Pomeriggio 5 torna ancora sul caso di Sofiya Melnyk mentre nel Travisano si cerca ancora il corpo della badante 43enne scomparsa 20 giorni fa: nel frattempo, come conferma il Corriere della Sera, il giallo di Cornuda vede i reati di sequestro persona e omicidio come quelli maggiormente ipotizzati dalla Procura di Treviso sulla scomparsa della povera badante. 20 giorni dalla sparizione di Sofiya, 10 invece dalla morte del compagno Pascal Daniel Albanese che, anche qui è arrivata la conferma dell’autopsia giusto nelle scorse ore, si è tolto la vita impiccandosi nella loro villetta di Via Jona. «Il sostituto procuratore Giulio Caprarola, che coordina il lavoro degli investigatori, ha aperto due fascicoli con ipotesi di reato che consentano un ampio margine d’indagine e prevedano tutti i possibili scenari», riporta il Corriere dopo le ultime notizie filtrate dalla procura. Il suicido di Pascal è ormai certo, con il medico legale che ha evidenziato alcuni esami test tossicologici: «Serviranno a chiarire cosa è successo perché non sempre l’autopsia è sufficiente a dissipare ogni dubbio. Il quadro da svelare è complesso, con un apparente suicidio e la scomparsa della compagna che non si possono non collegare tra loro», spiegano Antonio Petroncini e Chiara Rinaldi, legali della famiglia Albanese. (agg. di Niccolò Magnani)
IL GIALLO DI CORNUDA
Sofiya Melnyk è scomparsa, il compagno Daniel Pascal Albanese si è tolto la vita. Sono emersi nuovi dettagli in merito al giallo di Cornuda: come riportato da Pomeriggio 5, pare che l’uomo avrebbe scoperto una sorta di tradimento della moglie. La 43enne ucraina, scomparsa lo scorso 16 novembre, avrebbe raccontato al marito di una cena con delle amiche a Trento che in realtà non c’è mai stata. Dieci giorni dopo la scomparsa di Sofiya è stato trovato morto impiccato nella casa in cui i due vivevano da una decina d’anni. A trovare il corpo è stata la madre di Pascal, che a Canale 5 non ha voluto raccontare nulla. “Tutto quello che avevo da dire l’ho detto. Mi scusi, ma è già abbastanza dura così”, ha dichiarato. Intanto proseguono le ricerche della donna: l’auto della donna è stata trovata una settimana dopo la misteriosa sparizione. Tra le ipotesi c’è quella che sia stata uccisa e che il corpo senza vita sia stato occultato, ma da chi? Per gli inquirenti l’autore del delitto potrebbe essere stato proprio l’uomo che diceva di amarla.
SOFIYA MELNYK, LA MAMMA: “FORSE È SCAPPATA”
La mamma di Sofiya Melnyk è intervenuta a Pomeriggio 5 per raccontare l’ultima volta che ha sentito la figlia: “Io ho ricevuto da lei solo alcune parole il 15 del mese scorso. Voleva parlare”. All’inviata del programma di Barbara d’Urso ha descritto Sofiya: “Non è una ragazza paurosa, è forte, è una stupenda traduttrice, è una figlia che ama la sua mamma. Non so cosa dire”. E poi ha raccontato cosa le ha detto Daniel Pascal Albanese: “Lui mi ha detto che è andato in Polizia a denunciare e ha detto che era meglio se restavo in Ucraina così se voleva tornare lì mi avrebbe trovato. Diceva di essere preoccupatissimo. Spero che lei sia viva e che sia scappata da una situazione pericolosissima. Io l’aspetto qui”. Abbandonata la zona Forcella Mostaccin di Maser, dove è stata ritrovata l’auto di Sofiya, le squadre di ricerca si sono spostate verso la zona di Pederobba, arrivando a spingersi a ridosso della strada Feltrina. Quella l’area nella quale il telefonino della 43enne avrebbe agganciato per l’ultima volta una cella telefonica.