In questo mercoledì 31 maggio si venera la visitazione della Beata Vergine Maria. La visitazione si riferisce al momento in cui Maria venne stimolata a far visita a sua cugina Elisabetta. In quel momento la donna era in attesa di Giovanni Battista e doveva apporre la redenzione. Il percorso da affrontare non era facile, anche per via delle cattive condizioni meteorologiche che si stavano prospettando e per la distanza dell’abitazione della cugina. Nonostante tutto la Vergine intraprese il proprio viaggio anche per via della forza interiore: arrivata nell’abitazione della cugina, avvennero i primi fatti straordinari. Zaccaria ricominciò a parlare, mentre Giovanni fu subito redento dal peccato originale.
Un passaggio del Vangelo evidenzia come lo stesso Giovanni Battista abbia avuto un atteggiamento diverso all’arrivo della Beata Vergine, più gioviale nonostante fosse all’interno del grembo materno, e come Maria stesse portando avanti la sua missione e le parole che lo stesso Signore le aveva affidato. Maria rispose con il cantico del Magnificat, profetizzando l’avvenire: la misericordia del Salvatore (riferito ovviamente a suo figlio Gesù e alla sua futura predicazione) andrà contro i superbi, probabilmente riferito a chi non seguiva con umiltà e misericordia i precetti fondamentali del cattolicesimo. Secondo le Sacre Scritture, la donna rimase tre mesi in casa di Elisabetta, aiutandola nei più umili servizi.
Questo avvenne proprio per spiegare la grandezza di Maria: la beatitudine è per via del suo atteggiamento nei confronti dei devoti, che vengono serviti con umiltà. Maria è portatrice di pace dell’animo, proprio per il suo ruolo di far capire l’umiltà verso il prossimo. Proprio in questo momento Elisabetta si rende conto di essere davanti alla madre di Cristo. La lode della cugina è tutt’altro che scontata, in quanto comprende come non sia facile essere disponibili al progetto di Dio.
Questa è una festa liturgica della Chiesa Cattolica e viene celebrata il 2 luglio, periodo in cui la Vergine Maria rimane a casa della cugina Elisabetta. Infatti viene festeggiato il giorno in cui termina la permanenza e non quando intraprende il viaggio. La Chiesa estese la festa con papa Urbano VI, ma in quel momento le date faticano a coincidere per via dello Scisma d’Occidente. Il calendario liturgico ha adottato la data del 31 maggio per poter esaltare il culto alla Beata Vergine nel mese di maggio. Ci sono ancora luoghi in Italia che festeggiano la ricorrenza della visitazione durante il 2 luglio. Ci sono diversi ordini legati a questo culto, come l’Ordine della Visitazione di Santa Maria, le Ancelle della Visitazione e le Suore della Visitazione del Giappone: questi ordini ecclesiastici si rifanno al culto della Beata Vergine e ai principi di umiltà e commiserazione.
Il 31 maggio si festeggia anche Santa Camilla Battista da Varano, che dopo un periodo di fasti e ricchezze decise di abbandonare la propria vita alla predicazione dei Frati Minori. In questo giorno si festeggiano anche Sant’ Ermia di Comana, San Felice da Nicosia e Beato Giacomo (Salomoni) da Venezia. Una storia incredibile, visto che quando suo padre morì la madre si fece monaca. A 17 anni Giacomo decise di dividere i suoi avere con i più poveri ed entrò in un convento dominicano proprio di Venezia: fu molto devoto ai malati e la sua attenzione è richiamata anche oggi nelle preghiere e nella protezione dei malati di cancro. Oggi si festeggia anche Canzio, Canziano e Canzianilla e San Filosofo da Pietroburgo.