Il 2 aprile si festeggia San Francesco da Paola, un santo prodigioso e pieno di devozione in tutta Italia. Francesco nacque a Paola, in provincia di Cosenza, il 27 marzo del 1416. I suoi genitori aspettarono molti anni prima di concepire questo figlio affidandosi a San Francesco d’Assisi. Dopo tanti anni di preghiere e devozione arrivò il miracolo, e per rispetto e gratitudine al santo lo chiamarono Francesco. Sin da piccolo ebbe tanti problemi di salute, tra i quali uno legato alla vista. I medici non erano speranzosi e così la madre si affidò nuovamente a San Francesco. Portato il figlio in un convento di francescani, lo vestì con un saio e trascorso il tempo del voto Francesco guarì. A soli tredici anni era già dedito alla vita di preghiera e ai ritiri spirituali. E così si costruì una caverna in cui vivere in povertà. Quando questo luogo cominciò a essere troppo frequentato per via della fama che da Paola aveva raggiunto tutta la Calabria, costruì un’altra celletta, dove assieme ad alcuni ragazzi costruì la prima comunità.
Francesco, che ormai era conosciuto in ogni dove, portava già con sé un’aura di santità e devozione. A lui infatti sono collegati numerosi miracoli che riscontrarono numerose testimonianze. Pare che abbia portato in grembo dei carboni ardenti senza bruciarsi; traghettò lui e i suoi seguaci legando un pezzo del suo mantello a un bastone, percorrendo in questo modo lo stretto che collega la Calabria alla Sicilia. Fondò l’Ordine dei Minimi, che fu riconosciuto dal papa nel 1474. La fama di Francesco giunse fino a Luigi XI, re di Francia. Il re, infermo, chiese al papa Sisto IV di far arrivare l’eremita al suo capezzale. Francesco, obbedendo al Pontefice, abbandonò l’eremo e si trasferì in Francia. Luigi XI non guarì, ma Francesco riuscì ad avviare un periodo di rapporti favorevoli tra il papato e la corte francese.
Dopo un lungo soggiorno in Francia, morì il 2 aprile del 1502 a Plessis-les-Tours, vicino Tours. Dodici anni dopo la sua morte fu canonizzato da Papa Leone X, nel 1519. Al suo corpo venne dato fuoco dagli ugonotti dopo aver forzato la sua tomba. Oggi si festeggia a Paola il santo patrono della gente di mare e della Calabria tutta. Tra i rituali che si compiono vi è quello di accendere il fuoco con una lampada. A San Francesco da Paola sono legati i culti che riguardano soprattutto la gente del mare.
Ricordando la sua traversata sullo stretto di Messina, a lui ci si rivolge con preghiere per evitare disastri quali naufragi o tempeste marine. Si fa affidamento al santo anche quando ci si trova in presenza di disagi e calamità che richiedono un aiuto soprannaturale, aiuto che solo il santo può dare. E così Paola è diventata meta di tanti curiosi e turisti che visitano i luoghi sacri con profonda devozione e ammirazione, rimettendosi sempre nelle mani di San Francesco per superare gli ostacoli e i dolori che la vita ha in serbo.