LA VITA DEL SANTO
L’iconografia pittorica di Sant’Onorato di Vercelli, lo vede dipinto in molte tele accanto a Sant’Ambrogio.
Contemporanei, i due Santi vissero la cristianità della loro poca a volte congiuntamente. Il Vescovo di Vercelli è infatti raffigurato mentre celebra la Comunione nei confronti del più famoso Vescovo milanese, testimonianza pittorica e documento di quanto fosse saldo il legame nel Clero lombardo d’epoca e nei suoi legami con le vicine Regioni, come appunto il Piemonte di Sant’Onorato. Morì nel 415 Dopo Cristo e la sua nomina a Vescovo di Vercelli fu proprio nelle grazie di Sant’Ambrogio, direttamente intervenuto per sedare una situazione di grande agitazione sulla successione di Limenio alla fine del IV secolo, il Vescovo predecessore di Onorato di Vercelli. Erano gli anni in cui il Santo Vescovo milanese s’incamminava verso la fine della sua vita terrena e la sedazione di quella piccola diatriba interna al Clero vercellese, fomentata dalle fazioni popolane, dapprima con l’epistola Ad ecclesiam vercellensem fu volontà diretta di trasporre su carta le sue volontà, in seguito intervenne di persona per candidare sant’Onorato amato da tutti, sia nel Clero che tra il popolo. In quel gesto si fonda l’amicizia tra i due religiosi e anche la fine delle dicerie che volevano Sant’Ambrogio al centro dei tumulti all’interno del Clero, tumulti che generarono diatribe anche accese.
Il vescovato di sant’Onorato di Vercelli fu una tranquilla conduzione nel nome dei Testi Sacri, nella piena coscienza di una condotta religiosa nel nome del Signore e nel ricordo degli insegnamenti di Eusebio, suo maestro di Fede con il quale condivise il carcere negli anni dell’ultima fase dell’arianesimo lombardo e piemontese. Nel nome del suo Signore scrisse un commovente carme che è tutt’ora inciso sulla sua tomba nella Cattedrale cittadina, la Cattedrale metropolitana di Sant’Eusebio e proprio accanto al Santo e maestro amato e al predecessore Limenio, la tomba di sant’Onorato è ben esposta nel Duomo vercellese.
Le sue reliquie sono poste al di sotto di una mensa accanto all’altare laterale del Duomo e la sua iconografia classica lo vuole nell’atto della Comunione offerta a Sant’Ambrogio o dell’Annunciazione della morte Grande Vescovo lombardo. Fu infatti sant’Onorato di Vercelli a somministrare ad Ambrogio il Sacro Viatico negli ultimi istanti di vita, un gesto fi grande amore in quella Chiesa ancora in gran parte appartenente a territori non del tutto cristianizzati, una Chiesa allora giovane. Sant’Onorato fu infatti il terzo vescovo in ordine cronologico per la città di Vercelli. Il ricordo di sant’Onorato si lega indissolubilmente proprio a sant’Ambrogio non solo come atto di gratitudine dovuta alla sua nomina nella carica di Vescovo ma ad una vera sorta di ammirazione per gli atti pastorali
FESTE A LUI DEDICATE
Diverse sagre paesane sono dislocate in tutto il territorio italiano in onore di sant’Onorato di Vercelli, per quanto il culto sia rimasto tipicamente locale nel vercellese, quindi non così diffuso come per altri santi della tradizione religiosa italiana ed europea.
I SANTI DI OGGI
Nello stesso giorno di Sant’Onorato, il 29 ottobre, si commemorano altri Santi tra cui: Sant’ Abramo, San Colman di Kilmacduagh, Vescovo e religioso britannico, San Dodone di Wallers-en-Fagne, Abate francese di Cambrai, Sant’ Ermelinda, Vergine tedesca, San Narciso di Gerusalemme, San Teuderio, definito anche San Teodario, San Zenobio di Sidone