È una delle scuole più prestigiose di Roma e in queste ore è inondata di proteste per il caso del suo ex vicepreside (fino allo scorso anno): siamo al Liceo Massimo, storica e valorosa scuola dei Gesuiti nel quartiere Eur e il protagonista si chiama Massimo De Angelis, 53enne carismatico professore amato da tanti studenti e stimato da colleghi e genitori. L’accusa è infamante e le prove sarebbero schiaccianti: avrebbe infatti abusato di una studentessa 15enne stando alle accuse degli inquirenti del Commissariato Viminale che lo hanno arrestato ieri pomeriggio con l’accusa di violenza sessuale e abusi su minori. «Gli episodi sarebbero avvenutinell’arco di due mesi, all’interno dell’aula usata dal professore per dare lezioni private alla ragazza», spiega l’Agi: il professore si era offerto di dare una mano alla ragazzina che soffriva di disturbi dell’attenzione e le avrebbe fatto un programma specifico di sostegno allo studio. Ecco, purtroppo è successo tutt’altro in quelle “lezioni” e i genitori lo avrebbero scoperto prima dagli atteggiamenti di colpo strani della figlia e poi dalle chat su WhatsApp. Da quanto affermato su RaiNews 24 questa mattina, il professore avrebbe confidato agli inquirenti di essere “profondamente dispiaciuto e che non sa perché è arrivato a compiere quegli atti. Non voleva, ma è successo”. Ora saranno i magistrati a dover ricostruire nel dettaglio cosa veramente sia successo in una delle migliori scuole d’Italia.
SCOPERTO DALLE CHAT CON LA RAGAZZA
La famiglia della ragazzina ha infatti iniziato ad indagare per conto proprio per capire cosa le fosse successo e hanno trovato sul suo cellulare messaggi del professore: il tono non era affatto quello del maestro con l’allieva. A quel punto si è scoperto tutto e anche la ragazza, messa alle strette, ha “confessato” di aver subito quell’incubo durato circa due mesi: «Iniziata con complimenti sul suo aspetto fisico, continuata con baci e palpeggiamenti e terminata con un rapporto orale. A seguito del quale, la ragazzina, scioccata, ha deciso di allontanarsi dall’insegnante», riporta Repubblica. De Angelis è stato arrestato, gli hanno sequestrato telefonini e computer per provare a vedere se fosse un’abitudine quella o se fosse la prima volta che accadeva: intanto il Liceo Istituto Massimo, dove hanno studiato Mario Draghi, Luca Cordero di Montezemolo, Francesco Rutelli e ancora tanti altri personaggi importanti della Roma “bene” – è sotto choc, con il rettore Padre Giovanni La Manna che si dice estremamente dispiaciuto per quanto accaduto e che mai avrebbe potuto immaginare che un professore di tanta esperienza e così stimato potesse essere “capace” di una cosa del genere. «L’Istituto sta apprendendo solo ora fatti che ignorava e rispetto ai quali, ove fossero accertati, è parte offesa e quindi, in un eventuale processo penale, si costituirà parte civile. Si affida perciò alla magistratura, nella quale nutre assoluta e piena fiducia», si legge sul sito dell’Istituto.