SANTA PRISCA, LA STORIA
Santa Prisca è una delle prime martiri che perse la vita a causa delle costanti persecuzioni che l’imperatore Romano Claudio II, attorno al 268 , decise di effettuare nei confronti di tutti coloro che professavano la religione cristiana. Di Prisca si hanno poche notizie ed esistono due storie completamente differenti che riguardano questa martire romana. La prima di queste narra che Prisca decise di seguire fin da giovane le parole del Signore, entusiasta di tutte le opere che il figlio di Dio svolse durante la sua vita. La storia narra di Prisca che venne battezzata all’età di tredici anni e da subito proseguì nella diffusione della parola del Signore, dimostrandosi quindi restia ad approvare le varie divinità che venivano venerate dagli imperatori Romani. La giovane ragazza, proprio a causa di questo suo modo di fare, venne subito presa di mira da parte dell’imperatore Claudio II, che al periodo non riusciva a sopportare l’idea che altre figure religiose potessero essere presenti sul suo territorio imperiale. Le repressioni proseguirono nei confronti dei cristiani e anche Prisca venne catturata dalle guardie imperiali che, eseguendo gli ordini di Claudio, torturarono la ragazza affinché questa cambiasse religione. La giovane, però, non fece assolutamente nulla per evitare di andare incontro a morte certa e proprio per questo motivo venne decapitata dopo estenuanti giorni dove venne seviziata. I fedeli cristiani, dopo aver appreso la notizia, riuscirono a recuperare il corpo privo di vita di Prisca ed a seppellirlo nelle catacombe di Priscilla. Proprio in merito alla sua giovane età Prisca venne definita come una delle prime martiri nonché la più giovane che perse la vita a causa delle persecuzioni cristiane.
La seconda storia narra invece di una Prisca che divenne adulta e che riuscì anche a sposarsi. Il suo consorte fu Aquila, il quale divenne anche lui un uomo di fede cristiana che decise di farsi battezzare nel medesimo giorno della sua sposa. Entrambi, però, andarono incontro a morte certa visto che l’unico dato in comune che unisce queste due storie riguarda il fatto che l’imperatore Claudio aveva intenzione di effettuare delle persecuzioni di tipo religioso. Anche in questo caso è possibile notare come la giovane coppia non cambiò assolutamente idea per quanto riguarda il credo religioso e proprio a causa di questo loro modo di comportarsi entrambi persero la vita a causa delle guardie dell’imperatore, che decise di optare per la decapitazione.