Manca davvero poco all’inizio del concerto di questa sera al Modena Park: un appuntamento imperdibile per tutti i fan di Vasco Rossi che metterà a dura prova il dispositivo di sicurezza, chiamato a scongiurare il rischio di un attentato che potrebbe interessare le circa 220mila persone che presenzieranno al Parco Enzo Ferrari. In questo senso la macchina dei controlli per il momento sembra funzionare bene se è vero che la Squadra Prevenzione Crimine, come riportato dall’Ansa, ha arrestato un 37enne albanese, E.K., già in libertà vigilata, poiché trovato in possesso di un coltello a serramanico, nascosto sotto il sedile della propria macchina, e di 5 dosi di cocaina. Allo stesso tempo la squadra amministrativa della Questura ha sequestrato diverse confezioni di bevande, in bottiglie di vetro, messe in vendita da un negozio gestito da cinesi nel centro storico, che hanno deciso di ignorare il provvedimento del sindaco che ne vieta il commercio. (agg. di Dario D’Angelo)
Dovrà essere una festa per i 40 anni di carriere di Vasco Rossi, ma il Modena Park è anche il modo per dire no alla paura di attentati in uno degli appuntamenti strategicamente più a rischio degli ultimi anni. Non è un caso che la Questura abbia predisposto delle misure di sicurezza senza precedenti, aggiungendo alle normali procedure anche il servizio di “Sicurezza Pubblica” che prevede l’introduzione di droni in volo dotati di videocamera HD che grazie alla rete 4G, riprenderanno e invieranno ciò che avviene nell’area che ospita il concerto alla camera di monitoraggio delle forze dell’ordine. Nel frattempo, come riportato da SkyTG24, anche il protagonista indiscusso della serata, Vasco Rossi, durante le prove suono ha inviato un messaggio forte e chiaro alle oltre 10.000 persone che hanno assistito al sound check:”Questa è una festa contro la paura, non cambieremo le nostre abitudini. Il nemico è la paura e noi non abbiamo paura”. (agg. di Dario D’Angelo)
Si apre oggi uno dei concerti già attesi della recente storia italiana: Vasco Rossi al Modena Park questa sera apre i battenti a più di 220mila spettatori per il “concerto della vita” che ripercorre 40 anni di successi del rocker di Zocca. Il problema, specie in questi anni funesti per gli attentati sparsi lungo l’intera Europa, è proprio la sicurezza con l’allerta e le misure adottate che fanno pensare ai grandi eventi avuti in Italia negli ultimi anni, dall’Expo di Milano fino al Giubileo di Roma. Qui si tratta di un’unica data – per fortuna, diranno gli uomini delle forze dell’ordine impegnate nella vasta operazione di bonifica in queste settimane – ma il livello di persone presenti, specie dopo l’attentato di Manchester, fa tenere tutti sull’allerta. Come ha raccontato il Ministro Minniti in una recente intervista al Corriere della Sera, «il faro è puntato sul concerto di Vasco Rossi, ma senza allarmismi.
Ai 220.000 fans [di Modena Park, ndr] dico: andate al concerto e coordinatevi senza insofferenze con le forze di polizia, dateci una mano, perché quando l’Italia viene considerato un Paese in grado di sostenere sfide importanti sul piano della sicurezza, accresce la sua credibilità internazionale». Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha confermato un buon numero di continente militare è stato mandato in questi giorni al Modena Park per coordinare assieme alle forze dell’ordine gestite dal Viminale lìintera area di sicurezza attorno al maxi contro di Vasco Rossi.
Dopo l’attentato avvenuto alla Manchester Arena durante il concerto di Ariana Grande il rischio di attacchi terroristici nei grandi appuntamenti musicali e sportivi purtroppo è sempre molto alto: la sicurezza è assolutamente al primo posto, e giusto sia così, anche se la paura e il panico sono altrettanti rischi da evitare. Le vittime di Manchester lasciano il segno, anche se per i tantissimi fan accorsi al concerto di Vasco Rossi non sembra esserci quel timore eccessivo da bloccare ogni nuovo raduno per eventi e feste del genere. Tra le misure di sicurezza imposte dal Comune e dal Ministero degli Interni, si trovano «barriere jersey di protezione che delimiteranno le aree off limits, 55 telecamere con riconoscimento facciale a 1 km che vigileranno h24 a 360° e 5500 addetti alla sicurezza già turnizzati da fine maggio al 1 luglio, quando saranno 1200 dislocati nei punti nevralgici», come si legge sul comunicato della pagina Facebook di Vasco Rossi.
Dal punto di vista del traffico invece, ingenti anche qui le misure di sicurezza: «Il parco verrà messo in sicurezza nelle sue parti più rilevanti: l’area concerto a partire dalle ore 19.00 del 30 giugno fino alle ore 07.00 di domenica 2 luglio sarà raggiungibile esclusivamente a piedi dai soli spettatori muniti del biglietto del concerto. Verrà divisa in due cerchi, la zona blu e la zona rossa, e agli ingressi verranno effettuati controlli e perquisizioni», si legge nell’ordinanza comunale di Modena. I fari sono tutti puntati, la presenza di attentatori e rischi ovviamente esistono, inutile negarlo, ma l’attenzione posta in questi mesi di preparazione del concertone è stata davvero tanta e per questo si spera che tutto possa davvero andare “via liscio”. Godersi la musica del Blasco, dovrebbe essere solo questo il lascito di questa sera.
I problemi purtroppo ci sono, specie sul fronte allarmismi: dopo quanto avvenuto a Torino durante la finale di Champions League in piazza San Carlo, le forze dell’ordine sono state istruite e preparate al meglio al Modena Park anche per evitare inutili allarmismi durante il concerto di Vasco Rossi, evento storico con più di 220 mila spettatori presenti. Per questi motivi sono vietate tutte le bottiglie di vetro: ma non solo, escluse anche lattine, borracce in metallo e bottiglie di plastica oltre il mezzo litro; trombette da stadio, valigie, trolley, borse e zaini con capienza superiore ai 10 litri. Addirittura, impossibile difendersi da sole e zanzare con gli appositi spray: sono proibiti, a meno che i contenitori non siano di plastica. I rischi, come dicevamo, ci sono comunque e sono alle volte anche reali, come dimostra quanto avvenuto alla scuola di Polizia Locale della città modenese in questi ultimi giorni: come spiega la Gazzetta di Modena, «Ignoti poco dopo le 4,30 hanno fatto esplodere tre ordigni nella sede della scuola di polizia locale interregionale in via Busani a Modena Est. Danni alla saracinesca. L’obiettivo era probabilmente quello di far partire un’esplosione dalla caldaia facendo così incendiare la palazzina». Tutto si è risolto per il meglio, ma i rischi di “piccoli” o “grandi” attacchi, per i motivi più disparati, possono ovviamente celarsi dietro al concerto delle prossime ore, di sicuro il più grande evento organizzato a Modena in tutta la sua storia recente.