Si è celebrato ieri sera il Festino di Santa Rosalia a Palermo, Leo Gullotta ha presenziato un evento dove erano presenti addirittura 400mila persone. Queste volevano celebrare l’immagine di Santa Rosalia, ma anche godersi una serata in cui arte ed emozione si incrociavano. Il tema della festa era “Palermo Bambina”, che ha sviluppato anche l’idea della Santuzza, vero leitmotiv della serata. E’ direttamente il Comune a svelare l’elevatissimo numero di presenze che hanno portato ad invadere la strade fra il Cassaro e il Foro Italico. Per la Vm Agency Group srls hanno firmato l’evento Lollo Franco e Letizia Battaglia che hanno ricevuto i generali complimenti da parte dei siciliani che hanno gradito la serata e dimostrato il loro apprezzamento con una presenza massiccia. C’è poi da ricordare anche il significato sotto questo Festino, quello dell’amore sempe dimostrato dal capoluogo siciliano per Santa Rosalia, che è sempre stata onorata con grandissimo affetto e dedizione da tutti. (agg. di Matteo Fantozzi)
394MA EDIZIONE
È cominciata alle 21 il Festino di Santa Rosalia a Palermo, arrivato alla 394esima edizione. Il grande spettacolo è raccontato dall’attore Leo Gullotta, che con la sua capacità recitativa e la sua inconfondibile voce accompagna il pubblico nella rappresentazione della vita della santa, patrona di Palermo. Il tema del Festino è “Palermo Bambina”, da qui l’idea di rappresentare la “Santuzza” nel periodo in cui matura l’abbandono dell’agiatezza per la consacrazione a Dio. Fede e folclore dunque si uniscono attorno alle imponenti statue di Mitya e Kronos raffigurati come guerrieri vestiti con un’armatura militare. La leggenda narra che furono i primi giganteschi abitatori del territorio di Mistretta, sui monti Nebrodi. Il culmine della festa alle 23 ai Quattro Canti. La compagnia di ballo la Fura dels Baus si esibirà con 40 danzatori in aria, sollevati da una gru fino a 40 metri di altezza. Questo è l’omaggio a Palermo liberata dalla peste. Ed è il momento in cui il sindaco dal carro urlerà «Viva Palermo e viva Santa Rosalia». A Porta Felice l’ultima tappa: danzatori bambini accompagneranno al suono della tarantella il carro davanti al mare per i fuochi d’artificio che chiuderanno l’evento.
LEO GULLOTTA, “CI INSEGNA A RITROVARE COLLETTIVITÀ”
«Santa Rosalia ci insegna a ritrovare il senso perduto di collettività» sostiene Leo Gullotta, diarista e cantore della 394 edizione del Festino di Santa Rosalia a Palermo. Per la prima volta partecipa da protagonista, ma conosce bene Palermo e la sua festa patronale. «Palermo durante il festino ha un’anima che si muove e se ne viene travolti» aggiunge l’attore, come riportato da Repubblica. La gente scende in strada e si ritrova nelle sue tradizioni: «Si ha quasi la necessità di sentirci vicini, senza distinzioni di sesso o di pelle. È una festa che mischia sacro e profano e comunica universalità». Per Gullotta la storia di dolore di Santa Rosalia insegna l’accoglienza: «Viviamo un momento storico in cui si ha la necessità imponente di capire la sofferenza e di accostarsi all’altro nella propria vita, allora anche la fede più aiutare al racconto della nostra società. Anche Rosalia». I testi letti da Gullotta sul palco del Palazzo Reale e poi in Cattedrale sono entrambi scritti in dialetto siciliano antico. Riprendono i racconti di Gianfrancesco D’Aurìa, diarista della peste a Palermo. «Mi piace che questo festino, oltre alla figura di Rosalia, metta in primo piano la tradizione. Dalla storia bisogna imparare e capire. Se non si fa questo non si costruisce nessun tipo di futuro».