Nell’udienza generale di ieri il Santo Padre ha scandito il messaggio forte e chiaro: non bisogna pagare nulla per le funzioni di suffragio dei defunti, per matrimoni e battesimi. «Le Messe non si pagano, i sacramenti sono gratis, come il sacrificio di Cristo. Poi se si vuole fare un’offerta va bene, ma niente è dovuto». E poi ha aggiunto: «Se io ho qualche persona, parente o amico nel bisogno o che hanno passato questo mondo, posso nominarli in quel momento in silenzio. Quanto devo pagare perché il mio nome venga lì? Niente la messa non si paga. La messa è gratuita. È importante capirlo». Parole dure quelle di Papa Francesco che tornano ora di attualità. Proprio come sono attuali quelle di Gesù che caccia i mercanti dal tempio.
PAPA FRANCESCO: “NON FATE PAGARE LE MESSE”
Il delicato tema delle offerte obbligatorie per le Messe era stato affrontato da Papa Francesco già nel novembre 2014, in occasione dell’omelia di una Messa a Santa Marta. Un messaggio che evidentemente non cambiò lo stato delle cose, motivo per il quale il Santo Padre è tornato a ribadire il suo no al «listino prezzi che si vede in tante chiese, facendo scandalizzare il popolo». Del resto non è solo una questione religiosa, ma anche logica: i sacramenti non possono essere a pagamento e in realtà neppure lo sono, eppure qualche sacerdote insiste un po’ troppo nel chiedere un’offerta che dovrebbe essere del tutto volontaria. «Nessuno è dimenticato durante la preghiera eucaristica. Gesù è stato chiarissimo. Abbiamo sentito come San Paolo racconta le parole di Gesù, “questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Non dobbiamo fare pensieri strani, chiederci come mai… è la fede». Ma Papa Francesco, consapevole di quanto sia potente il “megafono” dei social, ha preso posizione su Twitter: «A volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, ma non si spegne mai nel cuore di Dio!».