Così come era stato annunciato, il giornalista Fabrizio Peronaci, da diverso tempo attento agli sviluppi sul giallo della scomparsa di Roberta Ragusa, nel pomeriggio odierno ha reso nota la lista delle persone che potrebbero testimoniare. Si continua a parlare ancora della pista del boschetto e dell’incendio che sarebbe divampato nei mesi seguenti alla scomparsa di Roberta Ragusa ma che, a detta del giornalista, sarebbe stato tenuto segreto. Ora, lo stesso Peronaci ha pubblicato la lista di dieci persone che sarebbero a conoscenza di indizi utili e che potrebbero quindi testimoniare in occasione di un eventuale processo in Corte d’Assise. Oltre alla vigilessa S. ed a Luigi Murò, ci sarebbero altre persone vicine alla Protezione Civile, un’amica della stessa Roberta Ragusa ed un uomo della zona, l’annunciato testimone oculare dell’incendio nel boschetto. Clicca qui per leggere il post e tutte le informazioni sui testimoni.
Si torna a parlare – fortunatamente – con sempre maggiore insistenza del giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna che nel gennaio del 2012 fece misteriosamente perdere le tracce dalla provincia di Pisa. Negli ultimi giorni la trasmissione Pomeriggio 5 si è dedicata ampiamente al caso tornando a parlare del famoso boschetto nel quale una vigilessa avrebbe ammesso di aver assistito a movimenti sospetti. Una nuova testimonianza legata al boschetto, sarebbe giunta di recente da parte di un’altra donna che opera presso la Protezione Civile, a detta della quale nel marzo 2012 furono ritrovati i resti di un parziale incendio nel quale furono bruciati stracci e materassi. L’evento tuttavia non sarebbe stato confermato dalla stessa Protezione Civile. Sempre ieri nel corso della trasmissione dell’ammiraglia Mediaset è intervenuto sul giallo di Roberta Ragusa il giornalista Fabrizio Peronaci il quale avrebbe parlato di “silenzio inquirente totale” annunciando al tempo stesso nuovi importanti sviluppi, a partire dall’esistenza di un testimone oculare dell’incendio.
Dallo scorso aprile, ovvero da quando il giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa è tornato nuovamente centrale nella cronaca nera nazionale grazie al lavoro di inchiesta portato avanti dal giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, il sentore di una svolta ormai imminente è fortissimo. Nelle ultime ore, anche in seguito al suo nuovo intervento nel corso della puntata di ieri di Pomeriggio 5, Peronaci ha usato nuovamente la sua pagina Facebook per annunciare una ulteriore novità sul caso Ragusa. “Domani 9.6.2016, a dispetto di intimidazioni e minacce, pubblicherò la lista dei nuovi testimoni”, scriveva il giornalista sul social network. Peronaci annunciava per oggi la pubblicazione – “a beneficio delle autorità inquirenti e di chiunque abbia a cuore la soluzione di un caso giudiziario tanto opaco e controverso” – della “lista completa dei testimoni emersi in seguito alla rivelazione della nuova e decisiva pista del boschetto”. Clicca qui per leggere lo stato Facebook completo.
Il giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa torna centrale nella cronaca nazionale, sebbene – come denunciato ieri in diretta tv a Pomeriggio 5 dal giornalista Fabrizio Peronaci – la stampa locale sembra non voler dare ulteriore eco ad uno dei casi più controversi degli ultimi anni. Mentre si annunciano importanti novità, tra cui l’esistenza di un nuovo testimone oculare, nella giornata di ieri è tornato a casa Loris Gozi, il supertestimone che aveva rivelato di aver visto il marito della donna scomparsa, Antonio Logli, in un orario differente rispetto alla versione fornita dall’uomo. A commentare la scarcerazione, come riporta oggi Today.it, era stato l’avvocato difensore di Gozi, il quale aveva commentato soddisfatto: “Finalmente il tribunale di sorveglianza di Firenze ha accolto le nostre richieste e ha concesso la libertà a Gozi, il quale potrà ritornare alla sua vita e potrebbe riabbracciare la propria famiglia. Loris aveva già dato dimostrazione di aver cambiato stile di vita, anche con il coinvolgimento nel caso Ragusa, e lo stesso tribunale ha riconosciuto questa tesi. Adesso dovrà affrontare un percorso di reinserimento nella società e non vede l’ora di confermare questo suo nuovo stile di vita improntato al rispetto della legalità”. Intervistato ieri da Pomeriggio 5, il supertestimone si è detto pronto a tornare in aula nell’ambito del processo sul giallo di Roberta Ragusa, in merito al quale ha già reso nota l’intenzione di riconfermare quanto da lui asserito finora.
