Dopo che lo scorso 10 marzo sono scaduti i termini per la presentazione, da parte dei genitori, della documentazione che attesta l’espletamento degli obblighi di vaccinazione per i propri figli, dall’Istituto Superiore di Sanità è arrivata la comunicazione che l’obiettivo della copertura entro la soglia fatidica del 95% è stato raggiunto. Infatti, secondo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive presso l’ISS ha spiegato che l’esavalente è oltre la suddetta soglia e che quindi la cosiddetta immunità di gregge è garantita. “Per quanto riguarda il morbillo c’è stato invece un aumento del 6% rispetto all’anno precedente” ha affermato Rezza, confermando che il dato è ampiamente positivo, visto anche che non c’è stato il tanto temuto caos derivante da una eventuale mancanza di documentazione presentata dalle famiglie. Secondo quanto si apprende, ci sarebbero state poche decine di casi in tutto lo stivale (si parla di circa 40), di cui una decina a Milano: per i bambini sprovvisti di certificato, come prevede la legge varata dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, le porte della scuola non sono state aperte e sono stati rimandati a casa; ad ogni modo, anche nei casci citati non sembra esserci stata alcuna polemica e nessun caso di contestazione da parte dei parenti dei bambini. (agg. di R. G. Flore)
IL CASO DI CATANIA
Non sono pochi i casi in Italia dove purtroppo crescono i dati sulla mancata copertura (volontaria) dai vaccini dei bambini e anche per questo motivo la legge Lorenzin ha provato a metterci “una pezza” con modalità e applicazioni non esattamente chiare e semplici. Resta che quando si vede a Catania un 15% di bambini alla scuola dell’infanzia che ancora non è vaccinato, fa impressione intuire dove si potrà arrivare nei prossimi anni se non si invertirà il “trend” a livello di cultura scientifica nelle famiglie e nelle scuole. Intanto il ministero della Salute ha uscire i primi dati sulle coperture vaccinali dopo i primi mesi della nuova legge e gli effetti sembrano positivi (al netto dei ritardi, di alcune Regioni ancora non in regola, etc): «Il risultato dell’applicazione della nuova legge è positivo, perché è aumentata la copertura vaccinale. E speriamo che in questi giorni ci sia un ulteriore incremento», spiega il coordinatore degli assessori regionali Antonio Saitta. Al momento i bambini in Italia non vaccinati sarebbero circa 30mila (stima della Società Italiana di Igiene) ma nei prossimi mesi, dopo queste folte raccolte dati di questi tempi, si potrà essere più precisi su di un fenomeno che anche solo 10anni fa non si pensava possibile potesse essere così elevato.
OGGI SCADONO I TERMINI PER VACCINAZIONE OBBLIGATORIA
Da oggi 12 marzo sono scaduti i termini per la regolarizzazione dei vaccini per tutti i bambini in Scuole Materne e Asili Nido, come stabilisce la nuova legge Lorenzin: per questo motivo i genitori da oggi potrebbero ricevere la brutta notizia di non vedere il proprio figlio accettato a scuola se sprovvisto della certificazione di avvenuta vaccinazione (oppure non forniti della prenotazione in una Asl per i prossimi giorni-mesi). Lo ha spiegato ieri il presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi) Antonella Giannelli, dopo la circolare del Miur e del Ministero Salute sulle nuove regole sui vaccini obbligatori. «E da domani – (oggi, ndr) chiarisce ancora l’Istituto Superiore di Sanità – si avvia il meccanismo messo a punto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione che impone ai dirigenti scolastici l’obbligo di inviare, entro il 20 marzo, una comunicazione scritta alle famiglie dei bambini non ancora in regola con le vaccinazioni, invitandole a provvedere». I presidi non sono per nulla d’accordo con le modalità della legge e spiegano come la situazione si fa «lacerante e come ampiamente denunciato, ci fa lavorare in una situazione di grande incertezza».
BURIONI, “CI VUOLE CORRETTA INFORMAZIONE”
I presidi in effetti potrebbero incorrere in sanzioni – come i genitori che non adempiono alla nuova legge sui vaccini – fino al reato di omissione di atti di ufficio: «è evidente che dopo la promulgazione, mesi fa, della legge sull’obbligo vaccinale si poteva fare di più e meglio. In più c’è da chiedersi perché in molti territori non sia stato attivato un sistema informativo. La legge risponde a un principio di civiltà perché gli indici di mortalità su alcune patologie erano diventati preoccupanti. Ora però c’è una situazione di confusione e incertezza e questo è inaccettabile. Su certe questione i ritardi non sono possibili», conclude il dirigente Giannelli all’Ansa. Resta però il problema di base, con i movimenti no-Vax che hanno spopolato in molte categorie e associazioni di genitori: come ha ben spiegato il virologo e medico Roberto Burioni, l’informazione corretta è necessaria e urgente. «Normalmente il raccontatore di bufale è un solitario. Non lavora di norma in una istituzione scientifica con una reputazione. Il secondo: dubitare di scienziati in pensione o allontanati da enti di ricerca a volte cercano visibilità. Il terzo è capire cosa si sta leggendo. È diverso leggere una cosa su un sito qualunque o leggerla su una rivista specializzata o comunque su un giornale nazionale. Quarto, non fidatevi di chi parte sempre dall’assunto che ci sia un complotto mondiale». Secondo Burioni, i vaccini funzionano così bene che gli effetti tremendi della malattie da cui siamo protetti non sono più sotto gli occhi di tutti, e da qui nasce il movimento assurdo anti-scientifico e anti-vaccini: «ma attenzione a scherzare col fuoco, speriamo di non doverli mai più rivedere», conclude il virologo.