È più bella l’attesa o il momento della festa? La domanda riecheggia solitamente sotto Natale, ma qui ad Alessandria siamo in attesa di un secondo appuntamento che sarà Golosaria a Torino, previsto per domenica 20 e lunedì 21 novembre. Se andate sul sito www.golosaria.it vedrete la descrizione della nostra attesa, che significa anche 70 magnifici produttori, provenienti da ogni parte d’Italia, che animeranno questa due giorni. Ma Golosaria a Torino merita anche per vedere la Piazza dei Mestieri, la location che ci accoglie e che raddoppia i suoi spazi. Clamoroso in un periodo dove la parola più usata e abusata è crisi.
Ma veniamo all’attesa. Be’, il dì dopo Golosaria a Milano sono stato un giorno intero a Torino, tra La Stampa e i caffè di piazza San Carlo. Alla sera sono andato a cena da Davide Scabin al castello di Rivoli e mi sono emozionato quando mi ha portato la finanziera reale secondo la ricetta del Vialardi, cucinata nel suo Combal.Zero. Che bella Torino, che piacevole sensazione quella giornata solitaria a cogliere gli umori di una città da raccontare. Sabato, prima di Golosaria, mi godrò la città in altri angoli, aspettando la cena di domenica alla Piazza dei Mestieri, nel rinnovato ristorante.
Giovedì sera sono stato invece a Pesaro, per un incontro pubblico con gli amici del Sindacato delle Famiglie, dove mi hanno chiesto di parlare di cibo e affettività. Due giorni dopo mi aspettavano a Piacenza, anche qui per un incontro pubblico sul libro Adesso e per la nascita del Club di Papillon del Ducato voluto dal bravo Paolo Merli; ma la sera prima sono stato a Lugo di Romagna, con 120 persone a cena, invitate dal Club di Papillon locale. Che buoni i cappelletti e il pollo a tocchi. Ho viaggiato in mezzo alle campagne, con la radio accesa che mi aggiornava sulla risoluzione della crisi politica. Sono stato a provare due ristoranti clamorosi e sottovalutati dalle guide, a Pesaro e a Cadeo piacentino. Poi domenica, un salto nella mia città per premiare 26 imprenditori e i migliori tartufi della stagione (che costano dai 200 ai 350 euro l’etto). E infine il pomeriggio a Mercenasco, nel più grande Garden center del Nord Italia, Peraga, dove la Compagnia dei Sapori ha allestito “aspettando Golosaria” con altri produttori e così farà per altre 3 settimane. Abbiamo terminato con una cena fra una trentina di amici veri.
Cosa mi sta dicendo questa settimana di attesa? Che c’è una positività che non si vuole rassegnare. Domenica La Stampa, è uscita con una pagina intera dedicata ai 20 anni della mia GuidaCriticaGolosa, dove Mario Calabresi ha voluto che raccontassi perché il sistema del gusto tiene, e quali sono le famiglie e i giovani che guidano questa riscossa. Ieri pomeriggio sono stato in Bocconi, col professor Paolo Preti, a raccontare ai suoi allievi la mia case history; alla sera a cena a Torino, da una famiglia di amici che mi voleva conoscere meglio. Oggi sono in partenza per il principato di Monaco, ospite di Radio Montecarlo, per presentare il libro la cucina di Tullia. Mercoledì sarò a Torino a rilasciare interviste alle tivù per Golosaria e alla sera a Milano a cena con Padre Aldo, col quale ho scoperto di avere tante affinità, soprattutto leggendo il suo libro Dio e il lavandino.
Venerdì sarò a Vigevano alle 18 a inaugurare la loro fiera e sabato a Torino a vivere l’attesa di una grande festa, dove spero di incontrarvi in tanti. La Piazza dei Mestieri luccica, domenica e lunedì ancor di più. Vi aspetto!