Un report ufficiale del Ministero della Famiglia mostra in Germania un netto cambio di percezione dei cosiddetti “valori”, figlio degli ultimi anni di costante e continua secolarizzazione nel popolo tedesco, denunciato spesso anche dalla Chiesa Cattolica che in Germania soffre parallelamente un costante dissidio su molti temi con lo stesso Vaticano fin dal pontificato di Papa Benedetto XVI (ironia del destino, tedesco). Le coppie gay con figli sono ormai concepite normalmente dalla maggioranza dei tedeschi, anche se poi sono in realtà ancora poche le cosiddette famiglie “arcobaleno”. E poi se da un lato il numero di nascite è sempre più alto in Germania – fattore molto positivo – sono sempre di più i casi di gravidanze extra matrimonio classico, sempre più in crisi “d’identità” secondo il report del Ministero. Dai dati che vengono pubblicati a Berlino, nel 2015, vivevano 7.000 coppie omosessuali con figli nella famiglia. A titolo di paragone, sono 5,5 milioni le coppie sposate con figli e circa 850.000 nuclei di convivenza con figli minorenni, dunque fuori dal matrimonio classico. Un dato è significativo, su 10 genitori single ben 9 sono donne con un neonato su tre che ha genitori non sposati: le madri “single” sono sempre più frequenti, con rapporti non stabili o quantomeno non resi fissi da un nucleo familiare costante e riconosciuto. Un matrimonio su 3 subisce un divorzio nel giro di 14 anni di media, anche se il numero dei matrimoni sale costantemente riflettendo il giudizio di “più sposi ma meno coscienti di cosa si intenda per matrimonio e vita coniugale”.
PIÙ FIGLI, MENO TRADIZIONE
Ci sono sempre più bambini, con un tasso di natalità che per dire l’Italia se lo sogna: ma il report del Ministero federale sulla Famiglia spiega anche una maggiore difficoltà delle famiglie tedesche a mantenere l’intero nucleari famigliare, sempre più “allargata” e con meno punti diciamo così “stabili”. L’allarmante dichiarazione della relazione riguarda il rischio di povertà tra i bambini: secondo questo studio, è aumentato e ora ammonta al venti per cento dei minori di 18 anni., una cifra spaventosa per uno dei Paesi più ricchi e sviluppati d’Europa. Un nesso con la “perdita dei valori”, ovvero con la scomparsa graduale del matrimonio come punto saldo di costruzione della famiglia? Questo i dati ovviamente non lo dicono, di certo con 2,8 milioni di bambini e giovani a rischio di povertà i problemi esistono e sono ben imponenti. Ciò vale in particolare per i figli di genitori soli, seguiti da famiglie con tre o più figli, sempre secondo i dati del Ministero: tra questi ovviamente rientrano le tante famiglie extracomunitarie in aumento per il fenomeno migratorio. La tradizione religiosa e culturale diminuisce, salgono matrimoni e numero di figli ma con più problemi di gestione e costi sempre più enormi per la famiglia sempre più allargata e meno “semplice” da gestire e accudire: il report tedesco recita così, e l’impressione che non basti una risposta importante e decisa della politica – seppur quella tedesca, certamente più sviluppata e seria di quella italiana – per questo problema è molto più che una semplice opinione.