Continua a far discutere il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa oltre 4 anni fa, nel gennaio 2012, a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, e il cui corpo non è mai stato ritrovato. Il giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, che negli ultimi mesi si è occupato della vicenda, pubblica su Facebook le dichiarazioni della vigilessa in relazione alla pista del boschetto, nei pressi della stazione di San Giuliano Terme, in cui si potrebbe trovare il corpo di Roberta Ragusa e dove poco tempo dopo la scomparsa della donna ci sarebbe stato un incendio. La testimone, a quanto si legge, avrebbe ricevuto delle minacce quando prvò a chiedere spiegazioni: “Successivamente, quando chiesi notizie in merito al boschetto direttamente a *** …. lui per la prima volta in vita sua, s’inalberò spaventato e mi urlò intimandomi di non impicciarmi (non ti impicciare capito tu in questa storia non ti devi impicciare capito?), spaventandomi e spiazzandomi completamente…”. “Gli risposi testuali parole “ma non dobbiamo cercarla ?”… E lui mi disse che i Logli erano cattivi ed avrei potuto fare la stessa fine della Ragusa…” (clicca qui per leggere tutto)
Il giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa e della quale si sono perse le tracce dal gennaio del 2012, potrebbe presto contemplare l’attesa svolta. E’ quanto si augura il giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, il quale è nuovamente intervenuto ieri nel corso della trasmissione di Canale 5, Pomeriggio 5, fornendo nuovi interessanti spunti di riflessione. La vera notizia di ieri, tuttavia, ha riguardato in particolare il supertestimone Loris Gozi, il quale dopo sei mesi di detenzione – per un reato minore commesso circa otto anni fa e per il quale sarebbe stato condannato a tre anni di carcere – è tornato in libertà. L’uomo, ancora fortemente frastornato dal suo ritorno alla vita quotidiana, a Pomeriggio 5 ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua condizione (“Sono felicissimo, per me, per tutte le persone che mi hanno scritto e mi sono state vicine. Per un reato così piccolo tre anni mi sembravano tanti”), ribadendo poi la sua posizione in prima fila nel giallo di Roberta Ragusa, in merito al quale si augura possa emergere presto la verità. “Non cambierò mai di una virgola la mia testimonianza, per la signora Roberta Ragusa ci vediamo al processo”, ha ribadito. Oltre a Gozi, a sperare che la verità sulla scomparsa della donna possa emergere presto è stato anche il giornalista Peronaci che, dopo aver mandato un doveroso quanto affettuoso saluto ai figli di Roberta Ragusa è tornato a concentrarsi sulle ultime novità finora emerse in riferimento al boschetto ed all’incendio che divampò dopo pochi mesi dall’inizio del giallo, esattamente nel marzo 2012. Il giornalista ha commentato a Pomeriggio 5 come mai, a sua detta, la Protezione Civile abbia finora nascosto una cosa del genere: “Secondo me ci sarebbe un clima ambientale molto difficile. Mi ha colpito che la stampa locale non si stia occupando di questa vicenda a differenza di quella nazionale”, ha commentato. Peronaci ha anche ribadito come la sinergia tra informazione ed inquirenti potrebbe essere utile al raggiungimento della verità su questo misterioso caso, parlando di “silenzio inquirente totale” ed annunciando nuovi clamorosi sviluppi. Pare infatti che oltre alle novità finora emerse ci sarebbe – secondo il giornalista – un nuovo testimone oculare dell’incendio divampato nel boschetto oltre quattro anni fa. Il caso potrebbe presto essere caratterizzato da nuovi importanti dettagli in vista della tanto attesa svolta.