Sono contrastanti i commenti sulla morte di Fidel Castro, il Lider Maximo ex presidente di Cuba. Il presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama, secondo quanto diffuso in una nota della Casa Bianca, si legge sul Corriere della Sera: ha dichiarato: “Tendiamo la mano dell’amicizia al popolo cubano. La storia giudicherà l’enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo attorno a lui”. Il neo presidente Usa eletto lo scorso 8 novembre, Donald Trump, invece, dopo un tweet in cui si limitava a constatare la morte di Fidel Castro, ha diffuso un comunicato in cui, riporta l’agenzia di stampa Anas, si lette: “Oggi il mondo segna la scomparsa di un dittatore brutale che ha oppresso il suo popolo per quasi sei decenni. Mentre Cuba rimane un’isola totalitaria, è nelle mie speranze che la giornata di oggi segni il suo distacco dagli orrori sopportati troppo a lungo e verso un futuro in cui il magnifico popolo cubano viva finalmente nella libertà che merita”.
Non si è sbilanciato nei commenti Donald Trump per quanto riguarda la morte di Fidel Castro. Semplice e conciso il tweet con cui il presidente eletto degli Stati Uniti ha preso atto della scomparsa del leader rivoluzionario cubano: “Fidel Castro è morto!”. Durante la campagna elettorale Donald Trump aveva minacciato di far cadere nuovamente il gelo sui rapporti con l’Avana dopo lo storico disgelo avvenuto sotto la presidenza di Barack Obama. A settembre Trump ha, infatti, annunciato di voler rovesciare tutte le concessioni che Barack Obama ha accordato a Cuba attraverso ordine esecutivo: “Il prossimo presidente può rovesciarle e io lo farò, a meno che il regime di Castro non soddisferà le nostre richieste”, ha dichiarato il neopresidente degli Stati Uniti, che ha incluso la libertà religiosa e politica per il popolo cubano, oltre che la libertà dei prigionieri politici. A Cuba e negli Stati Uniti si chiedono ora come cambieranno gli scenari politici dopo la morte di Fidel Castro. Clicca qui per visualizzare il tweet di Donald Trump.
Nel corso della settimana di lutto a Cuba per la morte di Fidel Castro una processione con le ceneri dell’ex presidente cubano attraverserà per quattro giorni il Paese. Sono molti i politici italiani che hanno commentato la sua scomparsa. Il primo è stato il ministro degli Esteri: “Si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”, ha scritto Paolo Gentiloni, aggiungendo poi che il governo italiano parteciperà alle esequie di Fidel Castro. Duro il commento di Maurizio Gasparri: “Non navigo nel fiume della retorica. Fidel Castro è stato e rimarrà un feroce dittatore, un protagonista negativo della storia contemporanea”. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Salvini: “Un dittatore in meno. Pietà Cristiana si deve a tutti, ma con tutti i morti che ha sulla coscienza, non piango. Libertà”. Di diverso parere è il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Ha fatto la storia del Novecento e insieme al Che hanno fatto sognare milioni di giovani e sperare in un mondo diverso”. Infine, il commento di Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione Esteri della Camera: “È morto colui che prima è stato un grande protagonista della Liberazione del suo popolo dalla dittatura di Fulgenzio Batista e dalla totale subalternità agli Usa e che dopo è diventato a sua volta un dittatore che ha legato Cuba ad un rapporto di subalternità con la Russia”.
Sono già tanti i messaggi di capi di Stato e personalità politiche per la morte di Fidel Castro, il leader cubano che è scomparso stanotte a 90 anni. Dalla Russia, come riporta Tgcom24, hanno già espresso il proprio cordoglio il presidente russo Vladimir Putin che ha inviato un telegramma al fratello di Fidel e attuale presidente cubano Raul Castro: “La Cuba libera che lui e i suoi alleati hanno costruito è divenuta un membro influente della comunità internazionale e un esempio di ispirazione per molti Paesi. Fidel Castro è stato un sincero e affidabile amico della Russia. Ha dato un grande contributo allo sviluppo delle relazioni russo-cubane”. Anche l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov ha dichiarato che Fidel Castro “ha rafforzato il suo Paese”. Secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax Gorbaciov ha sottolineato che “Fidel ha resistito e rafforzato il suo Paese durante il più aspro blocco americano, quando ci fu una colossale pressione su di lui, e ha portato il suo Paese fuori da questo blocco, su un cammino di sviluppo indipendente”.
Ha trattenuto a stento le lacrime Raul Castro quando ha annunciato in tv che suo fratello Fidel, comandante in capo della Rivoluzione Cubana, è morto. Cuba ha proclamato, dunque, 9 giorni di lutto nazionale, nei quali non saranno svolte attività e spettacoli pubblici. Inoltre, la bandiera sarà a mezz’asta nelle sedi pubbliche e militari. La notizia della morte di Fidel Castro, icona politica della sinistra radicale, ha fatto subito il giro del mondo e le reazioni sono state diverse: per le strate di Little Havana a Miami, ad esempio, sono state registrate scene di gioia e si sarebbero levati molti slogan contro “il dittatore”. Per gli anticastristi della comunità cubana la morte di Fidel Castro rappresenta “la fine di un capitolo terribile” e quindi “può finalmente cominciare una nuova era”. I funerali di Fidel Castro si svolgeranno il 4 dicembre: la cerimonia sarà celebrata nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba.
