A Short Creek, tra Utah e Arizona, da diversi anni si è insediata la Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (FLDS), una setta basata sulla poligamia, dal 1890 divisa dalla Chiesa mormona non fondamentalista. Il loro profeta, Warren Jeffs, è stato arrestato 11 anni fa con l’accusa di concorso in stupro e condannato nel 2011 all’ergastolo e ad altri 20 anni di reclusione. Tramite il fratello Lyle, dal carcere ha costituito l’Ordine Unito, l’élite della FLDS, del quale fanno parte solo alcuni “eletti”, mentre gli altri sono stati separati dalle famiglie ed allontanati. Alyssa Bistline è una di coloro che ha deciso di lasciare la Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Da allora, come rivela a Vice.com, si è accorta del “numero inspiegabilmente alto di funerali”. Insieme alla cronista Molly Oswark, Alyssa ha ripercorso le tappe della sua giovinezza a Short Creek, fino a giungere davanti al cimitero dei bambini.
Nessun cartello ne indica il posto delimitato da una staccionata bianca e ricco di piccole lapidi molte delle quali senza nome, altre con teneri epitaffi, altri ancora con l’incisione di piccole mani e piedi. Alcune delle piccole lapidi nel cimitero dei bambini risalgono al oltre 70 anni prima, la più recente solo al 2010: dall’anno successivo, Warren dal carcere emanò un editto con il quale bandiva i rapporti sessuali, motivo per il quale, da allora, nacquero pochissimi bambini. Il perché dell’esistenza di tante lapidi è da ricercare nell’incesto alla base delle comunità poligame. I matrimoni combinati tra cugini e parenti sono all’ordine del giorno per cui il pool genetico è piuttosto limitato.
A restringere il pool genetico ci ha pensato anche l’inbreeding, una sorta di esperimento di eugenetica che ha portato al deficit di fumarasi, noto come la sindrome di Down dei poligami, malattia presente in modo massiccio a Short Creek e che provoca la morte in età giovanissima. Oltre agli effetti mortali della poligamia, sono state riscontrate anche delle deformazioni fisiche. Eppure, in questo luogo, i bambini affetti da queste malattie sono considerati angeli che Dio manda alla comunità FLDS e per questo destinatari di grandi attenzioni. Nel suo intenso viaggio tra le comunità mormone, la cronista ha avuto modo di comprendere le dinamiche dei membri dalle quali emerge in modo evidente come incesto e endogamia siano praticate da molto tempo tra le sette poligamiche lungo il confine tra lo Utah e l’Arizona, tali da non apparire come dei casi unici. Nonostante tutti sappiano cosa succede, però, in pochi ne parlano con estrema spontaneità. Lo stesso vale per il cimitero dei bambini.
Oggi, gli abitanti adulti di Short Creek non presentano particolari problematiche fisiche, a differenza dei più giovani che presentano invece alcuni handicap. Secondo Jonathan Turner, docente di sociologia alla University of California, ciò avviene in quanto occorrono generazioni prima che si manifestino determinati tratti recessivi. La mente però ritorna sempre a quel cimitero di bambini, pieno zeppo di piccole lapidi. Secondo Ron Rohbock, 64enne allontanato dalla FLDS nel 2002, i bambini nati con malformazioni venivano affidati a zia Martha, moglie di Fred Jessop, morto nel 2005 a 94 anni. “Le davano il bambino e le dicevano, ‘Prendilo tu.’ E lei e il marito lo facevano, si prendevano cura di loro, ma il cimitero si era riempito di bambini”, spiega Rohbock. A sua detta, la coppia uccideva i bambi che li venivano affidati. “Fred gestiva i cimiteri, il personale e i macchinari, tutto. Le tombe non segnate, sono come le voleva Fred”, ha concluso, facendo calare un alone di tristezza su quello che è e resterà per sempre il cimitero dei bambini.