Si è occupata anche di Antonio Caracciolo la trasmissione Storie Vere condotta questa mattina su Rai 1 da Eleonora Daniele. Il caso risale a oltre un anno fa quando l’uomo, 73enne, di Manfredonia, è morto dopo alcuni giorni passati in ospedale alla Clinica Città Studi Milano, ex Santa Rita, chiedendo di essere seguito da un medico che però non c’era. Secondo quanto riferito dal programma, al quale ha partecipato il figlio di Antonio Caracciolo, starebbe ora per essere avviata un’indagine su quattro medici. Salvatore Caracciolo ha raccontato in trasmissione che il “padre era cardiopatico” e “aveva paura perché sapeva che l’intervento era particolare e voleva essere operato dal professore più bravo”. Ma secondo Salvatore, nel post operatorio, quando il padre si è sentito male, non c’era nessun medico ad assisterlo. L’ospedale, contattato da Storie Vere, ha deciso di non intervenire in trasmissione ma ha inviato una mail in cui sottolinea “che non c’è stata alcuna carenza nell’assistenza ad Antonio Caracciolo”.
È morto il 4 gennaio 2016. Il 28 dicembre 2015, secondo la ricostruzione fatta da Il Giorno, era stato operato alla Clinica Città Studi di Milano per un tumore alla prostata. L’ex autista di ambulanza era partito dalla sua città, Manfredonia, proprio per sottoporsi all’intervento. Ma dopo poche ore per Antonio Caracciolo è iniziato il calvario che lo ha portato alla morte. Tra il 29 e il 30 dicembre sono iniziati i problemi: il 73enne ha iniziato a stare male e il 31 dicembre i figli chiedono l’intervento del medico strutturato, che però non c’è. Quella notte il medico di turno è dato per “assente” e da un altro reparto arriva un anestesista che però afferma che quello che sta facendo non sarebbe di sua competenza. Antonio Caracciolo grida “Io sto morendo” e il suo ventre è gonfio e annerito. Così i figli chiamano i carabinieri che arrivano in ospedale alle 5,45 del mattino dell’1 gennaio 2016: viene ordinato di chiamare un dottore, che si presenta con il turno delle 7. Il paziente subisce altre due operazioni, l’1 stesso e il 4 gennaio quando poi, dopo un’altra emorragia, muore (clicca qui per leggere tutto).