La notizia della morte di Fidel Castro all’età di 90 anni è arrivata quando in Italia erano da poco passate le 4 del mattino. In un primo momento non sono stati pochi a credere che si trattasse di una delle tante bufale alternatesi in questi ultimi anni sulla presunta morte del lider maximo di Cuba. L’autorevolezza della fonte, l’annuncio in tv del fratello Raul Castro, ha però dissipato tutti i dubbi sulla fondatezza della notizia confermando il decesso dell’ex presidente. Negli ultimi tempi le condizioni di salute di Fidel si erano pesantemente aggravate, tanto che anche a Cuba le sue assenze ad eventi pubblici importanti erano state interpretate come il segnale che una sua dipartita potesse essere imminente. Dopo aver passato il testimone del comando al fratello Raul nel 2008, Fidel Castro non aveva comunque smesso di essere una figura importantissima per la politica di Cuba. L’ex presidente era infatti solito dettare la linea del Paese attraverso alcuni editoriali pubblicati sul maggior quotidiano cubano, Gramma. Il suo ultimo intervento pubblico risale allo scorso aprile, quando Fidel ha parlato a sorpresa al Congresso del Partito Comunista Cubano.
Sarà cremato il corpo di Fidel Castro, l’ex presidente cubano morto stanotte dopo una lunga malattia. L’annuncio è stato dato in televisione dal fratello Raul che ha sottolineato che quella della cremazione è una volontà proprio del Lider Maximo (clicca qui per vedere il video). Messaggi di cordoglio stanno arrivando da tutto il mondo per la morte di Fidel Castro, padre della rivoluzione cubana. “Solidarietà al popolo cubano” è stata espressa dal presidente venezuelano Nicolas Maduro e da quello messicano Pena Nieto. Maduro ha scritto su Twitter: “All’immortalità di coloro che lottano tutta la vita… Fino alla vittoria, sempre”. E sempre via Twitter è arrivato anche il messaggio di condoglianze da parte del nostro ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che ha scritto sul social network: “Con Fidel Castro si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”.
Si è spento questa notte all’età di 90 anni Fidel Castro, leader ed ex presidente cubano passato alla storia per la rivoluzione guidata insieme a Ernesto Che Guevara alla fine degli anni cinquanta. Malato da tempo, il Lider Maximo aveva abdicato temporaneamente alla carica di presidente di Cuba nel 2006 in favore del fratello Raul Castro – l’abbandono divenne poi definitivo nel 2008 a causa dei gravi problemi di salute del leader, che soffriva di diverticolite all’intestino. La sua ultima apparizione pubblica risale ad aprile per il Congresso del Partito Comunista, in cui disse che i principi che lo muovevano da giovane erano ancora validi, e che il popolo cubano avrebbe vinto. A dare l’annuncio della morte di Fidel alla televisione nazionale è stato proprio il fratello Raul, che ha annunciato: “Il comandante in capo della rivoluzione cubana è morto alle 22.29 di questa sera (le 04.29 ora italiana. Hasta la victoria siempre!“.
Fidel Castro nacque nel 1926: avvocato, si espresse duramente contro il colpo di Stato del colonnello Fulgencio Batista del 1952. Inascoltato, organizzò un assalto armato alla caserma Moncada per destituirlo: questo fallì, e Fidel Castro fu imprigionato e poi esiliato tra Messico e Stati Uniti. Qui conobbe quello destinato a diventare un’altra icona della rivoluzione cubana: Ernesto “Che” Guevara, un dottore argentino che si unì alla battaglia. Nel 1956 Fidel Castro torna clandestino insieme a Che Guevara a Cuba, e lì diede il via alla guerriglia che durerà fino alla fine del 1958, anno in cui Fulgencio Batista lasciò l’isola. L’8 gennaio 1959 Fidel Castro entra a L’Avana, e inizia così il periodo ininterrotto di governo del Lider Maximo. L’isola di Cuba ne ha viste tante sotto Fidel: dalla resistenza alla Baia dei Porci, alla crisi dei missili, all’embargo degli Stati Uniti, all’uccisone di Che Guevara, alla chiusura totale delle frontiere – aperte parzialmente sotto Raul Castro – possiamo ben dire che oggi si chiude uno dei pezzi di storia che più hanno segnato lo scorso secolo.
Fidel Castro è rimasto impresso a molti nel corso degli anni non solo per le imprese impossibili e leggendarie che ha condotto insieme a Ernesto Che Guevara, ma anche per le frasi celebri pronunciate e passate alla storia. La prima fu quella pronunciata in seguito alla condanna a quindici anni di prigione per aver tentato di rovesciate il governo di Fulgencio Batista: “Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà“. “Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà“. “Ricordo sempre il Che come una delle persone più straordinarie, uno degli uomini più nobili e disinteressati che io abbia mai conosciuto“. “Le idee non hanno bisogno di armi, se sono in grado di convincere le grandi masse“. “La conseguenza più straordinaria della rivoluzione cubana è l’incredibile coscienza rivoluzionaria che si è sviluppata nel popolo“.