PERQUISITA CASA DI UN COLLABORATORE DI TRUMP
L’FBI ha provveduto a perquisire l’abitazione di un manager impegnato nelle scorse elezioni presidenziali a fianco di Donald Trump. Paul Manafort era infatti il capo dello staff nella campagna elettorale, ruolo primario che ha portato il magnate della grande mela a vincere sulla sua avversaria Clinton. I federali ipotizzano che Manafort sia a pieno titolo coinvolto nello scandalo, che ha permesso all’intelligence russa di avvicinarsi all’allora candidato presidenziale. La perquisizione avvenuta il 26 luglio scorso è stata resa nota solamente oggi, a distanza di tempo della presentazione di Manafort al senato, per testimoniare sull’affaire noto ormai come Russiagate. Nessuna dichiarazione è giunta dalla Casa Bianca, ma la sensazione è che il cerchio si stia stringendo sull’attuale comandante in capo a stelle e strisce.
AGGUATO A FOGGIA, UCCISI DUE CONTADINI
Efferato fatto di sangue in Puglia dove in un agguato hanno perso la vita quattro persone. Erano le prime ore del mattino quando i killer hanno intercettato a bordo della propria auto il boss mafioso Mario Luciano Romito, insieme al cognato che gli faceva da autista Matteo De Palma. Il gruppo di fuoco non ha esitato a sparare freddando i due malavitosi, resisi conto che i fatti erano stati visti anche da due contadini del luogo, Luigi e Aurelio Luciani, rispettivamente di 47 e di 43 anni, i killer non hanno esitato ad aprire il fuoco anche su di loro. Gli omicidi si inquadrano nella cosiddetta faida del Gargano, una guerra tra bande che ha portato sino adesso centinaia di morti. Il ministro degli interni tramite il suo portavoce si è detto estremamente preoccupato, e ha sottolineato che sta valutando il rafforzamento delle forze di polizia presenti in loco.
ALLARME TERRORISMO IN FRANCIA
È di nuovo allarme terrorismo in tutta la Francia, nazione nella quale sei soldati sono stati investiti da un’auto. I militari erano un gruppo impegnato nell’operazione Sentinelle, l’equivalente della nostra “strade sicure”, e sono stati falcati da un BMW che in un primo momento era riuscita a dileguarsi. Immediatamente soccorsi i sei sono stati trasportati in ospedale, tre in codice rosso con fratture multiple su tutto il corpo. Le ricerche immediatamente scattate hanno portato al rintraccio dell’auto, quest’ultima non si è fermata allo stop delle forze di polizia ed è stata fatta oggetto di spari, nel conflitto a fuoco l’occupante è rimasto ferito, e successivamente arrestato. Immediate le reazioni politiche, con il presidente Macron che ha sottolineato come sia indispensabile uscire dall’incubo terrorismo.
VENTURA RINNOVA FINO AL 2020
Giampiero Ventura attuale commissario tecnico della nazionale italiana ha rinnovato il suo contratto sino al 30 Giugno del 2020. La decisione è stata comunicata ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta, nella quale era presente anche il presidente della FIGC Carlo Tavecchio. Ventura commentando l’allungamento di contratto ha sottolineato di essere orgoglioso e di avere tre obiettivi: qualificarsi ai prossimi mondiali, essere la sorpresa della competizione e qualificarsi senza problemi a euro 2020, manifestazione in cui la nazionale si presenterà con una squadra del tutto ringiovanita nell’organico.
JUVENTUS, LA 10 A DYBALA
Colpo di scena improvviso in casa Juventus con i bianconeri che nella tarda sera di ieri hanno annunciato la scelta di dare la maglia numero 10 all’argentino Paulo Dybala. La mossa sembra molto simile a quella vista con Paul Pogba, che poi fu ceduto l’anno dopo la pesante assegnazione. C’è però chi sottolinea come il numero sia stato assegnato per far capire che non c’è proprio possibilità che la Joya possa partire dopo le voci provenienti dalla Spagna dopo che il Barcellona aveva ceduto al Paris Saint German per 222 milioni di euro Neymar Jr. Sono arrivate le parole di chi quel dieci l’ha indossato per più tempo nella storia dei bianconeri, Alessandro Del Piero. L’ex capitano bianconero ha scritto su Twitter: “In bocca al lupo Paulo Dybala, goditela da juventino vero e facci divertire”.
TENNIS, SARA ERRANI SI DIFENDE
Sara Errani si difende dopo la squalifica di due mesi per la positività al test antidoping. La tennista italiana ha così parlato: “Non ho mai assunto nella mia vita e nella mia carriera una sostanza proibita. Su di me sono state dette tante falsità. Il test è positivo per contaminazione da cibo. Il letrozolo è una sostanza presente in un farmaco di mia madre e non è uno steroide, non migliora le prestazioni”. Sicuramente è una situazione su cui verrà fatta presto luce. Il problema poi non risulta essere la squalifica, davvero esigua, ma ovviamente il fatto che un’atleta sempre corretta come Sara Errani si senta toccata da questa accusa. Staremo a vedere se ci sarà un ricorso e se ci saranno delle novità magari già nella giornata di oggi.